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Circolo Miani » News Correnti » Page 230 Due Trieste. » Inviato da valmaura il 12 May, 2019 alle 3:53 pm Assolutamente incomunicabili, anzi l’una non vede proprio l’altra: la seconda talvolta sì, su giornali e tivù e per questo non va a votare, prova istintiva simpatia per Casa Pound (ogni settimana infatti con banchetto e attivisti fuori dal Lild di Valmaura) e Lega. In questi giorni francamente non se ne può più. Nove decimi della “cronaca” del piccolo giornale ed altrettanto nelle televisioni (TeleCamberquattro e Rai regionale servizio pubblico dei partiti) sono dedicate ad annunci e resoconti di convegni, tavole rotonde e progetti futuristi, molto e tanto futuristi. Poi se guardi meglio distingui la solita compagnia di giro (giornalisti buoni per tutte le stagioni, intellettuali idem, professori più o meno universitari, politici e qualche spruzzata di pubblico i cui abiti e costumi parlano da soli). Come tradizione si autolodano, si autopremiano, si parlano addosso per slogan (il più gettonato è ritornato ad essere quello dello sviluppo di scienza e ricerca). Insomma gli attori dell’opera in scena fanno parte da tempo di quella minoranza, molto minoritaria, triestina di benestanti ed ipergarantiti a cui non manca mai in tasca l’abbonamento al Rossetti ed al Verdi (ci mancherebbe, che la “cultura” dove la metti), sempre presenti dal Miela al San Marco a presentazioni di libri e con in mano i giornali del cuore, che batte a sinistra ma non troppo, anzi meglio se poco. A dar man forte, si fa per dire, tutta la stampa e le televisioni, e le aziende locali di catering. A forza di vedersi e di leggersi finiscono col pensare di essere loro la città, di rappresentare il comune sentire triestino, e lo ritengono giusto e naturale come un investimento divino e classista che gli spetti in dovuta sorte. Non vedono, e non possono farlo perché non ne hanno la più pallida idea, l’altra faccia di Trieste. Quella largamente maggioritaria che da tempo ha smesso di votare, di frequentare, se mai ci è andata, i templi ed i sacri riti della “cultura” più o meno ufficiale. Che vive, e molto spesso sopravvive con tanta fatica e depressione, nelle aree più o meno periferiche, in affastellati quartieri dormitorio abbandonati da decenni a se stessi. Che tocca sulla propria pelle la “qualità” dei servizi sanitari e ospedalieri, per non parlare di quelli sociali. Che musei, teatri, tendopoli eleganti non sanno manco dove stiano, e che anche se lo sapessero si terrebbero lontani un miglio per resistere alla tentazione di tirarli un pomodoro maturo o peggio. Ecco c’è un piccolo particolare: questa seconda Trieste, invisibile alla prima, è in realtà la grande maggioranza della città, di cui fanno parte anche le migliaia di famiglie povere che aumentano di giorno in giorno. Ma tra un premino tra i soliti amici ed un bicchiere di frizzantino (con ruttino, ino, ino) questi non lo capiranno mai. Prosit e pardon signora Marchesa. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2453786621558958/?type=3&theater Fatti informare! La terribile maledizione di Montezuma si abbatte su Trieste! » Inviato da valmaura il 5 May, 2019 alle 1:24 pm Chi è il “grande iettatore”? E' accaduto! Proprio oggi, domenica 5 maggio Anno Domini 2019. Già era partita malissimo, la mezza maratona, con la conferenza stampa dei Cinque Cavalieri dell'Apocalisse (Fedriga, Roberti, Dipiazza, Polidori, e Carini) che avevano infognato Trieste e Regione in una sputtanata planetaria su stampa e televisioni di tutto il mondo. Già stà mezza maratona è l'erede dell'infausta Bavisela finita ingloriosamente nelle aule del Tribunale e dell'Agenzia delle Entrate. La scelta poi di chiamarla improvvidamente “Miramar(e)” non presagiva nulla di buono: i tre che nel corso della storia ci hanno dormito dentro, al castello di Miramare, hanno fatto una prematura dipartita: due per morte violenta, il terzo per malaria in prigionia. Poi l'aver fatto quella infelice uscita, non male per uno che si candida a dirigere l'informazione regionale, ha prodotto il resto, suscitando le ire della buonanima di Massimiliano d'Asburgo, notoriamente spirito assai liberale e democratico che amava gli Indios messicani. E avendo Montezuma in casa, insomma in Messico, l'Imperatore ha fatto il resto. Oggi mancavano solo i pinguini ed il clima era perfetto: una bella giornata invernale tipicamente triestina di bora scura con pioggia. Non sappiamo, al momento in cui scriviamo, se le Frecce Tricolori faranno il sorvolo, non lo sanno nemmeno loro dopo una mattina passata con l'esorcista, a fare tutti gli scongiuri del caso (dai riti Vudù all'intimismo sciamanico), che le previsioni meteo erano più nere del cielo sopra Trieste. Insomma questa volta il “Grande Iettatore” ci è andato giù duro. Bisogna a tutti i costi scoprirlo e neutralizzarlo con una tripla benedizione alla Chiesa degli Schiavoni. Voi chi pensate sia tra i cinque della foto sopra nomeati? https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2449110925359861/?type=3&theater Fatti informare! Nessuna pietà! E tantomeno “buonismo”. » Inviato da valmaura il 2 May, 2019 alle 12:29 pm Spaccare e calpestare i loro smartphone o equivalenti, e sotto i loro occhi. Pene severissime e senza mezza attenuante. Certezza della pena (scontarla fino all'ultimo minuto in isolamento e senza alcun permesso) da equiparare a quella per adulti. Sospensione della potestà genitoriale per la durata della pena e tutte le spese processuali, compresi i risarcimenti alle parti lese ed ai rimborsi a Regione e Stato per le spese sanitarie di cura delle vittime fino all'ultimo centesimo. Nel codice penale “normale” chi fa il “palo” in una rapina viene equiparato a chi materialmente la compie. Limitarsi a guardare e “filmare” pertanto non solleva dalla piena responsabilità. Nel caso in questione, aggravato dallo handicap psichico della vittima, non andrebbe applicata l'accusa di omicidio preterintenzionale ma quella ben più grave di omicidio volontario e finanche premeditato. Si stiamo parlando del caso di Manduria, provincia di Taranto. Da giornali e TG. “Bullizzato e segregato, muore disabile Sotto inchiesta quattordici giovanissimi L’uomo aveva 66 anni, i ragazzi si scambiavano i video delle sevizie . È sotto choc Manduria, 31 mila abitanti in provincia di Taranto. È terminata in tarda serata l’autopsia sul corpo di Antonio Stano, l’uomo di 66 anni deceduto il 23 aprile presso l’ospedale Giannuzzi di Manduria. Era stato ricoverato dopo il ritrovamento in casa in stato di abbandono da parte delle forze dell’ordine, sollecitate da una vicina. Gli inquirenti indagano su quattordici ragazzi, di cui dodici minorenni e due di 19 e 22 anni. I capi d’accusa sono omicidio preterintenzionale, concorso in rapina, lesioni personali, minacce, danneggiamento, violazione della proprietà privata e stalking. LE AGGRESSIONI ai danni della vittima, un pensionato dell’Arsenale Militare di Taranto, sarebbero iniziate nel 2012, riferiscono i vicini. Gli episodi di violenza e le estorsioni (una di 300 euro confermata dallo stesso Stano agli agenti) avrebbero portato l’uomo, già affetto da disturbi psichici, a barricarsi in casa in condizioni di indigenza e degrado. Aveva anche smesso di nutrirsi da giorni. In questo stato di grave debilitazione lo aveva ritrovato il personale del 118, intervenuto su richiesta delle forze dell’ordine. Di lì il ricovero e due interventi chirurgici per ferite interne all’addome. E poi il decesso. I 14 indagati, ai quali due settimane fa gli agenti hanno sequestrato i cellulari, avrebbero registrato a volto scoperto alcuni video delle sevizie ai danni di Stano, fatti circolare dagli stessi su Whatsapp”. E un serio Ministro dell'Istruzione emanerebbe da subito un apposito decreto in cui viene tassativamente vietato l'usare, ed anche solo il portare in ogni edificio scolastico pubblico e privato (dagli asili alla quinta superiore) qualunque tipo di telefono o computer cellulare, pena l'immediato sequestro e alla terza infrazione la sua distruzione. Capiamo che per molti genitori, si fa per dire, è più facile liberarsi della patria potestà regalando smartphone e playstation ai figli. Ed allora forse lo Stato dovrebbe privarli dell'affido dei minori fino alla loro opportuna rieducazione. Siamo esagerati? No, siamo stufi di sentire per i TG i disastri e le violenze gratuite commessi da bande di minorenni che appunto perchè tali sanno di poterla fare franca e di pseudogenitori pronti solo a giustificarli e difenderli. Per vedere le foto Facebook Circolo Miani. Fatti informare! Non ne azzecca una che è una. » Inviato da valmaura il 1 May, 2019 alle 1:44 pm Non sappiamo cosa stia accadendo a Massimiliano Fedriga. Sarà stata la varicella adolescenziale ma da un po’ di tempo non ne azzecca una che è una. E proseguendo nella nostra analisi giornaliera delle sciocchezze, qualcuno più prosaicamente le definirebbe “cazzate”, in libera uscita sentite questa. Sull’istituzione con voto unanime, meno Forza Italia forse perché il povero Giulio non era “nipote di Mubarak”, da parte della Camera dei Deputati di una Commissione d’inchiesta sul terribile assassinio di Giulio Regeni da parte dei Servizi Egiziani, il Fedriga perde un’occasione d’oro per stare zitto. “Fedriga: indagare è più concreto che esporre striscioni”. Non ci arriva il tapino a comprendere che è proprio grazie e solo agli striscioni, ai braccialetti gialli, alla campagna incessante promossa dai genitori in questi tre anni che ha tenuto alta la mobilitazione e l’attenzione dell’opinione pubblica che la politica ha fatto questa scelta. Non ci arriva proprio, come politico e spiace rilevarlo anche come uomo, che non vede l’ora di togliere dal Palazzo della Regione di piazza Unità quella striscia di stoffa gialla dal suo balcone imitando il suo mentore Dipiazza. Chissà forse gli “orecchioni” potrebbero aiutarlo. Post Scriptum. Certo che nominare a direttore dell’agenzia di stampa del Consiglio regionale un signore che, nel migliore dei casi ed a detta della stessa maggioranza che in Regione lo propone per quell’incarico, ha dato prova “di cattiva comunicazione” impegolando la Regione e Trieste nella sputtanata mondiale per la Maratonina, appare quantomeno un controsenso. Fatti informare! Ancora? » Inviato da valmaura il 30 April, 2019 alle 4:20 pm Il perseverare oltre che diabolico è autolesionista. Da non credere! Prosegue imperterrita la fuoriuscita di sciocchezze giornaliere. Ora invece di preoccuparsi, ad esempio, dello scandalo vessatorio o calvario a cui da anni sono sottoposti i triestini, e non solo, per quell’ossimoro che a Cattinara hanno il coraggio di chiamare “Pronto Soccorso”, mai fatta mozione in Consiglio Comunale su questo, lorsignori si preoccupano sull’eventuale presenza di “stelle” sulle bandiere nel prossimo venturo corteo del Primo Maggio. Allora anche noi “interroghiamo” e chiediamo la immediata soppressione della celebrazione della consegna in Prefettura delle “Stelle” al merito del lavoro sempre in occasione del Primo Maggio. Le “stelle” sono propaganda comunista, titoista, e brigatista, ma forse anche sionista e astrologista. Trieste non lo deve permettere! Perbacco. Fatti informare! |
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