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Circolo Miani » News Correnti » Page 284 Ferriera. Le “bufale” sui parchi minerali. » Inviato da valmaura il 5 July, 2018 alle 1:25 pm Cominciamo col dire che la richiesta di copertura dei parchi minerali (un lavoro quadriennale per un costo di una trentina di milioni) va nel segno del tutto opposto alla chiusura dell’area a caldo. I parchi minerali esistono solo in funzione della produzione di Cokeria ed Altoforno, di cui rappresentano il “combustibile”. Dunque chi di questo punto fa il perno del suo supposto impegno per la cessazione della produzione siderurgica (Carbone Coke e Ghisa) dice il falso o nella migliore delle ipotesi dimostra di non capire una mazza della Ferriera. Questi sono il Sindaco Dipiazza, il Comune di Trieste, le sigle cosiddette ambientaliste che sorreggono Dipiazza dopo aver contribuito alla sua terza rielezione, e ultimi arrivati Scoccimarro, assessore all’Ambiente regionale, e Fedriga presidente Regione. Cosa sono i parchi minerali? Intanto facciamo una prima distinzione: di questi l’unico ad inquinare è il parco del Coke, prodotto dalla Cokeria con la distillazione del Carbone fossile. Perché inquina? Il Coke di materiale poroso negli interstizi contiene tutti gli inquinanti, potenzialmente cancerogeni, del processo appunto di distillazione del Fossile. Il vento quindi ne disperde il contenuto nell’aria. Questo è l’unico che andrebbe sicuramente e presto “coperto”, ovvero stivato nei sili che pur esistono in Ferriera. Qui poi si inserisce una spinosa, quanto scandalosa vicenda. Con delibera della Regione del giugno 2017 (Serracchiani/Vito) era stato imposto alla proprietà di limitare la produzione di Coke esclusivamente per la realizzazione di ghisa dell’Altoforno. Tale “diffida” è stata costantemente disattesa dalla proprietà che ha continuato a far funzionare la Cokeria a pieno regime, accumulando a parco decine e decine di migliaia di tonnellate di Coke in attesa di essere prelevato da navi per poi essere venduto. Ciò ha permesso alla proprietà pure di non subire un danno economico per la fornitura di gas (esclusivamente quello “ricco” della Cokeria) necessario alla Centrale di Cogenerazione per la produzione e vendita di energia elettrica. Una riduzione del gas di risulta determinato dal dimezzamento dell’attività della Cokeria avrebbe infatti costretto la proprietà ad acquistare sul mercato il gas Metano. Nonostante diverse segnalazioni fatte da Servola Respira e Circolo Miani in questo anno a Procura, Regione ed Arpa nessuno ha voluto verificare ed intervenire, a quanto ci risulta e come è visibile ad occhio nudo. I rimanenti parchi sono di Carbone Fossile e materiali ferrosi, necessari per la produzione di ghisa per l’Altoforno. Va detto subito che questi parchi non sono inquinanti, a meno che il materiale non scivoli a mare, ma solo eventualmente imbrattanti se le loro polveri si volatilizzano. Come da noi sempre sostenuto in tutte le sedi, e scritto decine di volte su queste pagine, la loro copertura è assolutamente inutile e perfino controproducente. Possono rimanere scoperti sempre che proprietà della Ferriera ed Arpa li tengano nelle condizioni di costante sicurezza. Ovvero barriera mento lato mare, costante irroraggio dei cumuli con liquido fissante, sistematica pulizia dei piazzali e delle strade interne allo stabilimento e dei nastri trasportatori, la cui mancanza è stata la principale causa dei recenti episodi di “spolveramento” visti da tutti i triestini e muggesani. Quando lo abbiamo illustrato, come Servola Respira e Circolo Miani anche in Regione, la Serracchiani è sobbalzata notando che la stessa cosa era sostenuta anche dai tecnici del MISE a Roma, ed al Tavolo tecnico regionale, l’ARPA deputata ai controlli ha fatto spallucce. Ora va detto chiaro che questa nostra posizione non è immutabile, ovvero se la proprietà non provvedesse agli interventi di costante pulizia e manutenzione dei parchi non inquinanti (quello del Coke va coperto e subito) e l’ARPA continuasse ad operare come fatto finora, allora sì l’unica soluzione rimarrebbe la copertura obbligatoria di tutti i parchi, con costi e tempi descritti in alto. Ma va ribadito che chi, per ignoranza o malafede, continua a fare la battaglia per la chiusura dell’area a caldo incentrando la sua azione sulla copertura dei parchi in realtà lavora per il mantenimento della stessa negli anni a venire. E’ più chiaro così? E per chi vuole scopiazzare, ovvero farsi bello con il fondo schiena di noi altri, si ricordi per un minimo di decenza di citare la nostra fonte. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521.1073741826.1497907667146863/2217531601851129/?type=3&theater https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/p.2217541048516851/2217541048516851/?type=3&theater Ferriera. In piazza, letteralmente in piazza: Unità. » Inviato da valmaura il 4 July, 2018 alle 1:00 pm A leggere i commenti sulle nostre pagine Facebook, ad interpretare gli stati d’animo delle persone che incontriamo, sta nascendo una forte spinta a scendere in piazza per denunciare l’insostenibilità della questione Ferriera e soprattutto l’inerzia, quando non qualcosa d’altro, di Regione e Comune e degli enti deputati ai controlli, a partire dall’ARPA ma non solo. Anzi agli occhi dell’opinione pubblica i principali colpevoli, i responsabili di questo immobile e parolaio stato di cose, sono proprio questi ultimi che hanno carpito voto e fiducia dei cittadini elettori e/o sono pagati, e lautamente, per tutelare la salute della comunità, la qualità della vita di triestini e muggesani e la sicurezza dei lavoratori della Ferriera. Questi politici sono venti anni esatti che tirano a campare, elettoralmente e non, sulla questione Ferriera. Incapaci di assumersi ogni responsabilità (l’attuale trisindaco Dipiazza ne è l’emblema vivente, come Cosolini lo fu prima di lui), di prendere decisioni anche sfuggendo a leggi e norme che glielo imporrebbero, a lasciare le 500 scarse persone che lavorano nello stabilimento senza prospettive certe. Tiriamo una riga dunque e scendiamo in piazza. Appunto piazza Unità, dove si affacciano il Municipio, la Presidenza della Regione, e la Prefettura. Riteniamo che promuovere una simile iniziativa nella seconda metà di settembre, a scuole riaperte e giardini sempre inquinati, potrebbe essere la data migliore e dunque ci stiamo organizzando. Ma pensiamo anche che più che una manifestazione comiziale debba essere e riuscire una specie di grande assemblea aperta, una festa, dove chiunque possa prendere la parola, meno che i professionisti della politica ed i loro sottopanza si intende. E dove i cittadini possano portare le loro idee, le loro azioni in piena libertà e fantasia (da scritte a disegni e striscioni, da trombette da stadio e strumenti musicali, da tamburi a pentole e coperchi) ed i bimbi giocare. Insomma la nostra vita contro i complici della morte. Ci pensiamo, che ne dite? Nelle foto: estate 2010, occupazione del Consiglio comunale (sindaco Dipiazza) su iniziativa del Circolo Miani. Estate 2015, contestazione del sindaco Cosolini sempre su iniziativa del Circolo Miani (48 minuti di applausi e fischi hanno impedito al sindaco di parlare) https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2216282075309415/2216281565309466/?type=3&theater https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2216282075309415/2216281925309430/?type=3&theater Maledetto il giorno che ti ho votato! » Inviato da valmaura il 3 July, 2018 alle 10:14 am Crediamo sia questo il pensiero che passi per la testa a quel poco più del 40% dei triestini che hanno votato alle regionali del 29 aprile. Vale per le inesistenti opposizioni (PD e 5 Stelle) e per chi ha vinto le elezioni (Centrodestra, Lega in testa). “Prima gli italiani!”: urlano Fedriga e Roberti a Pontida, con il Grilli a fare da controcanto a San Giusto. Ed in oltre due mesi non sono stati capaci di fare una delibera di tre righe tre che ponga rimedio alla tragedia che migliaia di famiglie del FVG (1200 solo a Trieste) stanno vivendo per il mancato arrivo (siamo entrati nel settimo mese SETTIMO di ritardo) dell’assegno mensile per il sostegno al reddito regionale (MIA), unica fonte di sostentamento e sopravvivenza. “L’allineamento dei Pianeti ci permetterà di chiudere la Ferriera”. Appunto Regione, Comune e Governo sono allineati da mesi, con la Lega a spadroneggiare, è l’unico “allineamento” è stato sulla “linea Dipiazza”, quello del “chiudo in 100 giorni” che dopo quasi 800 non ha chiuso manco una finestra. Esattamente come nel 2008 (Governo Berlusconi/Bossi, Regione Tondo e Comune Dipiazza). Un allineamento perfetto al duo Serracchiani/Vito quello di Fedriga/Scoccimarro, e prima ancora a Tondo, Illy, Tondo. Il denominatore comune? Escludere ed emarginare gli unici (Servola Respira e Circolo Miani) che conoscono da venti anni, per averlo sollevato e denunciato dal 1998, il problema. Gli unici capaci di risolverlo a partire dalla soluzione delle ampie criticità esistenti nei vetusti impianti e nel ciclo produttivo dello stabilimento. A meno che qualche venusiano sbarcato a Trieste non insista nel dire che i tecnici dell’Arpa, i consulenti di Regione e Comune, così validamente visti all’opera appunto da venti anni, siano la soluzione e non invece parte portante del problema. Gli articoli precedenti sulle pagine Facebook Circolo Miani e NO FERRIERA Si Trieste, hanno riscontrato decine di migliaia di lettori, centinaia e centinaia di “Mi Piace” e condivisioni ai Post: molto più dei sempre meno lettori del piccolo giornale e di TeleCamberquattro che proseguono imperterriti nella ridicola censura informativa su ordine dei dante causa e pagnotta della politica (anche qui TUTTI sono uguali). Con da due anni “l’allineamento del Pianeta RAI Regionale” che vive lussuosamente con l’obbligatorio nostro canone. Attenti però che “Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre” : Abraham Lincoln 1858. E crediamo che stavolta il vaso, inteso come pitale (in triestino Bucal), sia oramai quasi pieno se non straboccante e non profumi certo di lavanda, e forse forse i triestini cominciano a pensare che la soluzione dei loro veri problemi passi innanzitutto nello spedirvi TUTTI, gentilmente e civilmente si intende, assieme alle vostre marionette, il più velocemente possibile fuori dai maroni (non inteso come il leghista lombardo). PS. Il titolo non si riferisce a noi. Nella foto. Il “senatur fora di ball” Bossi. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521.1073741826.1497907667146863/2215102362094053/?type=3&theater Ferriera. COSI’ NON VA! » Inviato da valmaura il 1 July, 2018 alle 2:04 pm Ieri alle 11.15 è stato rimesso in moto l’Altoforno. Subito, e per la durata di alcune ore se ne sono visti e sentiti gli effetti almeno da San Vito (in viale Romolo Gessi alcuni clienti dei locali hanno chiamato Vigili del Fuoco ed altri pronti interventi) a Muggia. Il gas fuoriuscito è dannoso per la salute anche se inalato all’aperto (provoca emicranie e conati di vomito) ed essendo più pesante dell’aria tende a depositarsi verso il basso. Infatti per oltre un’ora su Valmaura, Monte San Pantaleone e Servola gravava una nebbia bassa e spessa di colore ocra che rilasciava un forte odore di plastica bruciata. Poi con l’alzarsi di una leggera brezza si è diluita e spostata in direzione Chiarbola-Campi Elisi e San Vito. Ora che alla riaccensione di impianti vetusti come quelli in uso alla Ferriera fuoriesca del gas è purtroppo fisiologico. Ed allora cosa dimostra il fatto di ieri? Primo che la direzione dello stabilimento, e la proprietà, ben sapendo che la Ferriera è collocata in centro città e che la sensibilità dei triestini verso i disagi ed i danni creati da questa fabbrica in venti anni è altissima, vicina se non oltre alla esasperazione, non ha tenuto in nessun conto tale aspetto dimostrando di privilegiare ottusamente ancora una volta i propri interessi a discapito del buonsenso e del rispetto verso la salute e l’ambiente. Bastava infatti rinviare l’operazione di poche ore in attesa di migliori condizioni meteo, grazie alla presenza di ventosità che da terra soffiasse verso il mare. Secondo che Arpa, tecnici dell’assessorato all’Ambiente, e consulenti universitari non servono a niente, visto che conoscono il ciclo produttivo e gli impianti, e dunque sono capaci di prevenire e controllare, come noi capiamo un Muezzin che predichi in Aramaico. Complimenti dunque al duo Fedriga e Scoccimarro che li hanno elogiati pubblicamente e confermati in blocco, ed a chi esprime a questa trimurti, non va dimenticato Dipiazza, “moderata soddisfazione”. Ciliegina sulla torta questa notte il rumore e le vibrazioni in uscita dalla Ferriera, che verso le tre di mattina hanno raggiunto l’apice, hanno impedito il sonno a migliaia di persone Terzo che il silenzio dell’informazione, scusate la bestemmia, locale è più esaustivo del comportamento della politica. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521.1073741826.1497907667146863/2213165635621059/?type=3&theater Ferriera. “Moderata soddisfazione” e de chè? » Inviato da valmaura il 30 June, 2018 alle 12:27 pm Dopo l’assolutamente inutile incontro con il presidente FVG Fedriga e l’assessore ambientale Scoccimarro che si è concluso con un mare di chiacchiere e banalità (dalla “riconversione portuale” alla eventuale discussione del governativo Accordo di Programma, sempre che il cavalier Arvedi acconsenta) si ripropone come obbiettivo rivoluzionario una carellata di incontri tra “la città ed i politici”. Fantastico: si torna indietro al Punto Zero, a venti anni fa, ad un confronto tra “la città” e la politica, ovvero con i responsabili, tutti: 5Stelle compresi, della situazione attuale della Ferriera, e non solo. Cominciamo dalla prospettiva della riconversione dell’area nella logistica portuale. Non solo un’idea ma un progetto preciso, con un percorso finanziabile in toto dai fondi Europei, presentato dal Circolo Miani, assieme al Forum Ferriera in un Convegno alla Stazione Marittima nel 2004, ripresentato poi al Tavolo regionale per “la dismissione e riconversione della Ferriera”, quello presieduto dall’assessore regionale Cosolini (Giunta Illy) da Fogar e Pezzetta che ne facevano parte, e mai preso in considerazione negli anni a seguire neppure dai 5Stelle. Ignorato pure un convegno sul tema organizzato sempre dal Circolo Miani con relatori gli architetti milanesi che si occupano di questi progetti per conto della Comunità Europea. A conferma che la stampa è totalmente asservita al sistema dei partiti. Chiudere perchè poi? Visto che tutti i dati presentati fin qui dall’ARPA di fiducia della Sara Vito prima e di Scoccimarro ora danno risultati più che lusinghieri sul rispetto dei limiti di legge sulle emissioni della Ferriera. Forse andrebbe più utilmente pensata la chiusura di Arpa e consulenze. Non si può ovviamente chiedere la chiusura dell’area a caldo e contemporaneamente incentrare la propria azione nel pretendere la “copertura dei parchi minerali” (Dipiazza and company), del tutto inutile ai fini della tutela della salute salvo che per quello del Coke, inquinante, con lavori di durata quadriennale perlomeno. Un controsenso assurdo visto che i parchi minerali esistono solo ed esclusivamente finchè vi è una produzione di Ghisa e appunto Coke, ovvero solo se “l’area a caldo” continua a produrre. Dunque l’azione di questa Regione, come di questo Sindaco Dipiazza, è solo “chiacchiere e distintivo” un po’ come l’impegno assunto nel 2008 dal Presidente della Commissione Ambiente della Camera, onorevole Angelo Alessandri, incidentalmente Presidente nazionale della Lega Nord, in un incontro al Circolo Miani, accompagnato dall’assessora di Tondo, Seganti, e dal deputato leghista Massimiliano Fedriga. La Commissione parlamentare da lui guidata aveva votato (anche allora i “Pianeti erano allineati”: Governo, Regione e Comune in mano saldamente al centrodestra) una risoluzione parlamentare che impegnava Governo e Regione, ognuno per la sua parte, a redigere entro il 23 novembre 2008 il piano di dismissione e riconversione della Ferriera di Servola per il 2009, come fissato nel protocollo d’intesa siglato tra la Lucchini ed il Governo nel 2001. Ecco tutte chiacchiere con gli stessi medesimi protagonisti. “Moderata soddisfazione”, si forse giustificata dal “moderato apparire”. Se ci spiegano dove la vedono questa soddisfazione …. In quanto ad Arvedi diremmo piena soddisfazione. Per questo Circolo Miani e Servola Respira hanno scelto, dopo il totale fallimento della politica e l’inerzia di tutti gli organi di controllo (i parcheggi abusivi in Costiera hanno la precedenza: alla Jonny Stecchino di Benigni dove per Palermo la piaga più grave era “il Traffico”), di aprire un confronto direttamente con la proprietà della Ferriera. Un confronto che ha prodotto già alcuni risultati nel segno di una reale e concreta riduzione del danno per cittadini e lavoratori. Fatti e non chiacchiere che lasciamo volentieri ad altri. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521.1073741826.1497907667146863/2210886845848938/?type=3&theater |
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