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Circolo Miani » News Correnti » Page 289 Due parole sul ed al Presidente della Repubblica. » Inviato da valmaura il 26 May, 2018 alle 1:02 pm Gentile Mattarella, noi siamo semplici cittadini dei quali Voi, le istituzioni dello Stato, dovreste essere al servizio. E siete ben remunerati per questo compito. Cosa rompono Maurizio Fogar e Circolo Miani! » Inviato da valmaura il 25 May, 2018 alle 1:30 pm Ci scuserete la personalizzazione ma è proprio così che dicono. Da sempre il Circolo ed il suo Presidente, dunque dal 1981, sono stati al centro di una domanda, di una necessità, e di una omissione. Cominciamo con la domanda. Da che parte e con chi stanno? Ovviamente per la “parte” ed il “chi” con cui stare si intende in senso politico, o peggio ancora partitico. Questi dagli anni Ottanta in poi hanno ridotto la società italiana al recinto dei partiti. E per questi vanno intesi anche stampa e tivù, da decenni alla greppia in questo recinto, e politicanti vari. Proseguiamo con la necessità. Hanno la frenesia di capire PERCHE’ lo facciamo, ed a chi giova, ovviamente sempre tra i poteri ed i servi contenuti nel recinto di cui sopra. Sono letteralmente sconcertati dalla questione di non riuscire ad incasellarci nei loro schemi. Il fatto di criticare tutte le parti politiche ed istituzionali, oltre a guadagnarci il familiare appellativo di “rompic..abasisi” a prescindere, li lascia impotenti. Insomma impotenti fino ad un certo punto perché in questi decenni hanno fatto di tutto, centrodestra e sinistra, e pure i nuovi ultimi, con stampa e televisioni irreggimentati e proni al seguito, per farci chiudere, per isolarci, per ucciderci civilmente. Arriviamo all’omissione. Per questa gente ma anche, malauguratamente, per molte persone con il cervello all’ammasso, il fatto che anche in Italia ci siano realtà e strumenti informativi, anche se piccoli, che praticano del vero giornalismo. Che danno voce alla gente normale con tutti i loro problemi irrisolti. Che incalzano istituzioni e poteri per i loro errori senza distinzioni e simpatie di parte . Che fanno largo uso della memoria per ricordare il passato recente e rilevare le balle che la politica spaccia, sempre con il solerte aiuto della stampa amica, costantemente all’opinione pubblica: dove dicono oggi tutto ed il suo contrario di quanto affermato ieri. Che offrono strumenti ed informazioni ai cittadini per esercitare la tanto decantata “cittadinanza attiva”, ovvero essere protagonisti e non sudditi nelle scelte che riguardano la loro vita. Ecco per quanto sopra essi non si capacitano perché contrariamente a quanto accade nella gran parte dei paesi civili e democratici del mondo, in Italia sono disabituati alla vera democrazia. E la loro politica è un pallido ed osceno simulacro. Anzi una bestemmia verso la parola POLIS, così come la quasi totalità del “giornalismo” italico. Il fatto poi che nonostante tutto noi continuiamo ad esistere ed operare, che la nostra credibilità stia viepiù crescendo e che quasi quattromila persone normali siano registrate sulle nostre pagine dei Social Forum, li fa arrabbiare sempre più. Dunque ci confermano nella validità della nostra scelta. Aiutateci ad aiutarvi: destinate il vostro 5 x 1000 per la sopravvivenza del Circolo Miani.
I poveri e gli incapaci. » Inviato da valmaura il 24 May, 2018 alle 11:43 am Trieste ne esce molto male, incapace di tutelare i suoi cittadini, e sono migliaia, che non hanno di che vivere. Nella prima foto il “rispetto della privacy” e l’umanità “garantiti” dal Comune nel servizio sociale di via Mazzini (l’assessore Grilli ha l’ufficio due piani sopra). https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2180497298887893/2180497145554575/?type=3&theater Pubblichiamo volentieri. » Inviato da valmaura il 23 May, 2018 alle 12:38 pm Si tratta di una intervista al Fatto Quotidiano dell’eurodeputato Curzio Maltese, per anni il corsivista più graffiante ed incisivo di “Repubblica”, di quella “Repubblica”. Dice cose forse ovvie e sagge per quasi tutti ma non per il Presidente Mattarella, a quanto pare. Qualcuno potrebbe domandarsi che ci azzecca con Trieste? Chiedetelo ad esempio alle migliaia di triestini che hanno tradizionalmente investito i loro risparmi in azioni delle Assicurazioni Generali e che in questi giorni ed ore li hanno visti evaporare per un quinto del loro valore, e poi ne riparliamo. Grazie, Presidente Mattarella, quello stesso che ha firmato in un amen e senza battere ciglio la incostituzionale legge elettorale dell’Italicum. Curzio Maltese. L’eurodeputato di sinistra: “Non mi piace questo governo, ma Germania e Francia imparino la democrazia” “Le ingerenze sono offensive: l’Europa ci tratta da colonia”. A Curzio Maltese, eurodeputato de L’Altra Europa con Tsipras dal 2014, non si possono attribuire simpatie per i gialloverdi: “A me questo accordo di governo non piace, lo dico tranquillamente. Ma gli piacciono ancora meno i commenti quotidiani di ministri tedeschi, francesi, agenzie di rating e stampa internazionale: In Europa sono abituati a trattare l’Italia come fosse una colonia. O viene nominato il premier che fa le politiche che dicono loro, oppure storcono il naso. Trovo che queste ingerenze siano inaccettabili. La Germania e la Francia violano i trattati europei serenamente, da anni, ma siamo sempre noi i sorvegliati speciali”. Domanda. Questa reputazione l’Italia se l’è guadagnata, no? "A me non pare. Piuttosto ci sono catene che ci siamo messi da soli: il pareggio di bilancio in Costituzione e una serie di trattati che andrebbero ampiamente ridiscussi, e in certi casi non rispettati. Il governo che sta per nascere questi vincoli li vuole abolire." Domanda. L’Europa difende le sue regole, non è il suo mestiere? "Gli italiani hanno votato, siamo una democrazia: chi è stato votato fa il governo. Il livello, il tono e l’insistenza di queste dichiarazioni sull’Italia sono offensive. Su questioni più serie l’Europa non ha voce." Domanda. Quali? "La Commissione europea o i ministri tedeschi invece non mi pare siano intervenuti sui regimi che limitano la libertà di stampa, come Ungheria e Polonia. Non hanno nulla da dire su quello che succede in questi Paesi, dove i giornalisti non sono più liberi di scrivere. Forse l’Europa si dovrebbe occupare meno dei vincoli di bilancio e più del fatto che sta allevando dei dittatori." Domanda. Queste ingerenze europee che effetto hanno sull’opinione pubblica e gli elettori italiani? "La critica delle istituzioni europee oggi è un grande aiuto a 5Stelle e Lega. Credo che gli elettori non si spaventino, ma si indignino." Domanda. Perché la critica allo status quo europeo è stata lasciata nelle mani di M5S e Salvini? "Nel suo piccolo L’Altra Europa è nata dal programma economico di Luciano Gallino, a cui i 5Stelle si sono ispirati abbondantemente. Le basi erano proprio queste: rinegoziare i debiti pubblici dei paesi in crisi e imporre la fine dell’austerità. La speranza era che nascesse un grande fronte progressista nei governi dell’Europa del Sud." Domanda. Cosa è andato storto? "Renzi e Hollande si sono schierati agli ordini della signora Merkel, e non ha portato fortuna né a Renzi né a Hollande. Ora i 5Stelle stanno riproponendo la questione del debito pubblico e dell’uscita dalle politiche regressive che hanno estenuato il nostro paese. Su questo sono totalmente d’accordo con loro. E mi spiace che si siano alleati con la Lega." Domanda. La sinistra non è pervenuta. "È in mano da tanti anni a un ceto politico che non ha più nessuna credibilità nei confronti delle categorie che dovrebbe rappresentare (lavoratori, ceto medio impoverito, disoccupati, precari). Guardi Liberi e Uguali: hanno fatto una bella riunione in cui c’erano tutti gli ex dirigenti del Pd che hanno consegnato il partito a Renzi: D’Alema, Bersani, seconde e terze cariche dello Stato, dirigenti dei partitini di sinistra che non si sono neanche sciolti per fare una cosa nuova. Hanno fatto le liste con l’unico obiettivo di conservare i propri seggi. Perché la gente avrebbe dovuto votarli?” https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2179821405622149/2179821232288833/?type=3&theater Da modesto osservatore. Di Maurizio Fogar. » Inviato da valmaura il 22 May, 2018 alle 12:40 pm Trovo preoccupante ora l’attendismo del Presidente della Repubblica, come le speculazioni finanziarie e borsistiche dimostrano, visto che una maggioranza, che può piacere o meno, numericamente autosufficiente alla Camera ed al Senato si è formata. Trovo stupido e fazioso lo stupore per il metodo adottato dai 5Stelle e Lega: prima una accurata discussione sui punti del programma di Governo, l’accordo e l’individuazione del presidente del Consiglio e della squadra di Governo. Anzi questo dovrebbe essere l’iter corretto per il formarsi, alla luce del sole, di qualunque maggioranza di governo: dai Comuni alle Regioni. Speciosa poi è l’obiezione per l’indicazione di un Presidente “tecnico”, ma anche politico come dimostrato dai 5Stelle, movimento di cui fa parte. Negli anni sono stati diversi i “tecnici”, e questa volta “puri”, chiamati a ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio: da Lamberto Dini, a Carlo Azeglio Ciampi, da Mario Monti ad Antonio Maccanico. Tecnici si, ma con una maggioranza politica parlamentare già concordata e sancita pure nella formazione dei ministeri sotto il termine ipocrita “di area”. Qualcuno poi solleva pure il dato di una risicata maggioranza al Senato, di soli sei senatori. Dimenticando che Prodi si resse per due soli voti di differenza al Senato. Quale siano dunque le ragioni di questo ulteriore ritardo nel varo di un Governo che entri rapidamente nella sua piena funzionalità, le facciamo, e con noi crediamo la maggioranza degli italiani, fatica a vedere. A meno che non si intenda prestare il fianco, e magari anche qualcosa d’altro, alle sempre più vistose ingerenze nelle sovrane decisioni del Popolo italiano da parte di altri interessati Paesi o dei burocrati di una Europa in palese crisi di identità e valori, salvo che nella tutela degli interessi economici e finanziari dei soliti noti. Una prece poi sui “cari estinti”: Forza Italia ed il PD, che nemmeno Belzebù sarebbe riuscito a distruggere in siffatta maniera e rapidità neanche se l’avesse voluto. |
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