Importantissimo appuntamento quello dell’Assemblea di lunedì 19 novembre, alle ore 17.30, in via Visinada 7 presso il vecchio Palasport di Chiarbola per arrivare ad una rapida chiusura della Ferriera di Servola.

Una manifestazione che seguirà di quattro giorni la riunione della Conferenza dei Servizi prevista per il 15 novembre e che dovrebbe decidere sul rilascio dell’Autorizzazione d’Impatto Ambientale da parte della Regione al Gruppo Lucchini-Severstal proprietario dello stabilimento siderurgico.

Un’occasione fondamentale per far sentire alle Istituzioni ed alla casta politica cosa pensa e vuole la gente della nostra provincia, da Muggia a Trieste. E poiché sulla Ferriera molto è stato detto ora contano i numeri, conta la partecipazione della gente a questa Assemblea: momento fondamentale per arrivare alla soluzione del problema Ferriera, del suo devastante inquinamento, della tutela della salute di oltre 60.000 concittadini e della ricollocazione in un lavoro certo e sicuro per i dipendenti dello stabilimento. Ma anche momento fondamentale per far sentire forte la voce dei cittadini contro l’incredibile arroganza di questa Regione e per preparare la prossima grande manifestazione con corteo in città.

Lunedì 19 novembre alle ore 17.30, al Palasport di Chiarbola l’importante è esserci.

Secondo le ultime analisi dell’ARPA e la recentissima lettera del direttore dell’ASS Rotelli i rischi per la salute dei muggesani a causa delle emissioni inquinanti (Benzopirene, Benzene, Polveri sottili PM10 e micro PM2.5) prodotte dalla Ferriera di Servola, sono gravissimi.

Muggia, assieme ad Aquilinia,  è con Servola la realtà più a rischio salute, come risulta anche dalle indagini di laboratorio commissionate dal Sostituto Procuratore Federico Frezza al CIGRA (un istituto di ricerca dell’Università di Trieste) che hanno confermato una mutazione genetica delle cellule e del DNA umano esposti alle sostanze inquinanti prodotte dalle Ferriera.

Per tutelare la salute degli abitanti di Muggia, soprattutto di quelli più deboli ed esposti (donne, bambini ed anziani), il Circolo Miani, assieme al Coordinamento dei Comitati di Quartiere ed a La Tua Muggia, ha indetto un’assemblea cittadina per lunedì 12 novembre, alle ore 17.30, nella sala comunale Millo in piazza della Repubblica 4.

Come deciso nel corso della manifestazione di martedì 23 ottobre, (500 partecipanti per la Questura, 600/700 per alcuni giornalisti) invitiamo tutti i cittadini a ritrovarsi lunedì prossimo, 29 ottobre, alle ore 18, in piazza Unità davanti al Comune di Trieste per ribadire con forza il diritto alla salute, alla qualità della vita e ad un lavoro sicuro: per chiudere subito la Ferriera di Servola che rappresenta l’esatto contrario di tutto questo!

Da piazza Unità si snoderà poi un corteo che attraverso Corso Italia, piazza Goldoni, via Carducci raggiungerà poi la sede della Regione per concludersi in piazza Oberdan.

Sotto il Municipio per sollecitare il Sindaco e Giunta comunale a passare dalle chiacchiere ai fatti: sono mesi, a partire da aprile, che il Sindaco annuncia l’emissione di un’ordinanza di chiusura (più propriamente sarebbe dire di “sospensione dell’attività produttiva”) dello stabilimento in base alle responsabilità che gli derivano dall’essere l’Ufficiale Sanitario del Comune e le ordinanze finora da lui emesse non valgono la carta su cui sono scritte. Nonostante i dati Cigra ed Arpa sui sistematici sfondamenti di ogni parametro di legge delle emissioni inquinanti indiscutibilmente provenienti dalla Ferriera e le quattro lettere di conferma dell’ASS di quale gravissimo danno esse provochino sui nostri concittadini e sui lavoratori.Ma anche sotto il Municipio per avere conferma che l’indomani il Comune esprimerà un secco NO, alla riunione della Conferenza dei Servizi, che sarà chiamata ad esprimere una valutazione sul rilascio dell’Autorizzazione d’Impatto Ambientale richiesta dal Gruppo Lucchini alla Regione. Ed un altrettanto determinato NO alle richieste di ennesimi rinvii sollecitate dalla proprietà ed avvallate, pare, da altri Enti: Provincia in primis.

Sotto la Regione, a pochi giorni dalla partecipata manifestazione di martedì scorso, perché appaiono gravissime le dichiarazioni rilasciate alla stampa in queste ore dai vertici della Giunta Regionale che si appresta di nuovo a smentire se stessa, omettendo di dettare regole precise, come pure una legge dello Stato le imporrebbe da tempo e come paradossalmente non solo il Sostituto Procuratore Frezza denuncia ma anche la stessa Servola spa attraverso i giornali rileva, sulle emissioni inquinanti, e facendo slittare sine die la decisione sul rilascio della Valutazione d’Impatto Ambientale. Insomma violando per l’ennesima volta i termini “inderogabili”, parola dell’inadeguato Assessore Cosolini, che la stessa Regione si era data, col solo risultato di lasciare questa gravissima situazione immutata, di regalare tempo alla proprietà della Ferriera e di condannare i triestini ad ammalarsi e morire di tumore e quant’altro provocato dal devastante inquinamento prodotto dallo stabilimento siderurgico. Spicca in tutta questa vergognosa pantomima l’assenza totale dell’assessore regionale all’Ambiente Gianfranco Moretton, troppo impegnato nelle personali vicende di partito per occuparsi, almeno una volta in quasi cinque anni, di questa emergenza regionale.

Martedì 23 ottobre alle ore 17.30, in piazza Oberdan manifestazione davanti al Palazzo della Regione per chiudere la Ferriera subito, tutelare la salute dei triestini e garantire un lavoro dignitoso ai lavoratori, promossa dal Circolo Miani, da Servola Respira, da La Tua Muggia, dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere, in collaborazione con il Gruppo degli Amici di Beppe Grillo di Trieste.

Ad una settimana esatta, scade infatti il 30 ottobre, dalla conclusione dell’iter autorizzativo per il rilascio, da parte della Regione, della Valutazione d’Impatto Ambientale al Gruppo Lucchini-Severstal, proprietario della Ferriera di Servola, è importantissima la partecipazione di tante persone al fine di dare un segnale forte e decisivo di quale sia l’orientamento e la volontà dei cittadini ad una classe politica che, salvo una o due eccezioni, si è distinta solo per incapacità, mancanza di senso di responsabilità, e chiacchiericcio, perdendo anni e favorendo di fatto le scelte irresponsabili di un’azienda che ha privilegiato, more solito, il businnes piuttosto che la salute e la sicurezza.

Con i dati finalmente resi noti grazie all’iniziativa del Circolo Miani, in collaborazione con il Sostituto Procuratore Federico Frezza, che hanno purtroppo confermato quanto l’Associazione ed i Comitati di Quartiere sostenevano da dieci anni, siamo di fronte ad un quadro drammatico ed urgente che fa comprendere finalmente l’estrema gravità del problema anche a chi in questi anni ha girato la testa dall’altra parte pur essendo pagato dai cittadini per fare i controlli di legge e tutelare la salute, e che spiega perché la provincia di Trieste abbia il triste primato nazionale per morti da tumore e malattie all’apparato respiratorio.

Di fronte a tutto ciò le risposte della Regione e dei Comuni di Trieste e Muggia sono inaccettabili e spiegano inequivocabilmente come si sia potuti arrivare a questo punto.

Ora la parola e la scelta va ai nostri concittadini, e l’occasione è martedì 23 ottobre alle 17.30 in piazza Oberdan.