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Circolo Miani » News Correnti » Page 40 Ferriera, ma guarda te! » Inviato da valmaura il 15 February, 2022 alle 12:59 pm Oggi ennesimo servizio sulla stampa senza entrare nel merito del ciclo produttivo, di cui chi vi scrive conosce picca o nulla, ma pretende di spiegarlo agli altri.
Si sta avverando semplicemente quello che noi da tempo avevamo annunciato: ovvero che il raddoppio di un Laminatoio, a CALDO, cioθ con forni di riscaldamento a Gas Metano, di cui si vergognano di pronunciare il nome e lo spacciano per naturale, e di cui cincischiano di una futura trasformazione ad Idrogeno, campa cavallo, prevede l'apertura dei reparti di Zincatura e Verniciatura. Hanno dimenticato quello di Granigliatura ma lo aggiungiamo noi, perchθ altrimenti col piffero che puoi zincare o verniciare le lamine d'acciaio.
Insomma, morta e neanche seppellita una Ferriera se ne fa un'altra.
Ed ai buontemponi che pensavano grullescamente di essersi lasciati alle spalle il pesante impatto ambientale, che per analoga situazione prevista alle Noghere ha fatto insorgere mezza Muggia, consigliamo di andarsi a vedere quello che succede nel prototipo giΰ in funzione da alcuni anni a San Giorgio di Nogaro, con l'aggravante qui a Trieste che il Laminatoio da raddoppiare θ vecchio assai mentre quello in Friuli θ nuovo di zecca.
Il forte impatto in un'area che qui, contrariamente a San Giorgio, θ insediata nel cuore della cittΰ, per l'inquinamento acustico e per le emissioni, oltre che di Anidride Carbonica (Co2), di ossidi di Azoto e soprattutto di Zolfo, θ ben descritto nelle decine di schede tecniche del contenzioso in corso tra Arpa, il che θ tutto dire, e le proprietΰ Danieli-Metinvest dello stabilimento della Bassa Friulana.
Poi ci sfugge una cosa: iniziare le bonifiche come eufemisticamente le descrive l'articolista, che in realtΰ consisterebbero in una tombatura in cemento di tutta l'area ex a Caldo della Ferriera, senza procedere in parallelo e magari prima con una messa in sicurezza della linea di costa che poggia su interramenti abusivi a base di tonnellate di metri cubi di fanghi tossici scaricati in mare senza che alcun organo di controllo alzasse un sopracciglio e che ne costituiscono i fondali cedevoli, appare una bestemmia tecnica. Lo ha fatto notare pure il Presidente dell'Autoritΰ Portuale, che perς sulla Ferriera rimane silente, nel caso di analogo lavoro da fare di fronte nel Vallone di Muggia, per l'area della ex Raffineria Aquila.
Dunque che fare?
Che le decine di migliaia di residenti si arrangino, hanno scelto di votare i soliti partiti o di starsene a casa strafregandosene, magari pensando che sarΰ il solito Circolo Miani a togliere loro le castagne dal fuoco.
Beeeeeepp! Risposta sbagliata, noi come Croce Rossa abbiamo giΰ dato, e per oltre 20 anni, dunque sbrigatevela da soli, sempre che ci riusciate. Auguri.
Nucleare, parlano gli esperti. » Inviato da valmaura il 14 February, 2022 alle 11:09 am Non ci resta che ridere se questi sono i competenti che ci catechizzano dalla stampa.
Oggi tocca al presidente di Nomisma Energia ammansirci un pistolotto su investire nelle centrali θ una prioritΰ e citare ad esempio proprio l'oleodotto petrolifero della Siot.
L'altro esperto ad aprire bocca ritratto in fotografia come un putto alla Mal dei Primitives ingrassato, θ il solito Bini che dal ciuffo post adolescenziale si spertica a favore della centrale nucleare sloveno-croata di Krsko.
Lorsignori aprono bocca per dire l'inutile loro sulla crisi determinata dallo spropositato aumento dei prezzi delle bollette di energia elettrica e gas, a tutto beneficio dei lautissimi guadagni degli speculatori del settore a cui, contrariamente a quanto avviene in Europa, qui nessuno pensa di piazzare una super tassa.
Ora agli esperti un tanto al chilo oltre ad ogni naturale obiezione che Gas Metano e Nucleare non sono proprio green, ricordiamo che per costruire una centrale nucleare ci vuole una dozzina di anni a tenersi stretti, e dunque fuori tempo massimo rispetto al pagamento delle bollette bimestrali, idem dicasi per cercare nuovi giacimenti di metano nel Mare Nostrum.
Si risparmino dunque le comparsate su giornali e tivω che se proprio vogliono dare aria ai denti un bel sbadiglio basta ed avanza.
Muggia, ma come funziona il Comune? » Inviato da valmaura il 8 February, 2022 alle 12:37 pm Buon martedμ,
rilevo da una lettera pubblicata oggi nella pagina delle Segnalazioni del quotidiano locale, sulla questione del verde e manutenzione alberi a Muggia che Il Comitato, stupito da questo comportamento, ha inviato qualche giorno prima di Natale all'assessore e all'attenzione di sindaco, vice sindaco, giunta, consiglieri e Urp una e-mail Pec, che chiedeva chiarimenti sulle potature oltre ad aree dedicate allo sgambamento cani, e il proseguo del Piano del verde. Proponevano progetti di piantumazione di alberi donati ai cittadini, in comunione con altri piccoli dieci Comuni nel territorio, ed offrendo il proprio supporto. Ad ora, pur dopo sollecitazioni, anche la loro lettera come quella di Legambiente non ha ricevuto alcun riscontro.
Domando: perchθ questa lettera della cui esistenza prendo atto dal Piccolo, non mi θ stata mai inoltrata?
Grazie.
Maurizio Fogar, consigliere Lista civica Muggia.
Grazie LU.PU. » Inviato da valmaura il 7 February, 2022 alle 1:14 pm Tre quarti di pagina della cronaca sulla provincia del quotidiano locale θ, giustamente, dedicata ad un sondaggio di opinioni che il collaboratore del Piccolo, Luigi Putignano, in arte LU.PU., fa tra i cittadini di Muggia in merito alle proposte avanzate dal presidente delle Compagnie del Carnevale muggesano, su nuova sede (una cittadella del Carnevale nel piazzale Alto Adriatico) riprendendo un precedente ampio servizio che vedeva protagonisti il valente Mario Vascotto e l'assessore comunale appunto al Carnevale, Nicola Delconte.
C'θ solo una cosa che manca e magari sfugge ai meno attenti, che l'istituzione Comune di Muggia nulla sa, salvo quanto appunto si legge sulla stampa. Infatti il Consiglio comunale, non convocato dal 23 dicembre, mai ne ha discusso, a partire dalla decisione di spostare la sfilata a giugno.
Dal mio punto di vista, fautore a tutto campo della partecipazione dei cittadini sempre e comunque, che loro ne parlino, e perchθ no, decidano, va benissimo, ma allora torna di stretta attualitΰ la mia proposta di abrogare l'orpello del Consiglio comunale: tanto dalla questione Galleria in qua, non tocca palla.
Sostituiamolo con un abbonamento collettivo alla stampa locale, comprensivo del quotidiano in lingua slovena, e chiudiamola cosμ: convochiamolo una volta all'anno per farsi gli auguri di Natale e distrattamente, tra un candito e l'altro, approvare il bilancio. Si fa piω bella figura e sono certo che tutto sommato i cittadini non ne soffriranno la mancanza.
Maurizio Fogar
Noi, ambientalisti? No, egoisti quanto edonisti! » Inviato da valmaura il 7 February, 2022 alle 10:30 am Forse piω di qualcheduno, dopo ad esempio il nostro impegno pluriventennale sulla Ferriera e sugli altri inquinamenti industriali (dall'Italcementi alla Siot fino al Laminatoio errante), e dopo le lotte in difesa degli alberi, del verde, contro il degrado dei quartieri e contro il Far West di antenne e ripetitori della telefonia, penserΰ che il Circolo Miani sia una classica associazione ambientalista. E magari si domanderΰ perchθ mai frequentemente mettiamo tra virgolette il termine ambientalisti nelle critiche che rivolgiamo ad altri gruppi o sigle. Che a Trieste a onor del vero sono piω sigle che gruppi, e sono da sempre collaterali ai partiti.
La risposta θ elementare: siamo dei pervicaci egoisti nel senso che alla nostra, personale e dei nostri cari, amici a quattro zampe compresi, salute e qualitΰ della vita ci teniamo, eccome se ci teniamo e la giudichiamo, come d'altronde i padri costituenti hanno scritto nella nostra Costituzione, il bene primario da tutelare.
E siamo pure edonisti: nel senso che ad una distesa di cemento preferiamo una pineta, il Carso, un prato; al rumore del traffico prediligiamo il silenzio e magari il canto degli uccellini. Ci piace camminare con lentezza godendoci quello che ci circonda e senza fissare 24ore su 24 quelle piastrelle portatili dei telefonini.
Ecco dunque spiegata in quattro parole la nostra ragione d'essere ed i tentativi, vanificati dal fancazzismo dei Triestini, di fare sμ che la politica, questa politica che indipendentemente dal colore ci sgoverna da quasi sempre, si occupi di queste banali cose. Ovvero operi per fare stare meglio, almeno un filino in piω, la nostra comunitΰ con un occhio di particolare riguardo a quelli, e sono tanti, troppi, che stanno peggio di noi in questa cittΰ mitteleuropea e colta a parole.
E' piω chiaro cosμ?
Maurizio Fogar |
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