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Circolo Miani » News Correnti » Page 62 Ferriera. Di nuovo sciocchezze a ruota libera. » Inviato da valmaura il 31 January, 2020 alle 12:27 pm Farebbe ridere se non ci fossero ancora degli sfortunati, sempre e costantemente di meno per la verità, che continuano a spendere soldi per comperare un giornale contenitore pubblicitario che al massimo può servire per arrotolare pesce o ortaggi il giorno dopo. Oggi sulla Ferriera il giovin articolista pubblica una serie di spiegazioni tecniche sullo spegnimento degli impianti che Toio Fior sulla panchina del Giardino Pubblico, intento a sfamare piccioni, ne scriverebbe di meglio. Questi non sanno una mazza, e non è un peccato mortale, ma non fanno nulla, neppure uno sforzino, per informarsi, e questo sì che è un peccato capitale per uno che presume di fare del giornalismo. Insomma non sa nulla e quello che sa è pure sbagliato ma pretende di spiegarlo agli altri. A degno completamento inserisce nella mezza paginata una polemica del tipo “il bue che da del cornuto all'asino” tra il leggermente dimagrito, buon per lui, Cosolini ed il Vescovo, mal per noi, Crepaldi. Della serie chi salta prima sul carro del vincitore, e la fila si fa lunga. Una cosa seria: sarebbe utile ricostruire il ventennale comportamento della Chiesa tergestina nei confronti della vicenda Ferriera e dintorni, e non è escluso che prima o poi lo facciamo. https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/2686712021599749/?type=3&theater FERRIERA. Assessore Scoccimarro, basta sciocchezze ! » Inviato da valmaura il 29 January, 2020 alle 12:52 pm Evidentemente lavorare troppo tempo “sotto traccia” oltre che ad indebolire la vista colpisce pure il cervello. Ma si consoli non è l'unico a non capire cosa significa operare nelle istituzioni, in questo caso la Regione, dove tutto deve, eh sì per legge, essere trasparente, visto il sistematico silenzio di quelle che dovrebbero essere le opposizioni, a partire dai 5Stelle e PD, che invece aprono bocca su mezzo mondo. Oggi il piccolo giornale, che ne sa per altro meno di tutti in omaggio alla “professionalità” del giornalismo, ospita una ennesima dichiarazione del “sottotraccista”, dall'incipit “Tengo a precisare” che contiene questa mendace dichiarazione “Siamo infatti di fronte a un caso più unico che raro: basti pensare che la cokeria della Ferriera non veniva spenta del tutto da oltre vent’anni.” Ecco ci faccia un favore, a noi ed ai cittadini del FVG che le pagano il lauto stipendio: non pensi ma si documenti. Ha un corposo e nutrito staff di collaboratori, tecnici, dirigenti di ogni ordine e grado sotto di lei: dall'Arpa all'Assessorato all'Ambiente, li consulti prima di dare aria ai denti e trarre in inganno l'opinione pubblica. Un problema che certamente non angoscia i “professionisti” dell'informazione nostrana che le fanno da acritica cassa di risonanza. Eccone un esempio pratico. Cokeria, a memoria di chi ci lavora e ci ha lavorato da sessant'anni a questa parte non è mai stata”spenta”, figurarsi dunque il “del tutto”. A beneficio dei nostri lettori, dunque non di Scoccimarro e del piccolo giornale o TelecamberQuattro e Rai regionale, ricordiamo che: la Cokeria di Servola è composta da due parti, che qui chiameremo Batteria A e Batteria B. Nel 1991 (proprietà Pittini) è stata rifatta la Batteria B, mentre nel 2001 (proprietà Lucchini) i lavori di rifacimento hanno interessato la Batteria A. Ovviamente senza mai spegnere od interrompere la produzione della Cokeria nella metà non interessata ai lavori. Nel 2010 per oltre quaranta giorni l'impianto è stato messo in esercizio provvisorio (come testimoniato dalle torce d'emergenza accese per tutto il periodo, viste e commentate da Muggia a Trieste) per una manutenzione straordinaria delle tubature con la Cokeria sempre in funzione, seppure a minimo regime. Infatti spegnere “del tutto” l'impianto imporrebbe, prima del suo riavvio il rifacimento completo del refrattario interno. Tutto questo, e tanto altro, abbiamo inutilmente cercato di spiegarlo in questi 22 anni a tutti gli amministratori comunali e regionali, ed ai politici, vecchi e nuovi, di ogni colore. Non hanno neppure risposto, da maleducati, alle nostre e-mail o telefonate, continuando a blaterare le solite bestialità. Uniche eccezioni l'allora consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Igor Kocjiancich, e la Presidente Debora Serracchiani. Punto. https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/2684994571771494/?type=3&theater Alberi. A Trieste si chiama “posa a dimora”: ETERNA ! » Inviato da valmaura il 28 January, 2020 alle 12:46 pm Ora non abbiamo elementi sufficienti per giudicare se in via Rossetti alta (civico 85) gli alberi esistenti DOVEVANO essere abbattuti. Impressionanti le foto sulla Pagina Facebook Circolo Miani. Tram di Opicina. Ma chi controlla i controllori? » Inviato da valmaura il 25 January, 2020 alle 2:24 pm Come la vicenda del cantiere nato morto, ma con cinque piani intanto sventrati, dell'Ospedale di Cattinara e con il Burlo nel Limbo; il mancato rispetto dei termini (due anni di ritardo) per i lavori indicati nella perizia sul tetto della Piscina Terapeutica, intanto crollato; il ricorso al TAR sulla Ferriera respinto con parole infamanti dai giudici amministrativi per la mancanza di cultura giuridica dell'atto comunale. E come non citare la vendita della ex Fiera di Montebello fatta prima di modificare il Piano urbanistico del Comune, se ne sono accorti solo mesi dopo. O la ridicola vicenda delle inferriate da ripittare di viale Miramare di cui il Comune negava la proprietà. Ma potremmo continuare con il caso della ciofeca gigante del Parco del Mare in cui i nostri baldi eroi ignoravano il vincolo posto sull'area della storica Lanterna. E ci fermiamo qui perchè l'elenco ci porterebbe via mezza giornata. Ora tocca alla “scoperta” di una precedente condanna, incompatibile con la partecipazione a lavori pubblici, del titolare della ditta a cui il Comune aveva assegnato il cantiere di rifacimento dei binari dello stradisgraziato Tram di Opicina, e che rinvia i lavori, e la ripresa del servizio, sine die. E questo dopo oltre un anno perso in cause al Tar e Consiglio di Stato per difendere la decisione comunale. Ma in questa disgraziata e sfigata amministrazione comunale, e tra i 40 consiglieri spediti in Comune per controllare e non per passare il tempo a chattare sugli Smartphone, c'è qualcuno che verifica “prima” e non dopo, a “babbo morto”? Abbiamo capito che i soldi sono nostri e non loro, ma anche alla decenza c'è un limite! Addio, caro amico. » Inviato da valmaura il 23 January, 2020 alle 12:40 pm Lo hanno abbattuto. Era un cedro frondoso, rigoglioso e verdissimo, che ha accompagnato la mia giovinezza, adolescenza e maturità. Stava lì da sempre, almeno nei miei ricordi dal 1960, era alto una ventina di metri ed ospitava tra i suoi rami centinaia di uccellini, che pure ci nidificavano. Proteggeva dalla calura ed era un piacere ammirarlo. Ci hanno provato una prima volta quattro mesi orsono, ma seppure mutilato ero riuscito a salvarlo. Ieri invece la fine, grazie al “permesso” del Comune. Inutile chiederne la motivazione, tanto la conosciamo benissimo: e visto che malato non era, come si evince anche dal ceppo, e tantomeno “deperito”, avranno scritto “a rischio caduta”. Questi sono gli “esperti” a cui affidiamo, obbligati, la nostra esistenza. Grazie caro indimenticabile amico. Ci hai dato tanto e ti hanno ripagato così. Se può essere di consolazione il motto “mal comune e mezzo gaudio” anche in piazzale Rosmini non hanno scherzato. Come si vede dalla seconda foto. La giustizia terrena non li colpirà mai e questi lo sanno, specie a Trieste. |
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