Circolo Miani - News Correnti




Home | Notizie | Articoli | Notizie flash | Foto | Video | Collegamenti | Scarica | Sondaggi | Contattaci

'L'Eco della Serva'
Fatti e misfatti della settimana

Laminatoio a caldo e “giornalismo” a freddo.
Le sorprese della censura talvolta sono anche divertenti. ..
(Leggi tutta la notizia)


Notizie Flash

Trieste Verde. A cosa diciamo no!
Dicemmo no alla progettata Centrale a Carbone nel Vallone di Muggia, battaglia vinta..
(Leggi tutta la news)


Contenuti
*Circolo Miani
*Ferriera: le analisi della procura
*Questionario medico Ferriera

Dati Accesso
Accesso Richiesto

Nome:
Pass :

Memorizza Dati

RegistratiPassword Persa?




Circolo Miani » News Correnti » Page 221

Comune abbandonato.

» Inviato da valmaura il 27 December, 2019 alle 1:13 pm

Scuola De Amicis di via Combi.

Per meglio dire abbandonati alla loro triste sorte sono i beni di proprietà pubblica, in assenza di vigilanza della Corte dei Conti per eventuale danno erariale.
Costruita sotto l'Austria, come si evince dalla sua architettura, ha funzionato egregiamente come scuola elementare fino alla seconda metà degli anni Ottanta dello scorso secolo.
Di sventurata proprietà del Comune di Trieste ha poi ospitato una sezione dell'Istituto Galvani, indirizzo odontotecnico, per poi divenire sede della Scuola di Scienze sociali dell'Università.
Poi venne inspiegabilmente chiusa.
Destinata dal Comune, seconda Giunta Dipiazza ed in particolare amministrazione Cosolini, come futura sede della “Casa delle Associazioni”, non fu mai aperta perchè palazzo Cheba non trovava prima i 43.000 euro diventati poi 63.000 per gli asseriti necessari lavori di manutenzione all'impianto elettrico.
Nel frattempo l'edificio ha funzionato per alcuni mesi come ricovero di una trentina di migranti, alloggiavano lì su delibera delle Istituzioni che non consideravano evidentemente un problema ostativo l'impianto elettrico non a norma.
Da allora l'edificio è rimasto vuoto, salvo una saltuaria passata presenza di seggi elettorali, tanto se un incendio bruciava schede ed urne visto il livello della politica non era un problema.
Ovviamente più passano gli anni e maggiormente la bella scuola si deteriora ed aumentano le spese per un suo restauro.
Non problem, tanto paga Pantalone, ovvero noi.
E la Casa delle Associazioni? Vallo a sapere, anche loro sotto i ponti.
Ultimo dettaglio: il Ricreatorio comunale, appunto De Amicis, a lato, sul retro al pianoterra, continua invece ad essere regolarmente aperto, Ludoteca compresa.
E questi sarebbero gli “amministratori” del Comune di Trieste, nessuna parte politica esclusa.

Per le foto: Facebook Circolo Miani.




A Trieste sempre meno edicole.

» Inviato da valmaura il 26 December, 2019 alle 11:35 am

Interi quartieri oramai ne sono privi: perchè il Comune non si muove come a Mantova e Milano?

Edicole in crisi: a Milano e Mantova riaprono e diventano “sociali” per riscattare col lavoro chi è in difficoltà.
A Borgo Virgilio (Mantova) una cooperativa ha rilevato un'edicola che aveva chiuso dopo 50 anni: oggi ci lavorano in due. A Milano, invece, un progetto analogo in piazza Santo Stefano riparte con ex detenuti e disoccupati. "Queste iniziativ
e - spiega Giuseppe Marchica, segretario nazionale del sindacato dei giornalai - sono importantissime: attribuiscono all'edicola quella rilevanza sociale che a volte sfugge"
In Italia chiudono mediamente cinque edicole al giorno.
A Trieste ne sono sparite quasi i due terzi. Un’attività in crisi, che risente delle difficoltà dell’editoria e del crollo delle vendite dei giornali cartacei. Eppure c’è chi in queste attività ci sta credendo, trovando in esse anche occasioni di riscatto sociale per persone in difficoltà.
A Milano nel 2015 e, recentemente, a Mantova sono nate e sono attive due “edicole sociali” gestite da cooperative, in collaborazione con le amministrazioni comunali, che fanno dell’inclusione di soggetti svantaggiati e della voglia di ridare dignità a un servizio forse troppo in fretta dato in via d’estinzione un tratto distintivo che le unisce a distanza di oltre 200 chilometri.
Si tratta di due esperienze uniche sul territorio nazionale, come conferma Giuseppe Marchica segretario nazionale del Sinagi, il sindacato nazionale giornalai, scollegate fra loro, nate da realtà diverse che neppure si conoscevano, caratterizzate da tratti differenti, ma realtà che hanno visto nell’edicola un luogo ancora carico di fascino e necessario.




Auguri, ma non a tutti.

» Inviato da valmaura il 24 December, 2019 alle 12:44 pm

Non c'è nulla di più personale come rivolgere i propri auguri, sentiti e non di ipocrita routine perchè così fan tutti, a terzi.
Per questo non ci sentiamo di porgerli indiscriminatamente.
E li destiniamo alle persone che ne riteniamo degne.

Non ci sogneremmo mai di rivolgerli al 99% dei cosiddetti giornalisti che così male operano a Trieste e Regione e che tanto danno arrecano alla nostra comunità privandola delle informazioni libere per poter decidere il proprio destino.
Tanto meno li rivolgiamo ad una politica, tutta che le eccezioni non fanno testo, che porta, e non da oggi, la responsabilità delle tante vere emergenze di cui la nostra terra soffre, e tenta malaccortamente di nasconderle sotto un tappeto di palle e lustrini.
Ma non auguriamo nulla neppure a quella pletora di sigle e personaggi che da sempre hanno una innata vocazione a servire questo o quel partito, e che non rappresentando nemmeno i propri familiari esistono sotto i nomi più fantasiosi solo grazie a comparsate occasionali su stampa e televisioni appecoronate. D'altronde gli “utili idioti” a questo servono, fin che servono ai loro padroni. Insomma la versione politica del “Tampax”. Ed il campo che si autodefinisce “ambientalista” ne è particolarmente affollato.
Ultimi, ma non per questo meno importanti, a cui mai rivolgeremmo degli auguri, sono i tanti, troppi cittadini che accettano di seguire, per pigrizia, rassegnazione o per partito preso, fatalisticamente il corso delle cose condannando così tutta la nostra comunità a subire.
Mai vista in Italia una classe dirigente tanto sgangherata, ignorante, settaria e male in arnese come quella che ci troviamo ad avere a Trieste ed in Regione. E di questo dobbiamo ringraziare innanzitutto i nostri concittadini che questi personaggi evidentemente ben rappresentano.
Dunque auguri a tutti quelli che restano. E che considerano ancora la parola dignità una cosa per cui vale la pena battersi.
Maurizio Fogar

https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/2649005608703724/?type=3&theater






FERRIERA. Facciamo chiarezza. Prima i numeri.

» Inviato da valmaura il 23 December, 2019 alle 12:21 pm

L’area a caldo (Altoforno, Cokeria, Agglomerato ed impianti connessi) occupa circa 360 persone, la cui età media è sopra i 50 anni. I rimanenti sono impiegati nella Logistica portuale, nella Centrale elettrica e nel Laminatoio, aree che per ora non sono in discussione.
Lo stabilimento (area a caldo) ha scorte di materiale per continuare la produzione grossomodo fino alla fine di febbraio. Attualmente non sono stati rinnovati ordini e pertanto non è previsto l’arrivo di alcuna nave diretta alla produzione.
La proprietà oscilla tra la vendita del 40% dei terreni di sua proprietà ed il mantenimento della stessa ai fini del suo coinvolgimento nelle future attività logistiche-portuali.
Acciaierie Arvedi ha fissato nel 31 gennaio lo stop produttivo (area a caldo) e poi impiegherà il mese di febbraio per il fermo e lo spegnimento degli impianti in sicurezza.
A marzo dunque, allo stato attuale delle cose, per i dipendenti dell’area a caldo, si prospetta con certezza la sola Cassa Integrazione. Certo potranno essere percorse le strade del prepensionamento per alcune decine di dipendenti, o il parziale reimpiego dei rimanenti negli interventi di smontaggio degli impianti e di pulizia dell’area.
La difesa ad oltranza messa in atto, giusta o sbagliata che alla fine si riveli, del rinnovo di alcune decine di contratti a termine (dai 30 ai 60) di operai impiegati nel Laminatoio, per i quali (età media 25 anni) era stato prospettato dal Gruppo Arvedi, che va detto non ne aveva alcun obbligo essendo fin dall’inizio prestazioni d’opera a termine, il mantenimento del lavoro presso una azienda metalmeccanica della Bassa Friulana, e che è stato respinto dal sindacato.
Così a marzo la possibilità che una sessantina di dipendenti a tempo indeterminato attualmente operanti nell’area a caldo e che potevano essere impiegati nel Laminatoio, mantenendo il medesimo livello contrattuale, è pertanto sfumata.
Ora si sta assistendo ad una scena che dà la piena misura della totale incapacità di una classe dirigente pubblica. Dopo nulla aver fatto a partire dall’annuncio comunicato a Governo e Regione nel 2001 dalla allora proprietà, la fallenda una prima volta Lucchini, per avviare un progetto di riconversione dell’area e ricollocazione dei dipendenti Ferriera. E dopo aver lasciato che la russa Severstal facesse il bello e brutto tempo per una dozzina di anni, e aver fatto sparate a membro di segugio sul “chiudo in 100 giorni” o peggio anche se ingiustamente dimenticata “ne ho parlato con Terranova (segretario generale e direttore del Comune) i dipendenti Ferriera li assumiamo in Comune”, DiPi, ora si assiste alla supplica corale di Regione, Comune e Governo rivolta al cavalier Arvedi di rinviare il fermo dell’area a caldo.
Ovviamente in questi mesi praticamente nessuno di lorsignori ha tirato fuori un’idea o un progetto concreto sul futuro dei lavoratori e della riconversione produttiva dell’area.
Ed è toccata unicamente ad Arvedi la responsabilità di presentare un progetto (chiamiamolo sbrigativamente raddoppio del Laminatoio), compatibile con la tutela dei suoi interessi ed il mantenimento dei livelli occupazionali. Progetto che comunque abbisogna di tempi ed investimenti certi.



Ospedale Cattinara. E la politica “festeggia”.

» Inviato da valmaura il 22 December, 2019 alle 3:46 pm

Cosa ci sia da “festeggiare” per l’apparente sblocco, dopo due anni di stop, del cantiere che ripartirà, se va assai bene, appena nell’autunno 2020 rimane un mistero. Anzi no: la testimonianza di una politica, tutta, che invece di vergognarsi stappa lo spumante.
24 anni ci hanno messo per costruirlo, con i costi che raddoppiavano, tanto paga Pantalone-cittadino, e quando fu inaugurato il 19 marzo 1984 era oramai giudicato già o
bsoleto e poco funzionale.
E una volta pronto, restò a lungo vuoto: mancava il personale.
20 anni sono passati dal progetto di ristrutturazione, e 25 saranno, intoppi permettendo, quando questi lavori saranno finiti.
Si proprio da festeggiare, ed i protagonisti di questo scempio sono quasi tutti sempre gli stessi e sempre nei “Palazzi del potere" pubblico.
Cin cin. Buon anno Trieste.




« PrecedentePagina 1Pagina 2Pagina 3Pagina 4Pagina 5Pagina 6Pagina 7Pagina 8Pagina 9Pagina 10Pagina 11Pagina 12Pagina 13Pagina 14Pagina 15Pagina 16Pagina 17Pagina 18Pagina 19Pagina 20Pagina 21Pagina 22Pagina 23Pagina 24Pagina 25Pagina 26Pagina 27Pagina 28Pagina 29Pagina 30Pagina 31Pagina 32Pagina 33Pagina 34Pagina 35Pagina 36Pagina 37Pagina 38Pagina 39Pagina 40Pagina 41Pagina 42Pagina 43Pagina 44Pagina 45Pagina 46Pagina 47Pagina 48Pagina 49Pagina 50Pagina 51Pagina 52Pagina 53Pagina 54Pagina 55Pagina 56Pagina 57Pagina 58Pagina 59Pagina 60Pagina 61Pagina 62Pagina 63Pagina 64Pagina 65Pagina 66Pagina 67Pagina 68Pagina 69Pagina 70Pagina 71Pagina 72Pagina 73Pagina 74Pagina 75Pagina 76Pagina 77Pagina 78Pagina 79Pagina 80Pagina 81Pagina 82Pagina 83Pagina 84Pagina 85Pagina 86Pagina 87Pagina 88Pagina 89Pagina 90Pagina 91Pagina 92Pagina 93Pagina 94Pagina 95Pagina 96Pagina 97Pagina 98Pagina 99Pagina 100Pagina 101Pagina 102Pagina 103Pagina 104Pagina 105Pagina 106Pagina 107Pagina 108Pagina 109Pagina 110Pagina 111Pagina 112Pagina 113Pagina 114Pagina 115Pagina 116Pagina 117Pagina 118Pagina 119Pagina 120Pagina 121Pagina 122Pagina 123Pagina 124Pagina 125Pagina 126Pagina 127Pagina 128Pagina 129Pagina 130Pagina 131Pagina 132Pagina 133Pagina 134Pagina 135Pagina 136Pagina 137Pagina 138Pagina 139Pagina 140Pagina 141Pagina 142Pagina 143Pagina 144Pagina 145Pagina 146Pagina 147Pagina 148Pagina 149Pagina 150Pagina 151Pagina 152Pagina 153Pagina 154Pagina 155Pagina 156Pagina 157Pagina 158Pagina 159Pagina 160Pagina 161Pagina 162Pagina 163Pagina 164Pagina 165Pagina 166Pagina 167Pagina 168Pagina 169Pagina 170Pagina 171Pagina 172Pagina 173Pagina 174Pagina 175Pagina 176Pagina 177Pagina 178Pagina 179Pagina 180Pagina 181Pagina 182Pagina 183Pagina 184Pagina 185Pagina 186Pagina 187Pagina 188Pagina 189Pagina 190Pagina 191Pagina 192Pagina 193Pagina 194Pagina 195Pagina 196Pagina 197Pagina 198Pagina 199Pagina 200Pagina 201Pagina 202Pagina 203Pagina 204Pagina 205Pagina 206Pagina 207Pagina 208Pagina 209Pagina 210Pagina 211Pagina 212Pagina 213Pagina 214Pagina 215Pagina 216Pagina 217Pagina 218Pagina 219Pagina 220 • Pagina 221 • Pagina 222Pagina 223Pagina 224Pagina 225Pagina 226Pagina 227Pagina 228Pagina 229Pagina 230Pagina 231Pagina 232Pagina 233Pagina 234Pagina 235Pagina 236Pagina 237Pagina 238Pagina 239Pagina 240Pagina 241Pagina 242Pagina 243Pagina 244Pagina 245Pagina 246Pagina 247Pagina 248Pagina 249Pagina 250Pagina 251Pagina 252Pagina 253Pagina 254Pagina 255Pagina 256Pagina 257Pagina 258Pagina 259Pagina 260Pagina 261Pagina 262Pagina 263Pagina 264Pagina 265Pagina 266Pagina 267Pagina 268Pagina 269Pagina 270Pagina 271Pagina 272Pagina 273Pagina 274Pagina 275Pagina 276Pagina 277Pagina 278Pagina 279Pagina 280Pagina 281Pagina 282Pagina 283Pagina 284Pagina 285Pagina 286Pagina 287Pagina 288Pagina 289Pagina 290Pagina 291Pagina 292Pagina 293Pagina 294Pagina 295Pagina 296Pagina 297Pagina 298Pagina 299Pagina 300Pagina 301Pagina 302Pagina 303Pagina 304Pagina 305Pagina 306Pagina 307Pagina 308Pagina 309Pagina 310Pagina 311Pagina 312Pagina 313Pagina 314Pagina 315Pagina 316Pagina 317Pagina 318Pagina 319Pagina 320Pagina 321Pagina 322Pagina 323Pagina 324Pagina 325Pagina 326Pagina 327Pagina 328Pagina 329Pagina 330Pagina 331Pagina 332Pagina 333Pagina 334Pagina 335Pagina 336Pagina 337Pagina 338Pagina 339Pagina 340Pagina 341Pagina 342Pagina 343Pagina 344Pagina 345Pagina 346Pagina 347Pagina 348Pagina 349Pagina 350Pagina 351Pagina 352Pagina 353Pagina 354Pagina 355Pagina 356Pagina 357Pagina 358Pagina 359Pagina 360Pagina 361Pagina 362Pagina 363Pagina 364Pagina 365Pagina 366Pagina 367Pagina 368Pagina 369Pagina 370Pagina 371Pagina 372Pagina 373Pagina 374Pagina 375Pagina 376Pagina 377Pagina 378Pagina 379Pagina 380Pagina 381Pagina 382Pagina 383Pagina 384Pagina 385Pagina 386Pagina 387Pagina 388Pagina 389Pagina 390Pagina 391Pagina 392Pagina 393Pagina 394Pagina 395Pagina 396Pagina 397Pagina 398Pagina 399Pagina 400Pagina 401Pagina 402Pagina 403Pagina 404Pagina 405Pagina 406Pagina 407Pagina 408Pagina 409Pagina 410Pagina 411Pagina 412Pagina 413Pagina 414Pagina 415Pagina 416Pagina 417Pagina 418Pagina 419Pagina 420Pagina 421Pagina 422Pagina 423Pagina 424Pagina 425Pagina 426Pagina 427Pagina 428Pagina 429Prossima »


MeteoSat
Previsioni Oggi Previsioni Domani Previsioni DopoDomani
Copyright © 2005 by Circolo Miani.
Powered by: Kreativamente.3go.it - 19 March, 2024 - 9:48 am - Visitatori Totali Nr.