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Circolo Miani » News Correnti » Page 225 Colpo di sole. “Sigillare i confini di Trieste e Gorizia”. » Inviato da valmaura il 29 June, 2019 alle 12:28 pm Suggestivo termine quel “sigillare”, l'equivalente di chiudere ermeticamente. Addio gite e bagni fuori porta per triestini e goriziani, per ben che vada file chilometriche ai confini “sigillati” con la Slovenia. Questa la linea dettata dal Ministro dell'Interno e dei suoi esecutori regionali (Fedriga e Roberti). Fateci capire, per intercettare alcune decine, forse centinaia di migranti, che come risaputo non intendono affatto fermarsi qui, in Regione ed in Italia, mettono a repentaglio la normalità della vita di centinaia di migliaia di triestini e goriziani, più ovviamente i friulani e carnici. Ora è vero che non l'aver risolto da almeno due decenni la crescente emergenza povertà assoluta in cui versano, sono gli ultimi dati ISTAT, almeno 8, OTTO, milioni di famiglie italiane, per non parlare poi di quelle in povertà relativa, insomma un terzo della popolazione della nostra Repubblica. Come non aver dato risposte all'emergenza casa di cui tanti troppi italiani sono privi, di una sanità pubblica sempre più inefficace e cara, di un lavoro che non sia precario e con paghe da sfruttamento puro. Il non aver pesato sulle scellerate scelte, anzi meglio non scelte, della Comunità Europea di cui l'Italia è una delle sei nazioni fondatrici. Ecco l'aver colpevolmente mancato in tutto questo ha creato nel Paese una aggressiva “guerra tra poveri” nostrani e foresti. Meglio poi se usati, gli uni e gli altri da una pessima politica e da ancora una peggiore stampa. Le guerre interminabili, la distruzione di precedenti equilibri, precari quanto si vuole, in Medio Oriente ed Africa hanno fatto il resto. Accanto ad una rapida e crescente emergenza climatica che mette in ginocchio, ed in fuga, milioni e milioni di persone. Che si fa? Ecco il Silicone non crediamo proprio sia la risposta giusta, forse la più facile e propagandistica per mascherare un ventennio almeno di incapacità e fallimenti: Italiani, Europei ed Internazionali. Post scriptum. E se il Silicone fosse stato usato contro gli oltre Trenta milioni di italiani emigrati con la valigia di cartone tra l'Ottocento ed il Novecento, ultimi le decine di migliaia di Triestini salpati negli anni Cinquanta direzione Oceania e Americhe ? https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/2490979237839696/?type=3&theater Fatti informare! Il “Muro” di Trieste. » Inviato da valmaura il 27 June, 2019 alle 12:22 pm Dal confine più aperto, per antonomasia già negli anni Sessanta del ‘900, al confine con muri e reticolati? Addirittura qualcuno preso da nostalgie da Muro di Berlino invoca la sospensione del Trattato di Schengen (che dal 1985 in poi ha garantito la libera circolazione tra gli stati firmatari) per il Friuli Venezia Giulia ed il fiorire di reticolati di filo spinato. Neanche ai tempi più bui della Guerra Fredda e dei rudi “Graniciari”. Ma siamo matti? Questi ci riportano indietro di oltre cinquanta anni. Se per intercettare le comitive di “migranti” in transito e che certamente non hanno intenzione alcuna di fermarsi a Trieste o in Regione, e neppure in Italia, dobbiamo restringere la nostra libertà, allora c’è qualcosa che non funziona. Come d’altronde in un’Europa troppo frettolosamente allargata a Stati che avevano ed hanno un forte deficit democratico, ma i conti economici e geopolitici militari erano e sono evidentemente più importanti, che oggi sta mettendo in ginocchio l’esistenza stessa della Comunità Europea. Per la foto Facebook Circolo Miani. Fatti informare! Devastato l’impianto d’apertura e di illuminazione del Circolo Miani. » Inviato da valmaura il 26 June, 2019 alle 1:50 pm Alla Polizia “dispiace”. E Grazie a tutti. E ci riferiamo alla solidarietà dei nostri amici e lettori, con uno particolare, ce lo vorrete concedere, a Silvio Etter. Bisognerebbe, onde evitare il ripetersi di fatti simili, o perlomeno con la quasi certezza della punibilità dei responsabili e dunque del risarcimento, dotare l’ingresso del Circolo Miani di una videocamera di sorveglianza. Non può farlo l’Ater, proprietario dell’immobile e tantomeno noi, per ragioni economiche, potrebbero farlo le Forze dell’Ordine su autorizzazione della Procura, e la cosa sarebbe risolta una volta per sempre. Oppure tra tanti fondi stanziati a pioggia dalla Regione per l’acquisto di nuove telecamere di sorveglianza questi sarebbero ben spesi, ma temiamo che in determinati ambienti il Circolo Miani non goda di molte “simpatie”. E di questo ne andiamo francamente orgogliosi. Ne abbiamo viste e vissute tante, dal 1981 ad oggi (addirittura quattro lettere di anonima minaccia con bossoli di 357 magnum al seguito ricevute da Maurizio Fogar), che quest’ultimo episodio non ci distrarrà certamente nel proseguire sulla nostra, e speriamo vostra, strada. Come sempre stampa e televisioni locali lo hanno ignorato: per loro non esistiamo e se non ci fossimo farebbero festa grande. Ma ne siamo lusingati. Noi con certi ambienti non desideriamo condividere nulla e siamo certi, scusateci la presunzione, che la gente lo apprezza come dimostrano i numeri in costante crescita delle persone che seguono le nostre pagine sui social e le iniziative del Circolo Miani. Maurizio Fogar Stupidità al potere. » Inviato da valmaura il 21 June, 2019 alle 1:23 pm No, non mi preoccupa tanto la stupidità politica di chi, Dipiazza prima e Fedriga ora, toglie lo striscione di Amnesty su Giulio Regeni, che di lui si ricorderanno le genti e la storia mentre di costoro nessuno saprà mai che saranno esistiti. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2484447085159578/?type=3&theater Poste e corrieri più o meno privati. » Inviato da valmaura il 20 June, 2019 alle 1:53 pm Oramai ritirare raccomandate, assicurate e pacchi è divenuto una tortura. O meglio una rottura di cabasisi. Insomma uno paga profumate spese di spedizione e per ottenere la consegna di quanto gli spetta, e nonostante che per i pacchi si indichi praticamente sempre l’avvertenza di essere chiamati telefonicamente per concordare il recapito, due volte su tre deve andarseli a pigliare di persona. Per le Poste italiane, a proposito lo sapete che l’ex Ente pubblico svolge oramai prevalentemente attività bancaria con l’originale anomalia di non avere, unica in Italia, l’autorizzazione della Banca d’Italia né della BCE: il che comporta che se le Poste, quotate in Borsa, dovessero saltare, non esiste alcuna garanzia assicurativa per gli sventurati correntisti ed investitori (per le banche c’è la copertura fino a 100.000 euro), poi da tempo hanno abolito lo sportello dedicato alla corrispondenza e pacchi nei suoi uffici e filiali. Ergo uno per ritirarsi il suo plico, nove volte su dieci “avvisato” anche in presenza dell’utente in casa, deve mettersi in unica fila dietro le centinaia di persone in attesa di pagare o incassare. Per i Corrieri idem, stessa solfa, mettono il limite della “consegna in giornata” ovvero costringendo i malcapitati a richiudersi in speranzosa attesa alla faccia di lavoro, impegni e quant’altro. Forse sarebbe il caso di mandarli a quel paese e di non utilizzare più questi strumenti, eppoi quasi sempre le raccomandate contengono notizie che uno preferisce non ricevere ed i pacchi spesso sono mezzefregature. Uomo avvisato, mezzo salvato. Per foto Facebook pagina Circolo Miani, aperta a tutti. Fatti informare! |
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