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Circolo Miani » News Correnti » Page 81 Io vi accuso ! » Inviato da valmaura il 9 September, 2019 alle 1:09 pm Abbattuta una meravigliosa, sana, rigogliosa conifera, potrebbe essere un cedro del Libano, di quasi trenta metri di altezza che dava respiro, gioia e benessere da oltre sessanta anni in via Navali-viale Campi Elisi. Era un piacere ed una bellezza vedere quest'albero cresciuto assieme a noi, ospitava i nidi di diversi uccelli ed è stato tagliato con la apparente motivazione che pur distando dalla parete, praticamente nascosta alla pubblica vista, di un condominio diversi metri, avrebbe ostacolato le impalcature per il rifacimento delle facciate. Una sciocchezza non corrispondente al vero perchè su quelle facciate negli ultimi cinquanta anni sono state montate tranquillamente tutte le impalcature e fatto ogni sorta di lavoro di rifacimento. E se proprio occorreva bastava potarne i rami interessati alla zona lavori. NO, stamane una ditta di cui non si conosce il nome ha provveduto a tagliarlo, su mandato, a loro dire, dell'amministratore condominiale. Eppure il nostro regolamento comunale sul verde pubblico impedisce l'abbattimento di alberi, anche se collocati in proprietà privata, senza un preventivo e MOTIVATO permesso, dopo perizia sul posto, del Servizio Verde pubblico del Comune. Ed ora vi descrivo minuto per minuto quanto questo servizio funzioni. Quando mi sono accorto di quanto iniziava a succedere, alle ore 9 di stamane, ho tempestato di telefonate il centralino del Comune, che tralaltro non dispone neppure della ricaduta automatica delle chiamate senza risposta: ovvero devi richiamare il centralino iniziando ogni volta la trafila di nuovo. Neanche ai tempi di Meucci! Ma è il “Comune del fare”. Ho chiesto di parlare con tutti i funzionari del verde pubblico e tra le 9 e le 9.30 non uno ha risposto a cinque diversi interni. Ho cercato allora la segreteria del comando dei vigili urbani, dove sono stato reindirizzato al pronto intervento del Corpo. Ho provato e riprovato per quattro volte di seguito sempre dopo essermi ascoltato tutta la tiritera del dischetto automatico, ed a ogni volta che premevo il tasto 3 (interventi diversi dal traffico) o quello 4 (per parlare con i distretti territoriali) la linea cadeva oppure ritornava al menù principale, e repete. Mi sono recato allora di persona all'ufficio della polizia municipale di via Locchi per aprire la segnalazione, credo oramai ad albero morto. Si fa fuori una pianta che è patrimonio di tutti e che rende più bella e godibile la vita, anche praticamente proteggendo le abitazioni dalla calura tropicale, per cosa? Per soldi, per incapacità, per pigrizia ed inettitudine. Questa è la realtà, nella quale francamente ho ben poco interesse a continuare a vivere. Nel mio condominio hanno tranciato tutto un filare di glicine che proteggeva la casa dal rumore e dal traffico, intensi ed inquinanti, di viale Campi Elisi per ragioni di apparente sicurezza: dei motocicli di proprietà di alcuni, pochi, condomini parcheggiati abusivamente, come una ordinanza dei Vigili del Fuoco ha stabilito, sotto il portico condominiale. Il tutto ovviamente con il placet, e ci mancherebbe, e le ragioni sono facilmente intuibili, del nostro amministratore . Hanno chiesto pure di installare la videosorveglianza del portico, ma pagata con i quattrini dei due terzi dei condomini che non parcheggiano lì, e l'hanno piazzata, incompleta, lasciando cioè i buchi a vista e basta, dopo l'intervento dei Vigili del Fuoco. Tutto per soldi, per pigrizia, per egoismo tipici da sepolcri imbiancati. Un po' come i nobili alla corte del Re Sole: facevano un bagno una volta all'anno ma si sprofumazzavano per nascondere il sudiciume e la rogna. Si, Greta o non Greta, dobbiamo fare qualcosa che impedisca il ripetersi di questo sconcio, ma sul serio e non limitandoci a sfogarci a babbo morto sui social. Riflettete gente, riflettete. NO, la Provincia di Trieste proprio NO ! » Inviato da valmaura il 6 September, 2019 alle 11:23 am Se c' era un ente inutile, ma del tutto inutile, nel comune sentire dei triestini, e da decenni, questo era proprio la Provincia di Trieste. Territorialmente inesistente, e che assorbiva i nove decimi del suo bilancio per mantenersi in vita (stipendi, indennità, affitti sedi e trasferimenti fondi obbligati). Capiamo che la Giunta Fedriga sia animata dalla furia iconoclasta nei confronti delle scelte della precedente amministrazione regionale, ma la furia talvolta acceca e fa commettere sonore cazzate. Ecco quella di ripristinare la Provincia di Trieste e le conseguenti elezioni per gli organi istituzionali (Presidente, Giunta e Consiglio provinciale) è proprio una colossale impopolare sciocchezza. Se ne astenga per favore, nostro e suo. Solo per i forti di cuore ! » Inviato da valmaura il 4 September, 2019 alle 12:30 pm Giardino di Piazza Carlo Alberto, della serie “Comune Sfiorito”. Bisogna avere coraggio da vendere per avventurarsi in quell'oasi di verde che una volta era il riposante giardino di Piazza Carlo Alberto, a mezzadria tra quello di Piazzale Rosmini, inquinato, e l'area verde di Viale Romolo Gessi. Ora più simile ad una giungla, per passarvi è indispensabile munirsi di un macete ed aver frequentato i corsi di sopravvivenza estrema, anche se qui manca il classico Ponte Tibetano. Alcune immagini recentissime parlano, e si commentano, da sole. Si, siamo proprio un Comune da premio per il verde pubblico. Magari in autunno lo degneranno di qualche intervento, peccato che i giardini sono utilizzati da bambini e persone soprattutto d'estate, o ci sbagliamo? Per la imperdibile carrellata fotografica si rimanda alla pagina Facebook Circolo Miani (aperta a tutti). Una NON NOTIZIA. » Inviato da valmaura il 3 September, 2019 alle 3:58 pm Ferriera quattro pagine sul piccolo giornale e sulle televisioni per una non notizia. Andremo per sintesi perchè a chi ci legge (qualche decina di migliaia di persone a settimana) la cosa è stranota. Da due anni è in corso una trattativa per l'acquisizione dell'area della Ferriera e proprietà per il 40% delle Acciaierie Arvedi, che ne occupa il rimanente 60% in concessione demaniale trentennale. L'eventuale acquisto, qualora la trattativa tra offerta e domanda vada a buon fine, si inserisce negli investimenti dei privati interessati a partecipare allo sviluppo-raddoppio delle attività portuali e logistiche. In questa operazione, che appare un segreto di pulcinella perchè è nota a tutti meno che a quelli che dichiarano di fare giornalismo e politica in Trieste, l'unico ruolo attivo terzo è stato ed è quello esercitato dal Presidente dell'Autorità Portuale Zeno D'Agostino. Gli altri soggetti che ne parlano, scrivono e si addebitano presunti meriti sono tuttalpiù degni di figurare come comparse nel film SpaceBalls di Mel Brooks. Come abbiamo scritto da anni fino alla noia il superamento della Ferriera avverrà grazie all'applicazione dell'Allegato VIII del Trattato di pace del 1947 che, nell'inerzia settantennale dei fancazzisti della politica nostrana, con i loro valletti di stampa e tivù pubbliche e private locali al seguito, l'attuale Presidente del Porto ha avuto il merito di rilanciare grazie, va detto, alla collaborazione dell'allora Ministro Graziano Delrio. Desta meraviglia dunque che il “Talpone” Fabio Scoccimarro quello che ama richiamare pubblicamente il lavoro “sottotraccia” da lui svolto fino a qui, e su una cosa ha perfettamente ragione: nessuno si è accorto che sia l'Assessore regionale all'Ambiente, in sintonia con il Presidente della Regione Fedriga che da par suo incontra “privatamente” in albergo il cavalier Arvedi, ovviamente perchè presidente di Regione altrimenti non ci sarebbe motivo né interesse alcuno, accampi meriti che proprio non ha. Ma desta altresì meraviglia il prendere atto che su sì gravi affermazioni e silenzi degli “amministratori” le forze politiche in Regione, a partire dalle inesistenti opposizioni non abbiano nulla da ridire su questo metodo di lavorare “sottotraccia” e sottobanco di politici che per legge dovrebbero operare in piena trasparenza. Non può di conseguenza che trovare piena conferma la scelta fatta dal Circolo Miani e Servola Respira dall'aprile dello scorso anno di aprire un confronto con la Direzione della Ferriera per ridurre, ed alcuni risultati si sono visti, al minimo le emissioni di inquinanti, rumore e di polveri, problema tuttora aperto, dello stabilimento a tutela della salute e della qualità della vita dei triestini, e muggesani, e dei lavoratori. Alle chiacchiere ventennali della politica e di questa “informazione” a traino, noi preferiamo la concretezza dei fatti, soprattutto quando c'è di mezzo la nostra vita. Un ultimo consiglio. Visto che da anni i sindaci Dipiazza e Cosolini hanno cincischiato con gli ineludibili lavori di rifacimento della Galleria di Montebello perchè non si avvalgono della collaborazione del nostro “Talpone” che forse almeno in questo potrà essere di qualche utilità. Poi, a scavo finito, gli dedicheremo quel “monumento” a cui lui tanto agogna. E questi parlano, parlano, parlano. » Inviato da valmaura il 31 August, 2019 alle 2:48 pm Tumori a Trieste, siamo tra le tre città dove si muore di più. Venti decessi ogni 1000 persone per tumori, Trieste tra le tre città d'Italia dove si muore di più (rapporto 2012-2016). Sulla pagina Facebook Circolo Miani le significative foto. Buona visione! |
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