Ferriera. La sai l’ultima? Prendere e soprattutto perdere tempo.
» Inviato da valmaura il 28 December, 2017 alle 2:33 pm
Non bastava l’inutilità dell’assunzione di un consulente del Sindaco per la Ferriera, che tanto per non sbagliare si vedrà rinnovato l’incarico per un altro annetto.
Ora arriva l’assunzione semestrale di due avvocati patavini per studiare la questione Ferriera dal punto di vista giuridico, che i legali del Comune non bastavano.
Effetti pratici all’orizzonte? Praticamente nessuno ma intanto si butta la palla in tribuna e si rinvia al giugno 2018, e si trova un parafulmine su cui scaricare le responsabilità del Comune, insomma da questo punto di vista 51.000 nostri eurini ben spesi, per Dipiazza.
Per capire il ruolo delle opposizioni in un anno e mezzo sulla vicenda Ferriera basta leggere il commento sul piccolo giornale del capogruppo 5Stelle in Comune nel passo in cui sostiene che Dipiazza non ha mai promesso la chiusura dell’area a caldo in “100 giorni”.
Insomma ce lo siamo sognati, noi e gli spettatori della firma del “contratto” in diretta televisiva.
E se a Dipiazza arriva il soccorso del Quinto cavalleria, che per altro in Comune e Regione è sempre andato a ruota del Centrodestra sulla questione (anche i “consigliori” sono gli stessi ed i risultati si sono visti anche nel recente convegno per pochissimi intimi), ed ha perso per strada lo scandalo dei giardini inquinati e mai aperto bocca sul comportamento della Luisa Polli, incompatibile con il suo incarico di assessore anche nel Burkina Faso, per il Movimento di Beppe Grillo si codifica e certifica l’irrilevanza e l’inutilità della sua presenza, almeno a Trieste e nel FVG. Un vero peccato.
Il fattore “C” di Roberto.
» Inviato da valmaura il 27 December, 2017 alle 3:52 pm
O il lato “B” come si usa malamente dire per le donne, e magari a Roberto Dipiazza oggi interessa meno in politica. Insomma la fortuna del Sindaco è di fatto non avere opposizioni nè all’esterno, sui banchi del Consiglio comunale, e né all’interno della sua maggioranza, dove il circolo delle comari pensa solo a nuovi posti in giunta e negli enti dove piazzare gli amici degli amici. Ma detto questo il bilancio del suo terzo mandato da Sindaco è finora deludentissimo, tanto da superare in peggio il quinquennio cosoliniano, ed era impresa francamente difficile. In questi diciotto mesi i suoi assessori hanno dimostrato tutta la loro debolezza, incapaci anche solo di gestire l’ordinaria amministrazione. La recordman, anche se donna, è la leghista Polli, soprannominata “la furbetta della furbata” od anche la “fatina dei giardini inquinati”. La più grande delusione: Grilli, assessore ai servizi sociali, che non è riuscito nemmeno a pagare puntualmente i sussidi al reddito pur avendo i soldi regionali in cassa. Sugli altri meglio stendere un velo pietoso. Da Rossi “l’assessore del Pedocin” a salire o scendere, fate voi. Ma il peso degli anni si fa sentire anche per il Sindaco “mattatore” e nonostante abbia il Piccolo e Telequattro letteralmente stesi ai suoi piedi, non riesce più con il suo attivismo guascone a coprire le magagne della sua terza amministrazione comunale. E pur avendo sui banchi del Comune una opposizione inesistente dove purtroppo brillano per pochezza gli eletti 5Stelle sia in Comune (sei) che nelle Circoscrizioni (25) con qualche rarissima eccezione, paga anche dazio alla scarsissima credibilità, agli occhi dell’opinione pubblica locale, di stampa e tivù fiancheggiatrici. Poiché separiamo sempre, noi, la critica e l’opposizione politica dalla persona, comunque gli facciamo gli auguri sinceri di un nuovo anno veramente buono per la sua persona, la sua salute e la sua vita. Che poi è quello che realmente conta.
Il “Serpentone” di Valmaura.
» Inviato da valmaura il 23 December, 2017 alle 3:46 pm
Edificato su imitazione dei bunker in cemento armato del “Vallo Atlantico” di hitleriana memoria, ma con un cemento molto più friabile come il tempo rapidamente dimostrerà, a fine della via Valmaura con confine la Ferriera.
I 457 alloggi, che ospitano più di 1400 persone (quasi due volte gli abitanti del Comune di Monrupino, tanto per dare un’idea) vengono consegnati ad ultimazione lavori (un mix di Iacp, oggi Ater, e Comune di Trieste nella progettazione ed esecuzione) nel 1982. Giusto in tempo per vedersi costruire la rampa e la superstrada ad altezza finestre.
Leggete come si autocelebrano sulla pregiata edizione del volume “Un’architettura per costruire la città” edito dal Collegio Costruttori Edili ed Affini (forse i feldmarescialli Rommel e von Rundsdet) di Trieste. Con la doverosa avvertenza che ortografia e sintassi sono rigorosamente originali.
“Il trattamento cromatico delle superfici, così come la struttura illuminante frontale (vis-à-vìs e sotto la rampa della superstrada, nostra puntualizzazione) al Complesso Edilizio, sono opera dello scultore-pittore triestino Nino Perizi (non se lo perdonerà mai, idem) che è riuscito, accompagnando con il suo intervento un’architettura già fortemente caratterizzata, (sticazzi! Scusateci) ad esaltarne gli elementi caratteristici (risticazzi! Riscusateci), spezzando i volumi nell’ottica ravvicinata ed inserendo il Complesso nel contesto urbano circostante (la Risiera, la Ferriera, la Superstrada, idem come sopra) in un’ottica a media-lunga distanza.” Finis, perché il pronto intervento di due uomini in camice bianco ha messo fine al delirio portando via l’autore dopo opportuna sedazione.
Il “Complesso” che segue a ruota le case dei “Puffi” di via Grego per indice di morosità, e dunque di povertà, dei residenti, assorbe la più cospicua cifra del bilancio manutenzioni dell’Ater. E gli appartamenti sono stati registrati al Catasto dallo IACP-ATER come le palazzine di via Romagna, con rifiniture di lusso. Cosa che, con la riforma delle Ater, concorre, con il reddito cumulato dell’intero nucleo familiare, a determinare canoni di locazione pari o superiori a quelli del libero mercato.
Il simpatico soprannome “Serpentone” deriva da una struttura da pazzi costruita al centro dei due campi giochi formata da segmenti sezionati di tubi da fogna (vero) calcinati e posizionati ondulati sul terreno.
Le due “isole” simmetriche che danno vita all’ecomostro sono composte da blocchi di nove piani di altezza contenenti 52 appartamenti l’uno.
Più di altre parole, scorretevi le foto.
Piccolo particolare a nessuno del Comune è mai venuto in mente di piazzarci un alberetto di Natale, forse perché rischiavano il linciaggio e di esservi appesi come addobbi.
E visto che noi abbiamo la sede qui, pensiamo di meritarci su Facebook il vostro "Mi Piace" a questa PAGINA Circolo Miani e non solo al Post.
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» Inviato da valmaura il 21 December, 2017 alle 1:49 pm
Il Circolo Miani "non ha mai avuto Santi in Paradiso”, in questo “paradiso” con la “p” minuscola fatto di affari e politica. Avrete notato che questa stampa e queste televisioni, asservite ai partiti ed agli interessi di pochi, hanno praticamente cancellato il Circolo ed oscurato le sue iniziative, senza che nessuna voce si levasse a denunciare questa violenza. Finora abbiamo vissuto sull’autofinanziamento, faticoso ma liberatorio, e sul 5 x mille che i cittadini ci destinano con le varie dichiarazioni dei loro redditi (le modalità per farlo le trovate nel Post all’inizio di questa Pagina). Ora vi chiediamo aiuto, ovvero di regalarci un contributo economico piccolo o meno per fare fronte alle spese correnti di gestione della sede e soprattutto per le prossime iniziative dell’anno nuovo. Per farlo utilizziamo il conto PAYPAL del Circolo Miani, basta entrare in Paypal e scrivere l’indirizzo e-mail circolomiani@gmail.com e seguire le facili istruzioni per effettuale una donazione. Potete anche inviarci un messaggio, oppure chiamarci al 334.2169438. No, niente Santi in Paradiso ma speriamo tanti uomini, e donne, di buona volontà e dignità. Un augurio a tutti.
Anche questa è Trieste!
» Inviato da valmaura il 18 December, 2017 alle 2:12 pm
Dal “Quadrilatero” di Melara alle case dei “Puffi” di via Grego.
Chissà perché ai politici di ogni colore non viene mai in mente di organizzare il grottesco Valzer dei record a Melara, in via Grego o via Valmaura, invece che in Piazza Unità. La Trieste degli “invisibili” di cui si ricordano solo sotto elezioni, a cui la gran parte dei residenti ha smesso da tempo di avvicinarsi al seggio per votare. Ma loro non sanno nemmeno questo. Leggete cosa scrivevamo nel programma de La Tua Trieste. Comitati di Quartiere-NO FERRIERA ancora nel 2011. E soprattutto guardatevi il video girato nel 2006 ma che in gran parte sembra fatto ieri. I “Puffi” di via Grego e Borgo San Sergio. L’unica risposta possibile a quella mostruosità concepita e realizzata dall’Ater di far vivere centinaia di persone, 319 appartamenti per 725 abitanti, in quel complesso edilizio di cemento e cartongesso che tutti i triestini conoscono come le case dei Puffi in via Grego (e non solo per il colore ma per le misure di porte, finestre, soffitti e scale) è quella di costruire altre e più civili case, degne di questo nome, dove trasferire in zona gli attuali residenti ed abbattere poi l’attuale complesso. E’ assolutamente grottesco infatti che Ater, Ass, Comune spendano tantissimi soldi per progetti che tentano di stoppare le situazioni di emarginazione, violenza e disperazione, i cui danni sono in gran parte generati dall’aver mandato a vivere delle persone in casermoni simili, senza per altro riuscire a risolvere il problema. Ecco perché, e lo dicevamo all’inizio, nel programma de “La Tua Trieste Comitati di Quartiere” hanno un ruolo preminente la non rinviabile riforma dell’Ater, se non si vuole ridurre quest’istituto ad un semplice affittacamere con i conti in pareggio, ma non è per questo che i padri costituenti inserirono il diritto alla casa nella Costituzione e non è per questo che furono creati, a Trieste ancora sotto l’Austria, gli istituti per l’edilizia popolare, e quella analoga dei Consigli Circoscrizionali e del decentramento dei servizi sul territorio con la reale partecipazione attiva della popolazione. Mentre per Borgo San Sergio bisogna riconoscere che molto è stato fatto, ma va anche detto che oramai hanno i capelli bianchi tutte le persone che qui sono state mandate a vivere dallo Iacp negli anni sessanta, senza che per decenni fosse messo mano al piano dei servizi e delle infrastrutture e che i politici di tutti i colori dovrebbero oggi vergognarsi per il martirio del prof. Giancarlo Roli, il cui cuore generoso cedette di schianto per il tanto impegno profuso per i ragazzi del rione nel silenzio e nell’apatia di quelle stesse forze politiche che oggi tagliano nastri. Nel ricordarlo in questo programma “la Tua Trieste Comitati di Quartiere” ritiene però che non sia sufficiente fare ma bisogna anche conservare e vigilare, sarà nostra cura verificare che il Comune non lasci queste opere abbandonate a se stesse e che nel quartiere sia costante una presenza delle forze dell’ordine che impediscano a Borgo San Sergio di rivivere gli anni bui. Per il video (n.13 sulla sezione Video di questo sitio) http://www.circolomiani.it/photo/mediatemp/1129103307-213.wvx