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Circolo Miani » News Correnti » Page 266 Emergenza povertà. Avete capito? P o v e r t à ! » Inviato da valmaura il 29 November, 2018 alle 10:11 am Mentre la politica parla di presidenze e prebende, a Trieste ci sono migliaia di famiglie nella disperazione per il venir meno di ogni intervento (INPS, Regione e Comune) di sostegno al reddito. Domani, Venerdì 30 alle ore 11, ci troviamo per parlare e decidere cosa fare al Circolo Miani in via Valmaura 77. E sarebbe bene che a partecipare fossero non solo le famiglie che stanno vivendo da mesi e mesi questo dramma ma anche tutti i cittadini, degni di questo nome, della nostra comunità. Se non conoscete il significato delle parole “indignazione” e “dignità” allora statevene ben lontani. Eccovi il testo del comunicato pubblicato da noi ed ignorato dagli “organi di informazione” locali. Trieste. I Miserabili. Siamo noi, i poveri di Trieste, i “Miserabili”, gli invisibili. Orbene stavolta diventiamo visibili, eccome se lo diventiamo, per pretendere il rispetto della Costituzione che impegna la nostra Repubblica a tutelare e sostenere i cittadini più deboli e bisognosi. Per imporre alle istituzioni (Comune, Regione) ed agli enti preposti (INPS) il rispetto delle leggi che loro stessi si sono dati. Per rivendicare la nostra dignità ed i nostri diritti. Primo incontro per organizzare la manifestazione all’INPS ed in Comune e Regione. VENERDI 30 novembre alle ORE 11, nella sede del Circolo Miani, a Trieste in via Valmaura 77 (ascensore di destra nel portone e nono piano per la Cupola sul tetto con una vista da mozzare il fiato). Il numero 77 è alla fine di via Valmaura, penultima casa verso la Ferriera di quell’orrido complesso in cemento di case Ater, sotto la rampa Superstrada e di fronte al Brico center. Se venite con l’autobus 10, ultima fermata di via Valmaura prima di ritornare verso il capolinea. E se vi perdete chiamate il 334.2169438 e verremo a recuperarvi. Vediamo se possiamo riuscire a risolvere la situazione. Gli assenti poi non si lamentino. Cattinara. Il “Lento Soccorso”? Colpa di un Algoritmo. » Inviato da valmaura il 28 November, 2018 alle 12:09 pm Un maledetto Algoritmo, si proprio un calcolo numerico, è la causa principale delle infinite code al “Pronto” Soccorso dell’Ospedale di Cattinara che si allungano esponenzialmente da almeno venti anni a questa parte. Parola di direttore pronto soccorso (le minuscole sono di rigore) ospedale di Cattinara, Roberto Copetti. Lo scrive oggi in una incomprensibile e confusa lettera alle Segnalazioni del piccolo giornale, e per fortuna sua che non ha letto il nostro articolo visto da migliaia e migliaia di lettori con 100 e passa condivisioni e oltre 360 “Mi Piace”. E noi sciocchi, non laureati in Medicina ma in Lettere Moderne, che pensavamo la causa fosse la carenza di medici (uno per i teorici cinque ambulatori), personale e spazi. La non presenza costante di almeno un ortopedico e cardiologo, ed anche il sistema così configurato (assegnare un “Codice” prima di aver realmente accertato la problematica del paziente). No, la colpa delle attese oscillanti tra le dieci e venti ore (il caso da noi descritto si è fermato a 16) è tutto frutto di un “Algoritmo”. Il che, se fosse vero, renderebbe ancora più grave, insomma una confessione, la responsabilità di politici e dirigenti sanitari. Un ringraziamento vada anche alle tantissime persone che in modo comunque costruttivo, e su Facebook purtroppo è cosa assai rara, hanno commentato ed arricchito il nostro articolo. Una precisazione la dobbiamo. Una cosa è la teoria, tecnicamente corretta, e che dovrebbe passare attraverso una lunga e capillare educazione civica sanitaria ed un’altra cosa è la realtà. Chi amministra e gestisce la nostra sanità, e dunque la nostra salute, è con quest’ultima che deve misurarsi; sempre si intende in attesa dei tempi migliori. E la realtà, giusta o sbagliata che sia, dimostra tutta l’inadeguatezza dell’attuale sistema, e non da oggi. Un sistema ancora poco e male coordinato tra ospedali, distretti sanitari, medici di base e guardia medica. Questo senza nulla togliere all’impegno dei singoli, a partire dal personale operante ai “Pronti” Soccorsi di Cattinara e del Maggiore. Altrimenti troverebbe ennesima conferma il detto “l’operazione è perfettamente riuscita ma il paziente è morto”. Fatti informare! Metti il tuo “Mi Piace” a questa Pagina. (Facebook Circolo Miani) Riceverai puntualmente notizia dei nuovi articoli. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2340522902885331/?type=3&theater ARPA e Regione. Ma in che mani siamo? » Inviato da valmaura il 25 November, 2018 alle 2:06 pm Dalla importante indagine avviata dalla Procura di Gorizia emergono alcuni dati, che sarà poi il Tribunale a confermare, qui ne trattiamo solo due. Da anni si assiste, a detta degli inquirenti, ad un prelievo della ghiaia dal greto dei nostri fiumi mettendone a rischio il sistema idrogeologico, ben superiore al limite concesso. Da anni si assiste ad uno smaltimento illecito di rifiuti speciali interrati nelle nuove opere in costruzione. Se questo troverà conferma la domanda da porsi al di là e prima delle sentenze è molto semplice quanto urgente. Dove stavano i controllori? Ovvero l’ARPA? La stessa Procura di Gorizia alcuni mesi orsono ha indagato (uno? O più) tecnici dell’ARPA per non aver eseguito i controlli sui dragaggi dei fanghi nel Porto di Monfalcone. Dunque se ne deve dedurre che la sorveglianza ambientale nella nostra Regione, come la storia della Ferriera insegna, lascia molto, ma molto a desiderare. Lo stesso dicasi per i controlli sugli appalti. Eccovene un esempio tratto dal Fatto Quotidiano , ma che non compare nell'intervista fattagli dal piccolo giornale. “Appaltopoli, il “re del bitume” vince anche quando perde Tra i protagonisti dell’inchiesta di Gorizia c’è Roberto Grigolin: partecipa (senza successo) alla gara per la terza corsia della Venezia-Trieste, eppure ottiene lavori. Il re del bitume concorre con la società Brussi Costruzioni, ma perde. A vincere sono la Pizzarotti e la De Eccher, due colossi delle costruzioni consorziati con Saicam. Chi è sconfitto in una gara d’appalto – dice la legge – uscito dalla porta, non può rientrare dalla finestra tramite i subappalti. Invece nel dicembre 2017 il re del bitume partecipa ai lavori (valore oltre 106 milioni di euro) come subappaltatore, con altre società della galassia Grigolin, la Ghiaie Ponte Rosso e la Superbeton spa.” Ergo anche qui la domanda sorge spontanea. Dove stavano i controllori della Regione, di Autovie Venete e via discorrendo?. Fischiettavano beati guardando altrove? Ultima domanda per logica conseguenza. Possibile che in due decine di anni tutte le indagini sui danni all’ambiente ed alla salute dei cittadini, lavoratori compresi, siano partite dalle Procure di Gorizia ed Udine? Non vi sembra manchi qualcosa o qualcuno? Ovviamente le vicende in questione riguardano tutte le amministrazioni di ogni colore, e le loro opposizioni, che si sono alternate da almeno quindici anni al governo, anche delle Concessionarie. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2338458043091817/?type=3&theater Questa politica non serve a nulla. Salvo ad autoriprodursi e finanziarsi. » Inviato da valmaura il 24 November, 2018 alle 2:12 pm Tre casi per tutti. Ferriera, Sanità, emergenza Povertà. Ma potremmo aggiungerci tranquillamente l’emergenza Casa, l’abbandono al degrado di tutti i quartieri semi e periferici di Trieste, il dissesto dei servizi sociosanitari territoriali e via elencando. Di fronte a tali gravi urgenze le forze politiche si trastullano sul niente. A sinistra e centrosinistra nella lunga agonia e nella spartizione correntizia dei loro partiti: insomma tutti fermi a guardarsi l’ombelico. I Cinque Stelle praticamente mai pervenuti. Il Centrodestra impegnato nella gara tra Lega e tutti gli altri nella spartizione dei posti di sottopotere, con un Sindaco oramai fuori dalla realtà. Questa è, piaccia o no, la situazione attuale e senza sintomi di mutamento e rinsavimento a breve termine. Tocca allora ai cittadini, alle “vittime” di questo nulla, assumersi, e nel loro stesso interesse a difesa personale, l’onere dell’iniziativa. Se non lo faranno si consegneranno mani e piedi quali ostaggi di questa incapace politica e ne continueranno a soffrire sulla propria pelle. Negli ultimi articoli su questa pagina abbiamo ben descritto i fatti ed abbiamo concluso che rimanere inerti spettatori non conviene per nulla. D’altronde come sempre fatto da anni abbiamo sempre indicato le soluzioni e le vie e i metodi idonei per raggiungerle. Ad esempio è dal 2004 che scriviamo in sintesi che “Il Porto chiuderà la Ferriera”, e ben prima dell’affacciarsi di Arvedi a Trieste. Una strada segnata che sta per realizzarsi a medio termine grazie pure alla serietà della nuova proprietà, anche nell’abile tutela dei suoi interessi. Ed è per questo che da quasi otto mesi Servola Respira e Circolo Miani hanno intrapreso la strada del confronto con la direzione della Ferriera per la riduzione e l’eliminazione dei danni ambientali ben al di sotto dei limiti fissati dalla legge. E’ il caso della forte riduzione dell’inquinamento acustico che ulteriori lavori in corso d’opera dovrebbero abbattere ai minimi termini. Così come dicasi del riordino, cura e manutenzione dei cumuli a parco al fine di evitare ogni episodio di spolveramento, causato, è bene ribadirlo, dalla mancata pulizia di strade, piazzali e nastri trasportatori dello stabilimento. Fa decisamente sorridere che solo a “babbo morto” e senza alcuna informazione, da loro sempre rifiutata, della realtà, oggi i Cinque Stelle si agitino a raccogliere firme (ben “ottanta”) contro le oltre diecimila raccolte in strada dal Circolo Miani in meno di tre mesi nel 2015. Ma si sa ognuno si sveglia quando vuole e quando soprattutto pensa di giovarsene elettoralmente, anche se a Trieste a loro non è mai servito. Ma ordunque torniamo a ricordarvi l’incontro pubblico di Venerdì 30 novembre, alle ore 11 e nella sede del Circolo Miani, a Trieste in via Valmaura 77, aperto a tutti e non solo agli interessati (diverse migliaia solo a Trieste e quasi 25.000 famiglie in Regione). Trieste. I Miserabili. Siamo noi, i poveri di Trieste, i “Miserabili”, gli invisibili. Orbene stavolta diventiamo visibili, eccome se lo diventiamo, per pretendere il rispetto della Costituzione che impegna la nostra Repubblica a tutelare e sostenere i cittadini più deboli e bisognosi. Per imporre alle istituzioni (Comune, Regione) ed agli enti preposti (INPS) il rispetto delle leggi che loro stessi si sono dati. Per rivendicare la nostra dignità ed i nostri diritti. Primo incontro per organizzare la manifestazione all’INPS ed in Comune e Regione. VENERDI 30 novembre alle ORE 11, nella sede del Circolo Miani, a Trieste in via Valmaura 77 (ascensore di destra nel portone e nono piano per la Cupola sul tetto con una vista da mozzare il fiato). Il numero 77 è alla fine di via Valmaura, penultima casa verso la Ferriera di quell’orrido complesso in cemento di case Ater, sotto la rampa Superstrada e di fronte al Brico center. Se venite con l’autobus 10, ultima fermata di via Valmaura prima di ritornare verso il capolinea. E se vi perdete chiamate il 334.2169438 e verremo a recuperarvi. Vediamo se possiamo riuscire a risolvere la situazione. Gli assenti poi non si lamentino. Farneticazioni a ruota libera. » Inviato da valmaura il 23 November, 2018 alle 2:49 pm Ci sono migliaia di triestini ridotti a fame e disperazione per la cessazione dei sostegni al reddito e la politica, il Comune non trovano di meglio che parlare di “circenses” e “Movida”, di superflue futilità. Sentite qua il Sindaco Dipiazza sui 28.000 euro comunali, dunque pubblici, dunque nostri che la Giunta ha deciso di spendere per acquistare una nuova Pala d’Altare per la Curia, che nel frattempo, con un gesto che le fa onore, ha declinato l’offerta. «Non me ne frega di quello che dicono. Ho tutta l’intenzione di dare il finanziamento. E lo darò». Ebbene può farlo di tasca sua ma quell’io quando si parla dei soldi di tutti proprio non ci sta! “Io sono per fare le cose. Voglio bene alla mia città.”. Ma certamente meno bene ai suoi tanti concittadini che stanno sopravvivendo in condizioni drammatiche. Ed in quanto al “fare” meglio, per lui, stendere un pietoso velo di silenzio “Spendo 26 mila euro per le Frecce Tricolori alla Barcolana. Se la mettono così non faccio più neanche gli alberelli di Natale. A che servono gli alberelli di Natale?» Se Roberto Dipiazza ha ancora qualche amico vero, allora è questo il momento di aiutarlo. Non sta evidentemente bene, preda com’è del suo totale egocentrismo. Ed eccone subito palesarsene uno. Tale Marco Gabrielli presidente consiglio comunale: “L’importo non mi pare eccessivo. Basta pensare che per degli spettacoli che durano una serata il Comune spende ripetutamente più di 50 mila euro. Non capisco questo pauperismo che ha colpito diversi consiglieri». Forse perché non conosce il “pauperismo”, si insomma la miseria e la povertà, che hanno colpito migliaia di triestini, ma non i “consiglieri” però. Se ce ne fosse bisogno una ragione in più per partecipare all’assemblea “I Miserabili” che si terrà venerdì 30 novembre, alle ore 11, al Circolo Miani in via Valmaura 77 in Trieste. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2337053299898958/?type=3&theater |
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