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Circolo Miani » News Correnti » Page 54 Tanto non servi a niente e i fa quel che i vol » Inviato da valmaura il 11 November, 2021 alle 12:27 pm Il non voto da record dei Triestini.
A Trieste alle ultime comunali di ottobre i votanti validi sono stati il 42% mentre a Muggia la metΰ esatta degli aventi titolo.
I partiti si sono stracciati le vesti, con la finta lacrimuccia di circostanza, per mezza giornata che poi il giorno dopo tutto come prima, casomai lacrimeranno da coccodrilli fra cinque anni.
Questa la prima iniziativa presentata in Comune dal consigliere comunale della Lista civica Muggia, Maurizio Fogar.
Interpellanza
Con risposta in aula e scritta.
In queste elezioni amministrative nella provincia di Trieste c'θ stato un ulteriore crollo della partecipazione al voto dei cittadini, superiore a quella registrata nell'affluenza ai seggi perchθ ai dati ufficiali dei votanti vanno sottratte le percentuali di coloro che nell'urna hanno deposto scheda bianca o nulla (piω del 3% a Trieste e piω del 2% a Muggia).
Tale fatto che denota una profonda e crescente sfiducia nei confronti della politica comunque articolata, ma di questo lascio ai politologi dibattere, si riflette, e questo θ il dato piω preoccupante, sulla legittimitΰ sostanziale e sulla credibilitΰ, che la forma non θ in discussione, delle istituzioni, che la politica, nel sempre piω diffuso comune sentire dei cittadini occupa e lottizza in tutte le sue espressioni non solo elettive tale da rendere il voto una finzione inutile.
Ritengo dunque vada immediatamente intrapreso un percorso di ricostruzione di questo rapporto di fiducia cosμ crescentemente messo in discussione tra l'istituzione Comune ed i cittadini.
Per questo ci soccorre il nostro Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale di Muggia, ove nell'articolo 4 ai commi 5 e 6, si scrive che: Ai gruppi consiliari sono assegnati, laddove possibile e su indicazione del presidente del consiglio (Sindaco) idonei locali e di seguito Ai gruppi consiliari sono concesse gratuitamente una volta all'anno le sale di proprietΰ comunale (esclusa la sala del Consiglio) per iniziative afferenti ai loro compiti istituzionali.
Qui non si tratta di offrire alle sigle partitiche o civiche una cassa di risonanza o una presenza organizzata sul territorio, che per altro giΰ hanno da tempo con le loro sedi, ma di ricondurre l'iniziativa proprio allo spirito descritto nel Regolamento: ovvero alle attivitΰ ed iniziative dei gruppi consiliari a tutto vantaggio dell'istituzione Comune.
Ho appreso che gli assessori hanno una loro sala, come θ giusto che sia, per incontri di lavoro e con cittadini o soggetti interessanti le loro deleghe.
Nello specifico dunque mi permetto di suggerire delle soluzioni pratiche e non onerose per ottemperare a quanto scritto nei commi 5 e 6.
Individuare nell'ambito degli immobili di proprietΰ del Comune, dunque non necessariamente in piazza Marconi, degli spazi idonei, con orari da concordare con gli uffici, dove recuperare delle stanze con un minimo di arredo funzionale per realizzare quanto sopra descritto e soprattutto per incontrare i cittadini sul territorio, non sotto il simbolo di un partito ma sotto quello del Comune che tutti noi abbiamo l'obbligo di rappresentare.
Superare nella sostanza, con tacito ed unanime accordo, il limite di una volta all'anno per l'utilizzo delle sale di proprietΰ comunale, a partire dalla sala Millo, compatibilmente al calendario sull'occupazione della stessa.
Certo di interpretare, al di fuori di ogni logica di parte, il comune sentire di noi tutti (Sindaco, Assessori e Consiglieri), mi consento solo di far notare che i tempi di attuazione non sono una variabile indifferente, soprattutto agli occhi dell'opinione pubblica.
Maurizio Fogar, Consigliere Lista civica Muggia.
In orario di lavoro! ASUGI. » Inviato da valmaura il 9 November, 2021 alle 12:51 pm La cronaca minuto per minuto (un'ora buttata).
Dopo aver parlato con la Direttrice del Terzo Distretto Sanitario, competente territorialmente anche per Muggia e San Dorligo, su suo suggerimento chiamo il centralino Asugi per farmi passare la responsabile del Servizio Prevenzione, che ingloba anche il dipartimento veterinario.
Primo tentativo, all'interno della responsabile Maggiore nessuno risponde e poichι il centralino non ha la ricaduta, o il ritorno delle chiamate senza risposta, una funzione che esiste da una cinquantina buona di anni nei centralini moderni, bisogna rifare tutto il giro: ovvero richiamare il centralino (dopo dischetto e scelta tasto 2).
Secondo tentativo, chiedo allora al centralinista di passarmi un interno del DIP a cui risponda la funzione veterinaria: stessa storia di prima.
Terzo tentativo, richiamando ex novo il centralino con la solita trafila e l'adrenalina in salita, chiedo stavolta della segreteria del massimo vertice: il Poggiana. Anche qui stessa solfa: in orario d'ufficio, tra le 10,30 e le 11,30, nessun cenno di vita.
Quarto tentativo, di nuovo attraverso il centralino che stavolta mi mette in attesa e prova lui, su mia richiesta, a chiamare gli interni, tre, della segreteria del DIP, ma sconsolato alla fine desiste pare che lavoriamo solo noi e per pietΰ mi passa lo straordinario Ufficio Relazioni con il Pubblico, per gli amici URP.
Quinto tentativo, ad una voce umana spiego minuto per minuto l'accaduto, lo devo ripetere tre volte perchθ evidentemente due non gli sono sufficienti, ed alla fine si fa ridare, anche qui per la terza volta, il mio nome ed il mio recapito telefonico, promettendo che cercherΰ lui di contattare i non rispondenti per poi farmi richiamare. Gli ho augurato buona fortuna.
Non oso pensare di cosa abbia parlato stamane in Conferenza Stampa ASUGI il Poggiana sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali per fare fronte alla quarta ondata Covid ed al terzo richiamo vaccinale.
A Muggia, ad esempio, avendo chiuso l'unico centro vaccinale aperto presso una palestra comunale, la vaccinazione viene svolta per un giorno alla settimana per 24 utenti prenotati tra fragilissimi anziani ed invalidi, sempre alla settimana, presso il poliambulatorio di Piazza della Repubblica, e stanno provvedendo, con estrema fatica vista la ristrettezza di personale, a coprire con la terza dose gli ospiti delle case di riposo, figurarsi dunque i tempi per gli altri, tanto piω se da abbinare al vaccino anti influenzale.
Maurizio Fogar Meteo rompiuova. Anche la Bora non gradisce. Ovovia in Porto vecchio. » Inviato da valmaura il 8 November, 2021 alle 10:04 am A vedere le previsioni meteo, tra lo scorso giovedμ e fino al prossimo, la Bora avrebbe rotto le uova nel paniere della progettata funivia. Ovvero sarebbero state piω, molte di piω, le giornate di fermo causa vento che quelle di operativitΰ.
Ad uno sano di mente basterebbe questa dimostrazione, non di parte politica, ma meteorologica a farlo dissuadere da questa trovata.
Se il Tram di Opicina funzionasse invece questa situazione non avrebbe fatto un baffo, appunto se.
Dunque riproponiamo quanto da noi scritto mesi or sono, e scopiazzato poi da altri senza citare la fonte: a Trieste specialmente in politica si usa cosμ, farsi belli con il lavoro altrui, anche se la frase originale θ decisamente piω prosaica.
In due parole proponevamo di spostare il capolinea del Tram di Opicina di alcune centinaia di metri, da quell'aborto di piazza Oberdan, in Porto Vecchio alla Centrale Idrodinamica, accanto ai musei, dietro il futuribile Terminal Crociere all'Adriaterminal, da cui far ripartire pure il Trenino portuale con tappa prima a Barcola ed in futuro estendibile alla Stazioncina di Miramare. E come ultimo tassello realizzare dal terminal la nuova linea di collegamento via mare con Venezia, andata e ritorno, magari con tappe a Sistiana e Grignano. Come proposto da Zeno D'Agostino e da noi ridefinito. Un modo non invasivo per collegare un turismo culturale, paesaggistico e artigianale-culinario mettendo in rete il Carso con il mare.
Poca roba, ma concreta e poco dispendiosa, ma capace di creare nuovi posti di lavoro.
In ultima analisi chiudiamo con un Grazie Bora. Ovovia, parlano gli esperti. » Inviato da valmaura il 8 November, 2021 alle 10:03 am Nella polemica politica oggi si inserisce pure un dipendente comunale, il Giulio Bernetti dirigente ai Lavori Pubblici.
A parte la singolaritΰ della sua iniziativa, e se si vuole candidare una campagna elettorale θ appena passata e dunque aprirne una personale a cinque anni di distanza ci sembra eccessivo.
Ma che i dirigenti dei Lavori Pubblici comunali che portano sul groppone pesanti responsabilitΰ sui ritardi di anni per i lavori di ripristino del Tram di Opicina (due anni buttati perchθ gli uffici non si erano accorti che il vincitore della prima gara d'appalto per i suoi incidenti giudiziari non poteva nemmeno concorrere), e per finire con l'incredibile vicenda del cantiere, fermo, di Canale Ponterosso, diano lezione a terzi θ cosa che fa sorridere non poco.
Poi spunta una sottosegretaria leghista eletta in FVG, tale Gavia, che smentisce non gli oppositori al funambolico progetto dell'Ovovia, ma proprio chi vuole soccorrere: ovvero il Podestΰ, sconfessando quanto da lui dichiarato alla stampa, cioθ che i soldi si possono sempre utilizzare per altro (citava il caso dell'Illyano Tubone sottomarino i cui fondi governativi lui utilizzς per rifare la viabilitΰ delle Rive), affermando invece che i 48 milioni sono vincolati all'Ovovia.
Bene, se dovesse essere cosμ che Trieste rinunci a sprecare quei quattrini, che sono sempre soldi di noi cittadini italiani, ed il fatto che li paghiamo con le tasse e non con le imposte comunali non ci sembra una buona ragione per buttarli nel cesso.
Interessante quanta gente giri che non sapendo nulla vuole pure spiegarlo agli altri.
Ovovia, meno la politica intrallazza meglio θ. Referendum o non Referendum? » Inviato da valmaura il 6 November, 2021 alle 12:12 pm Prendiamo oggi: se la funivia-ovovia giΰ esisteva, il servizio sarebbe stato sospeso per Bora.
Giΰ questo fatto dovrebbe stimolare il buon senso che pare non abbondi perς tra i politici.
A leggere le dichiarazioni di questi oggi sulla stampa si prova un senso di disgusto.
C'θ il neo assessore Everest Bertoli che contraddice quanto dichiarato due righe sopra dal suo sindaco: Io ero contrario al tubone sottomarino di Illy ma non mi son messo a far battaglie, poi con quei soldi ho fatto le Rive. Che tradotto significa che ha utilizzato i soldi stanziati dal Governo di allora per il Tunnel sottomarino per rifare urbanisticamente la viabilitΰ delle Rive.
Dunque si puς fare, come dimostrano i precedenti casi, gentile Bertoli, anche ora.
Poi il Dipiazza torna immantinentemente a fare il Podestΰ: la gente ha votato me e non lui (Russo)
Scusi, quale gente? E' andato a votare il 43% scarso, dunque lei ha vinto con i voti del 22% dei Triestini, che in maggioranza della minoranza votante al primo turno avevano assegnato piω consensi ai suoi avversari diversamente declinati. Certo lei θ pienamente legittimato a governare ma vantarsi proprio non θ il caso.
Noi non crediamo generalmente alle petizioni ed alle raccolte di firme, soprattutto quando espresse via internet, anche perchθ da tempo la politica di ogni colore lo ha compreso che non valgono pressochθ nulla e dunque poco o nulla contano.
L'idea di sfruttare lo strumento referendario previsto dallo Statuto comunale, solo in veste consultiva: ma certo sarebbe assai problematico per la politica non tenerne conto, potrebbe in questa occasione risultare utile. A patto che tra i promotori non ci siano esponenti di partito, nι sigle di comodo sotto cui mascherarsi visto che parte rilevante delle associazioni sono legate a doppio filo a questo o quello schieramento politico. Che altrimenti si scoraggia la partecipazione dei cittadini e lo si riduce a pura polemica di parte.
Dunque poste queste condizioni ne andrebbe tentata la strada.
Voi che ne pensate? |
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