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Circolo Miani » News Correnti » Page 39 Agiografia della SIOT. » Inviato da valmaura il 20 May, 2022 alle 11:28 am Non passa giorno che dalla stampa al Rotary non ci incalzi una vera e propria campagna propagandistica, agiografica e perfino imbarazzante pro Siot. Il suo AD, Lilli, θ come Figaro: Lilli di qua, Lilli di lΰ, gli manca solo il San Giusto d'oro ed il cerchio θ completo, che la Barcolana di Gialuz l'ha giΰ onorato. Ma mai una parola, una memoria della realtΰ, ovvero dei decenni di miasmi con cui la Siot impesta mezza provincia: da Muggia e San Dorligo-Dolina a Trieste. Tutti lo sanno, le analisi lo confermano e tutti si girano dall'altra parte facendo finta di niente. La Siot abbozza e tira fuori la storiella che i bilanci non consentono loro certi impegni di spesa. Vien quasi di offrire loro un caffθ per solidarietΰ. Ma la realtΰ θ ben diversa, e si premura di raccontarcelo con il solito contorno di pifferai e tamburini lo stesso Lilli quando tutto orgoglioso presenta i bilanci annuali con utili da favola anche per il biennio Covid. Ora la mozione presentata da Maurizio Fogar in Consiglio comunale a Muggia θ stata approvata all'unanimitΰ e ci auguriamo che a brevissimo pure il Comune di San Dorligo-Dolina faccia altrettanto, per quello di Trieste nutriamo seri dubbi vista la perenne premura estatica sempre dimostrata da Dipiazza nei confronti della Siot e di Lilli ed il sostanziale disinteresse fin qui, e da 30 anni, dimostrato da tutte le forze politiche, nessuna esclusa. La riproduciamo qui sotto nella versione originaria. Risoluzione. Al Sindaco di Muggia Con richiesta di invio e condivisione ai Sindaci di San Dorligo-Dolina e Trieste. Oggetto: intervento urgente per cessazione miasmi in uscita dalla Siot. Premesso che gli organi competenti ad intervenire operativamente sono nell'ordine il Ministero per la Transizione Ecologica (ex Ambiente) a cui spetta l'esame ed il controllo degli impianti petroliferi, la Regione Friuli Venezia Giulia e l'Arpa FVG che da questa dipende, l'Autoritΰ Portuale, si ritiene doveroso che il Comune di Muggia assuma l'iniziativa di votare la seguente Risoluzione da inviare per sottoscrizione ai Comuni di San Dorligo-Dolina e Trieste, da tempo del pari pesantemente interessati dal problema, e dunque destinare agli Enti sopra citati per un rapido intervento risolutivo della questione nel senso qui di seguito indicato. Considerato che da anni i territori dei Comuni di Muggia, San Dorligo-Dolina e Trieste sono investiti da una sistemica famosa puzza come definita piω volte negli articoli della stampa locale, che altro non θ che i miasmi dall'inconfondibile tanfo di benzina marcia in uscita dagli impianti della Siot e che a seconda dei venti investono vaste porzioni dei comuni sopra citati. Atteso che tali miasmi non si riducono solamente ad un impatto olfattivo sgradevolissimo che limita fortemente la qualitΰ della vita di decine di migliaia di persone, ma contengono i feroni di benzene dannosi alla salute. Considerato che uno studio peritale (settembre 2019) realizzato dal Comune di San Dorligo-Dolina, assieme a tecnici della Regione ed altri esperti, ha dimostrato provenienza e responsabilitΰ della Siot. Posto che la medesima societΰ operante con i due pontili dell'oleodotto nel Vallone di Muggia, localitΰ Zaule, e con i depositi posti nel Comune di San Dorligo-Dolina, ha sempre orgogliosamente illustrato gli enormi utili ricavati nei suoi bilanci annuali, anche nell'ultimo biennio di crisi pandemica. Posto che una sentenza della Corte Costituzionale, 127/90 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 21/03/1990 ha confermato nel rispetto degli articoli 32 e 41 della Costituzione della Repubblica che in caso di incapacitΰ economica di una societΰ a rientrare nei limiti rispettando le prescrizioni di legge a tutela dell'ambiente e della salute essa deve cessare la propria attivitΰ. Il Comune di Muggia approva tramite questa risoluzione la richiesta al Ministero competente, alla Regione FVG ed all'Autoritΰ Portuale, affinchθ intervengano prontamente con gli strumenti di legge a loro disposizione per porre fine nel piω breve tempo possibile al protrarsi di questa intollerabile situazione assumendo tutti i provvedimenti idonei. Trieste, 22 febbraio 2022. Maurizio Fogar, consigliere Lista civica Muggia. https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/3372594169678194/ Non farti fregare. Fatti informare! Metti il tuo Mi Piace a questa Pagina. Riceverai puntualmente notizia dei nuovi articoli. E destina il tuo 5 X 1000 al Circolo Miani scrivendo il Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato sulla tua dichiarazione dei redditi, qualunque essa sia Contro ogni logica di buonsenso e buona economia. Abbattere l'edificio della Piscina Terapeutica. » Inviato da valmaura il 17 May, 2022 alle 11:06 am Settecentomila euro da buttare per abbattere l'attuale edificio della Piscina Terapeutica, non coinvolto si badi bene nel crollo della copertura della vasca del 29 luglio 2019.
Uno spreco di denaro pubblico assolutamente non necessario.
Richiamarsi come fa il Comune ai lavori di manutenzione (tubature dell'acqua marina) che andavano fatti comunque anche se la Piscina fosse stata regolarmente in funzione o ad un allargamento dei servizi offerti (nulla impedisce di costruire una nuova ala all'attuale edificio) per giustificare il cantierone che tra polveri e rumori si trascinerΰ per mesi e mesi con un costante viavai di camion per asportare le rovine ed ad un ingente investimento finanziario, non giustifica in nessun modo la scelta dell'abbattimento.
Tanto piω che il Comune non ha ancora varato e deciso il progetto del nuovo impianto, la cui costruzione necessiterΰ almeno di un biennio ad essere ottimisti, assai.
Insomma come mettersi le calze sopra le scarpe.
Ma la logica che sottindende a questa scelta allora quale θ?
Ad oggi si intuisce solo una cosa, che il Comune non avendo ancora rinnovato la concessione dell'area su cui sorge la Piscina con l'Autoritΰ Portuale, non avendo uno straccio di progetto nι individuato la via finanziaria con l'eventuale privato per costruirla e gestirla, ha deciso comunque di spendere questi soldi pubblici per spianare l'attuale edificio. A chi giova?
Una domanda che siamo sicuri resterΰ senza risposta, anche vista l'inadeguatezza delle attuali opposizioni.
Flex e Ferriera. » Inviato da valmaura il 16 May, 2022 alle 2:48 pm I politici, di sinistra e destra, per decenni hanno bambato sciocchezze sulla Ferriera: la piω gettonata era che essa fosse strategica per Trieste ma anche allargandosi pure per l'Italia intera.
Ignoranti come bufali, ci scusiamo con gli animali naturalmente cornuti, essi, politici di ogni fatta e colore, avevano l'ardire di sostenere che la produzione di ghisa, perchθ questo la Ferriera faceva, e pure in perdita di circa tre milioni di euro al mese, fosse vitale e dunque strategica per l'economia italiana. Quando, come ha fatto Arvedi decidendo di chiudere senza alcun shock per l'economia ed il Paese la produzione a caldo, la stessa ghisa si acquistava ad un prezzo di un terzo inferiore sul libero mercato internazionale.
Questi strateghi politici invece ben si guardano ora di chiamare, come invece se lo merita appieno, la produzione realizzata alla Flex di Trieste come strategica a tutti gli effetti.
La manodopera θ altamente specializzata, la componentistica elettronica θ il prodotto del presente e del futuro, e non per niente la proprietΰ non ha i bilanci in rosso.
Ed allora, in attesa che la UE realizzi nero su bianco le misure tanto annunciate per anni (dal salario minimo garantito a paritΰ di contratti nei paesi membri, drastiche sanzioni, vedi alla voce dazi doganali, per chi delocalizza fuori dagli attuali 27 paesi membri, ecc) l'unica decisione da assumere per mantenere e sviluppare la produzione della Flex ha un nome preciso: nazionalizzazione o se preferite statalizzazione. Lo strumento lo hanno sotto mano: la Cassa Depositi e Prestiti, utilizzata pure, tra i tanti, nella ben piω costosa operazione ex Ilva a Taranto.
Il portafoglio ordini e commesse lo possono garantire le mille aziende sotto controllo o partecipazione dello Stato.
Si puς perfino arrivare ad inserire lo stabilimento, come la nuova Bat e come erano prontissimi a fare per il defonto Laminatoio alle Noghere, nella Zona Franza portuale.
Chi deve prendere la decisione di liquidare, ci scapperebbe un termine piω prosaico, l'attuale proprietΰ e di attuare presto e bene il tutto? Ma diamine il Governo, magari con la spinta di Regione e Comuni, nella persona del Ministro per lo Sviluppo Economico (MISE).
Hanno solo l'imbarazzo di copiare cosa hanno fatto in Europa, a partire proprio dalla Francia di Macron, ed allora si muovano che tutto il resto sono chiacchiere e prese per i fondelli dei lavoratori e del nostro territorio.
Maurizio Fogar.
Cos'θ la Svezia? No, la vicina Slovenia. » Inviato da valmaura il 16 May, 2022 alle 2:47 pm Dal programma di governo del nuovo Premier.
Altri punti salienti dell'accordo di coalizione sono la costruzione di 20.000 appartamenti con affitto senza scopo di lucro nei prossimi due mandati, portando il salario minimo a 800 euro netti e la pensione minima a 700 euro.
A livello militare sarΰ abbandonato il progetto del precedente governo Jansa di acquistare mezzi blindati Boxer per l'Esercito e saranno riviste tutte le procedure sull'acquisto di nuovi equipaggiamenti.
I medici della sanitΰ pubblica non potranno piω lavorare nel pomeriggio per privati e concessionari. Viene anche promessa una tassazione progressiva sulla proprietΰ. Θ prevista una riforma fiscale.
Ecco uno stringato esempio per Draghi, Fedriga e giω fino a Polidori, che ha bocciato la mozione sull'emergenza povertΰ. E visto che si parla tanto di collaborazione, progetti transfrontalieri, ecc prendano esempio e si mettano al lavoro! Mozione urgente. Al sindaco di Muggia. » Inviato da valmaura il 16 May, 2022 alle 2:45 pm Oggetto: il Comune per i lavoratori Flex.
Premesso che da anni si rincorrono preoccupanti voci sul ridimensionamento delle maestranze Flex, e si fa ricorso costante all'istituto della Cassa Integrazione, pur a fronte di bilanci societari della proprietΰ in attivo.
Posto che la stessa proprietΰ ha scelto per incamerare maggiori profitti sui costi del lavoro di intraprendere da anni la cosiddetta delocalizzazione in altri Paesi della Comunitΰ Europea, in questo caso la Romania.
Posto che sarebbe finalmente ora che la UE applicasse, a tutela di simili deprecabili episodi, una politica del salario minimo uguale per tutti i paesi membri e forme contrattuali collettive europee.
Considerato che alla stessa Flex lavorano cittadini di Muggia.
Si impegna questa Amministrazione non solo ad esprimere piena e convinta solidarietΰ ai lavoratori che vedono messo a grave rischio il loro posto di lavoro e sperperata la professionalitΰ acquisita, ma ad affiancare presso tutte le istituzioni, a partire da Regione e Mise, l'impegno dei lavoratori nella loro lotta contro ingiustificate scelte della proprietΰ che puntano ad un drastico ridimensionamento dell'occupazione ed alla dequalificazione del ruolo fin qui svolto dallo stabilimento triestino.
Trieste, 14 maggio 2022.
Maurizio Fogar, consigliere Lista civica Muggia.
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