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Circolo Miani » News Correnti » Page 37 Scandalosa Muggia sulla FLEX. La Mandrakata della destra muggesana. » Inviato da valmaura il 28 May, 2022 alle 10:08 am Vi ricordate il mitico film Febbre da cavallo, la scena finale quando Gigi Proietti ed Enrico Montesano alla stazione si perdono le ultime diecimila lire al gioco delle tre carte del magliaro di turno?
Bene ieri sera in Consiglio comunale sulla mozione per i lavoratori della Flex (550 dipendenti tra interni ed esterni) presentata dal consigliere comunale Maurizio Fogar la scena si θ ripetuta.
E vi consigliamo di seguire con attenzione lo spezzone della seduta del Consiglio sotto riportata.
Quando Fogar depositς la mozione al Protocollo comunale, il 14 maggio, pensς di arrivare in coda ad iniziative simili di altri consiglieri o della Giunta, invece si accorse di essere il primo e, cosa ancor piω grave, l'unico ad essere intervenuto a Muggia, dove pur vivono tanti lavoratori che vedono la loro vita futura messa a repentaglio, sulla crisi della Flex.
Stranamente, e contro recenti precedenti, la mozione non fu discussa in Commissione e con fatica, a rispetto del Regolamento del Comune appellato dal Fogar, fu calendarizzata per la discussione nella seduta di ieri, 25 maggio, in Consiglio.
Prima di iniziare i lavori, nella abituale conferenza dei Capigruppo, disertata quasi totalmente dagli esponenti di maggioranza, come la volta precedente, e tenuta in vita nel numero legale garantito solo dai capigruppo di minoranza, e per la seconda volta di seguito, terza se si calcolano pure i lavori dell'ultima Commissione, nessuno ebbe alcunchθ da proporre su questa Mozione.
A sorpresa in aula spunta invece un emendamento sbianchettante della consigliera capogruppo Viviana Carboni, di Fratelli d'Italia, che praticamente snatura la realtΰ dei fatti cancellando ogni riferimento allo scandaloso comportamento della proprietΰ, la multinazionale Flextronics, pur denunciato pubblicamente e con dure parole perfino dal leghista Fedriga e dalla patriota assessora regionale Rosolen (melina inaccettabile, assenza di qualsivoglia piano industriale, profitti da delocalizzazione in Romania, ecc.).
Purtroppo, usando una terminologia che troviamo estranea alla amministrazione di una comunitΰ, a Muggia ci θ capitata in malasorte non la destra sociale ma quella padronale.
Al rifiuto del consigliere Fogar di accettare un emendamento che avrebbe trasformato la sua mozione, cancellando la realtΰ dei fatti, in una sostanziale presa in giro dei lavoratori: insomma una pacca sulle spalle e tante condoglianze, il Sindaco Polidori mette ai voti l'emendamento Carboni e lo fa approvare con 10 voti contro otto. A questo punto al consigliere Fogar, della Lista civica Muggia, non resta altro per bloccare questo raggiro che ritirare la sua mozione per sottrarla alla beffa.
E oplΰ a questo punto spunta una Risoluzione prestampata che copia le stesse cose scritte nell'emendamento e presentata dalla stessa esponente di Fratelli d'Italia Carboni.
Ovviamente i custodi, le vestali, del Regolamento del Comune tacciono e consentono, omettendo di rilevare che la Risoluzione, unica scappatoia per saltare l'iter riservato a tutti gli altri atti comunali, inerisce solo ed esclusivamente prese di posizione che esulano dalla unica potestΰ comunale, e qui non se ne capisce il senso: che il Comune di Trieste e la Regione hanno giΰ preceduto il Comune di Muggia con mozioni sulla Flex, a meno che non si voglia chiedere ai comuni di Ladispoli e Canicattμ di pronunciarsi sulla Flex di Trieste-Muggia.
Insomma il giochino delle tre carte, la Mandrakata, per tacere sulle responsabilitΰ di una multinazionale e sulla veritΰ acclarata dai fatti.
Ecco i lavoratori in lotta della Flex non si meritano questa presa per i fondelli di questa politica, e pertanto il Consigliere Fogar, ha annunciato di abbandonare l'aula per non avvallare questa farsa, seguito da tutti i componenti della minoranza. Questo il Link per vedersi l'integrale sceneggiata.
La Mozione rifiutata:
Mozione urgente.
Al sindaco di Muggia.
Oggetto: il Comune per i lavoratori Flex.
Premesso che da anni si rincorrono preoccupanti voci sul ridimensionamento delle maestranze Flex, e si fa ricorso costante all'istituto della Cassa Integrazione, pur a fronte di bilanci societari della proprietΰ in attivo.
Posto che la stessa proprietΰ ha scelto per incamerare maggiori profitti sui costi del lavoro di intraprendere da anni la cosiddetta delocalizzazione in altri Paesi della Comunitΰ Europea, in questo caso la Romania.
Posto che sarebbe finalmente ora che la UE applicasse, a tutela di simili deprecabili episodi, una politica del salario minimo uguale per tutti i paesi membri e forme contrattuali collettive europee.
Considerato che alla stessa Flex lavorano cittadini di Muggia.
Si impegna questa Amministrazione non solo ad esprimere piena e convinta solidarietΰ ai lavoratori che vedono messo a grave rischio il loro posto di lavoro e sperperata la professionalitΰ acquisita, ma ad affiancare presso tutte le istituzioni, a partire da Regione e Mise, l'impegno dei lavoratori nella loro lotta contro ingiustificate scelte della proprietΰ che puntano ad un drastico ridimensionamento dell'occupazione ed alla dequalificazione del ruolo fin qui svolto dallo stabilimento triestino.
Trieste, 14 maggio 2022.
Maurizio Fogar, consigliere Lista civica Muggia.
Tram di Opcina. Neanche la Fiaba de sior Intento. » Inviato da valmaura il 28 May, 2022 alle 10:05 am Alθ, altri mesi di ritardi ed altri soldi spesi.
Il Tram θ oramai fermo da sei anni buoni ed il primo grosso ritardo, due annetti, va addebitato ai controlli, non fatti, sulla incompatibilitΰ per pendenze giudiziarie del titolare della ditta aggiudicatasi i lavori a partecipare a lavori pubblici.
Ma non ci risulta che nessuno dei vertici tecnici del Comune ne sia stato chiamato a risponderne, come per i soldi buttati del cantiere per finta del Canale Ponterosso.
Ma che ci stanno a fare i consiglieri di opposizione in Comune?
E' esattamente il contrario! » Inviato da valmaura il 28 May, 2022 alle 10:03 am Festival del Cambiamento a Gorizia, il presidente della Camera di Commercio Paoletti: lavoriamo assieme perchι istituzioni ed economia devono andare a braccetto.
Che un ente pubblico, come purtroppo le Camere di Commercio, Industria, Artigianato, ecc, sono, per di piω presieduti da 25 anni dal signor Paoletti, diventi vassallo, valvassino e valvassore di Confindustria, che attraverso il suo forum Ambrosetti organizzava il solito festival del cambiamento, da la misura piena di come questi personaggi non abbiamo mai compreso quale sia il ruolo, la mission, scusateci la bestemmia, di un ente pubblico.
La comunitΰ, che tralaltro strapaga simili personaggi, non θ una societΰ per azioni o un business, e le istituzioni devono governare, regolamentare questa economia basata sui profitti ed ammantata sempre piω spesso di sostenibilitΰ green per ciucciare soldi pubblici ed incrementare i propri affari.
In qualunque altro paese tutti si chiederebbero come fa uno come Paoletti a gestire una Camera di Commercio con simili slogan, quando interesse primario, di elementare economia, sarebbe quello di aumentare il potere d'acquisto delle decine di migliaia di famiglie che anche qui sopravvivono in povertΰ assoluta o relativa e che quindi potrebbero riacquistare una minima capacitΰ di spesa a vantaggio del tessuto economico locale.
La prossima volta che il presidente della Camera di Commercio fa il valletto di Confindustria abbia almeno il buongusto di indossare la livrea da cameriere, come in certi blasonati ambienti si conviene.
Ipocrite puttanate. » Inviato da valmaura il 28 May, 2022 alle 10:02 am "Piccoli gesti, grandi crimini" sensibilizza sull'impatto ambientale
di comportamenti come l'abbandono di sigarette spente e di rifiuti
Parte da piazza Unitΰ la campagna di Marevivo e Bat contro i mozziconi"
Nella seconda foto i "mozziconi" del Comune.
Sto seriamente pensando di mollare tutto. » Inviato da valmaura il 28 May, 2022 alle 10:00 am Ho giΰ dato, direbbe qualcuno, e dal 1968.
Francamente con questa apatia, menefreghismo, ignoranza e chi piω ne ha ne metta, non vale oltre la pena di lottare. I cittadini, le persone si meritano appieno questa situazione.
Con questa stampa locale e questa informazione che informa alla stregua di come i bari rispettano le regole del Poker, narcotizzando la pubblica opinione, a chiudere il cerchio di una politica odierna che definire ributtante θ dire poco.
Peccherς forse di superbia ma non me ne frega.
Mi prendo uno spizzico di tempo per rifletterci ma sarΰ difficile che cambi idea.
Buon fine settimana
Maurizio Fogar.
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