» Inviato da valmaura il 7 February, 2018 alle 2:26 pm
Oggi va in onda l’ennesima puntata della sceneggiata messa in piedi dal Comune sulla Ferriera. A conferma che questi non conoscono né capiscono nulla, e non vogliono capire e conoscere, delle reali problematiche che stanno alla base dell’inquinamento in uscita dalla Ferriera. Ritirare fuori per l’ennesima volta la questione della copertura dei parchi minerari è come curare il raffreddore ad un malato di tumore. Lo ribadiamo una volta per tutte, coprire i parchi a parte quello del Coke che andrebbe stivato negli appositi sili che in parte già esistono, non serve minimamente a ridurre le emissioni nocive. Già ma gli episodi estivi di “spolveramento”, le cui foto trovate anche su questa pagina, da cosa sono causati? Oggi ed in questi giorni la Bora ha soffiato forte e molto eppure non un filo di polvere si è alzato dai parchi, e allora? Semplice gli episodi che si sono verificati alcuni mesi fa dipendono assai poco dai parchi, che ovviamente vanno costantemente irrorati con il fissante, e la pioggia è utile a tal fine, ma dalla mancata pulizia e manutenzione dei piazzali, delle strade interne, dei nastri di caricamento dell’Altoforno intasati da polvere. Lo abbiamo più e più volte fatto presente all’Arpa, che dovrebbe controllare, il Boscolo lasciamolo perdere che è meglio, durante le riunioni regionali. La riprova l’abbiamo avuta proprio nei giorni in cui la Bora soffiava oltre ai 100 km all’ora. Spostare l’attenzione come fa il Comune su questo significa fare un favore ad Arvedi, lasciando inalterate le emergenze della Ferriera. Altro non serve scrivere.
Smemoranda.
» Inviato da valmaura il 6 February, 2018 alle 11:37 am
Servizio di pubblica assistenza per chi non è in grado di vergognarsi da solo. Inizia la campagna dei cacciatori di balle. Apriamo la carrellata dei candidati alle politiche in Regione ed a Trieste L’assessora regionale Sandra Savino. La mano destra di Giulio Camber, il pregiudicato. Con Tondo e Riccardi sempre e comunque. Meglio di ogni nostro commento vale riportare l’articolo comparso sul piccolo giornale il 19 aprile 2008 a firma di Elisa Coloni, il giorno dopo una ennesima manifestazione promossa dal Circolo Miani con affollato corteo (800 persone per la Questura) ed invasione dell’atrio del Palazzo del Consiglio regionale di piazza Oberdan. Ovviamente il gazzettiere locale non menziona neppure per sbaglio l’iniziativa ma regala il merito al Sindaco Dipiazza (2001-2011) che se ne esce con queste istruttive dichiarazioni. Alla faccia del passato che non bisogna ricordare, “è da stupidi”: parola di Barbara Belluzzo, e dell’ennesima fregatura che Dipiazza e centrodestra, con la volonterosa collaborazione degli ambientalisti “riconosciuti” come amici loro, hanno tirato ai triestini alle ultime comunali. Come diceva il rag.Ugo Fantozzi? Mettetevi comodi, frittatona alla cipolla, boccalone di birra e rutto libero. Buona lettura, che merita, eccome se merita.
“Il sindaco diffonde i dati sui test dell’Arpa effettuati a metà marzo con picchi nelle polveri sottili Dipiazza: Servola a RISCHIO EVACUAZIONE «Altri sforamenti alla Ferriera, parlerò con Tondo per chiuderla» di Elisa Coloni Il Piccolo 19 aprile 2008
«Il rione di Servola andrebbe evacuato. Per le condizioni disperate in cui la gente è costretta a vivere, strangolata dai fumi della Ferriera, sarebbe un’opzione da prendere in considerazione. E giuro che non sto scherzando». Il sindaco Roberto Dipiazza, ieri in Municipio, davanti ai giornalisti convocati per un incontro «urgente» sull’inquinamento prodotto dallo stabilimento siderurgico, lo ha ripetuto più volte: quella dell’evacuazione «non è una boutade. Sarebbe la giusta risposta a questi», ha spiegato un concitato Dipiazza, brandendo un fascicolo contenente nuovi dati sulla concentrazione di pm10 nell’aria, che il 17 marzo, in base a rilevamenti dell’Arpa, hanno superato, per dieci secondi, di 35 volte i limiti di legge. Un intervento cui il direttore dello stabilimento di Servola Francesco Rosato risponde che «la rilevazione deve essere confrontata con i valori registrati nel corso di tutta la giornata, che il 17 marzo non hanno superato il limite di legge». Dipiazza ha parlato di «evacuazione». Per il momento, se l’opzione che i servolani facciano armi e bagagli sembra abbastanza lontana, il primo cittadino non ha nascosto che il nodo Ferriera è, nella sua agenda, al primo posto tra le beghe da risolvere. E non ha nemmeno nascosto il fatto che, con un presidente del Consiglio e uno della Regione con la sua stessa casacca, la marcia verso la chiusura e la riconversione dello stabilimento potrebbe avere le porte spalancate. «Attenderò che Renzo Tondo metta in piedi la sua giunta - ha affermato il sindaco - e poi affronteremo le questioni elencate nel Patto per Trieste: chiusura e riconversione della Ferriera, piattaforma logistica e Porto Vecchio». La crociata «antipolveri sottili» del primo cittadino sembra essere più lanciata che mai. Superato lo «scoglio Illy», Dipiazza e Tondo, vicini in politica e ora pure di palazzo, potranno darsi man forte a vicenda. Il sindaco ieri è partito in quarta con la diffusione di dati relativi allo scorso 17 marzo. Un documento in cui si spiega che due tecnici dell’Arpa, in quella data, sono stati chiamati dalla Polizia municipale per effettuare un controllo a Servola, dove erano stati segnalati «fumi densi ed esalazioni maleodoranti». Durante le verifiche sulla concentrazione atmosferica di pm10, effettuate con un analizzatore portatile in via S. Lorenzo in Selva, «è stata osservata - si legge - una copiosa fumosità proveniente dall’impianto di cokeria e dall’altoforno in esercizio nello stabilimento della Lucchini spa. Alle 12.19 - si legge ancora nel testo - è stato registrato, per una durata di 10 secondi, un innalzamento della concentrazione di pm10, con un valore massimo pari a 1740 microgrammi per metro cubo, 35 volte superiore al limite di 50 consentito dalla legge. Un significativo aumento di pm10 è stato registrato anche dal mezzo mobile posizionato in via San Lorenzo in Selva, secondo il quale il valore medio di concentrazione, tra le ore 12 e le 15, è stato di 83,5 microgrammi al metro cubo. Abbiamo contattato il responsabile ambientale dello stabilimento, che ha assicurato un’immediata azione di controllo». «Gli stessi tecnici che hanno effettuato i rilievi - ha spiegato Dipiazza - hanno lamentato una forte irritazione alle vie respiratorie. È stata esposta una denuncia alla Procura della Repubblica e ora voglio vedere quale sarà la risposta. La città deve rendersi conto che la Ferriera deve essere chiusa». Netta la replica della Lucchini: «La normativa prevede che le registrazioni dei valori di pm10 avvengano sempre nel corso di 24 ore e dalle centraline ufficiali e fisse dell’Arpa, non da quelle portatili - spiega Francesco Rosato -. L’azienda non è stata neppure contattata dai responsabili dell'Arpa». Ieri pomeriggio Rsu e sigle sindacali si sono riunite per affrontare la questione, chiedendo anche l’estensione dei test dell’Azienda sanitaria a tutti gli operai dello stabilimento.”
Ferriera. Una farsa grottesca.
» Inviato da valmaura il 2 February, 2018 alle 2:44 pm
Le due pagine di oggi sul piccolo giornale fanno venire il voltastomaco. Descrivono una tragedia trasformata da Regione e Comune in una comica. La gente si ammala, cittadini e lavoratori, muore, subisce una qualità della vita pessima e questi continuano a recitare. La verità è una: sola, semplice e lampante. Questi NON VOGLIONO assolutamente risolvere il problema. La riprova l’abbiamo (Circolo Miani e Servola Respira) appena avuta dalla Regione. Quando abbiamo indicato con precisione e cognizione di causa le prime, e sottolineiamo prime, cinque criticità degli impianti e del ciclo produttivo della Ferriera ci hanno immediatamente congedato. Se è per questo il Comune si è perfino rifiutato di incontrarci, chiudendo a monte la questione. Altrimenti come faceva Dipiazza a farsi respingere le tre richieste di revisione dell’Aia e perdere disastrosamente al Tar. Ma anche la cosiddetta opposizione dei 5Stelle esce distrutta da questa vicenda. Un anno fa chiedemmo inutilmente ad Ussai e Menis un incontro per informarli. Non hanno mai voluto risponderci. Sparano sciocchezze a caso, dai parchi minerali all’inquinamento acustico, per far vedere, con il concorso o peggio di sigle ambientaliste amiche, che loro “fanno” qualcosa, specie sotto elezioni. Esatto, ci prendono in giro e questo vale per tutti: dalla Serracchiani, a Dipiazza, da Tondo a Patuanelli e Savino, su Illy abbiamo già scritto e tanto. Sono passati diciannove mesi, non cento giorni, e se il Sindaco avesse una parola, onorasse la sue promesse, da un pezzo dovrebbe starsene a casa. Lui e quella Polli dai “giardini inquinati”. Capite ora le ragioni del nostro invito a NON VOTARE alle elezioni politiche del 4 marzo prossimo.
Appello ai Triestini, e Muggesani
» Inviato da valmaura il 1 February, 2018 alle 1:50 pm
Elezioni politiche? Grazie NO, NON VOTO!
Ieri, 31 gennaio, è scaduto il termine che avevamo dato alla Regione per mantenere la nostra, del Circolo Miani e Servola Respira, disponibilità a collaborare, richiesta in novembre dall’assessore regionale all’ambiente (iniziali minuscole di rigore) Sara Vito, per la soluzione definitiva dell’emergenza Ferriera. Alla quarta riunione con i vertici Arpa e direzione Ambiente ci siamo trovati dinanzi ad un muro di gomma, a risposte evasive e generiche, e ad un consulente della Regione, Marco Boscolo, che ha dimostrato di conoscere assai poco degli impianti e del ciclo produttivo della Ferriera. Non sono riusciti nemmeno a rispondere alla richiesta di fornire il grafico delle emissioni del mese di dicembre monitorato dalle attuali, insufficienti, mal collocate e disomogenee centraline di rilevamento mai apparso sulla stampa per giorni e giorni. Guarda caso proprio i giorni in cui le condizioni meteo, una costante cappa nebbiosa, favorivano il ristagno degli inquinanti su Trieste e Muggia. Parimenti la Presidente Serracchiani e l’assessore Vito non hanno risposto alla formale richiesta di accesso agli atti in cui si chiedeva di conoscere i tempi ed i costi della consulenza Boscolo. E se è per questo neppure gli “oppositori” Andrea Ussai dei 5Stelle e Riccardo Riccardi di Forza Italia, da noi coinvolti, si sono degnati di rispondere. Pertanto di fronte alla conclamata evidenza di un sostanziale allineamento (accordo?) di tutte le forze politiche regionali e comunali nel favorire nei fatti la proprietà della Ferriera e di mantenere inalterato lo status quo, perdendo e prendendo tempo (in questa direzione si muovono la recente “diffida” regionale e la scelta del Sindaco dell’incarico semestrale per un “parere” a due legali veneti) a tutto danno della salute e della qualità della vita di decine e decine di migliaia di concittadini, lavoratori compresi. Il Circolo Miani e Servola Respira considerano conclusa, da parte loro, questa esperienza, e conclusa assai malamente per il comportamento della Regione, che per altro non ha neppure inviato il consueto resoconto dei lavori dell’ultima riunione del 17 gennaio scorso. Di fronte alle prime puntuali richieste di controllo ed intervento sugli impianti mal funzionanti avanzate da Romano Pezzetta e Maurizio Fogar la Regione ha semplicemente scelto di non rispondere e non fare nulla, pensando magari di avvalersi di sigle monocellulari, organiche al centrosinistra ed al centrodestra e molto attente all’apparire su stampa e televisioni “amiche”. Il Circolo Miani rivolge un APPELLO ai Triestini e Muggesani, appello che diffonderà con tutti i mezzi per tutti i giorni restanti della campagna elettorale, a disertare i seggi alle prossime elezioni politiche del 4 marzo e di NON VOTARE visto il comportamento identico di TUTTI i partiti ed i movimenti che vi concorrono, per la loro storia recente e passata. Serracchiani, Tondo, Illy, Savino, i candidati dei 5 Stelle nei fatti, qui le chiacchiere non contano, pari sono. La nostra vita, e la nostra dignità, valgono più di un voto inutile.
Ferriera. Il bluff della Regione.
» Inviato da valmaura il 31 January, 2018 alle 2:47 pm
Per due giorni la Regione parla della sua ultima “diffida” emessa verso la proprietà della Ferriera. Tutto conferma l’asse perfetto che si è realizzato tra Serracchiani e Dipiazza. Ovvero tutto fumo per pigliare tempo e tirare a campare. L’unica cosa utile emersa dalle note stampa della Regione è che il Comune di Trieste è inadempiente da “solo” quattro annetti, dunque due a guida Cosolini e quasi due con Dipiazza, sul termine ultimo, il 2014, per approvare il piano cittadino contro l’inquinamento acustico. Complimenti dunque a Laureni e Polli, ma anche alla Regione stessa (assessore Vito) che non è intervenuta a surroga dell’inadempienza comunale. Per il resto la “diffida” altro non fa che rinviare al 31 dicembre 2018, a “babbo morto”: cioè ad elezioni politiche e regionali avvenute, il limite temporale per la proprietà. A cui si chiede però, non dormiranno la notte, di presentare entro “dieci giorni” il “cronoprogramma”, parola che non significa nulla ma piace molto a Cosolini e Dipiazza, dei lavori da eseguire. Romano Pezzetta (Servola Respira) e Maurizio Fogar (Circolo Miani) avevano, il 14 dicembre nella penultima riunione con i vertici regionali, indicato la criticità dell’inquinamento acustico tra le prime cinque emergenze su impianti e ciclo produttivo della Ferriera, chiedendo di fermare il “filtro” messo da Arvedi alla Cokeria che non ha fatto il miracolo tanto osannato da stampa e TiVù, ma anzi ottenuto l’effetto contrario. Tra le altre cose avevano segnalato che il camino dell’impianto era fuori norma perché la sua altezza arrivava a malapena al primo piano delle case circostanti. Bastava fermare quell’impianto praticamente inutile per eliminare gran parte dell’inquinamento acustico, piano o non piano comunale. Nemmeno questo la Regione ha voluto fare. In questi giorni poi, non segnalata dalle previsioni meteorologiche Osmer, che non a caso dipende dall’Arpa, a Trieste è nevicato. Ma solo a Servola e Valmaura. Una coltre di fiocchi neri ha ingentilito territorio, balconi e macchine. Proveniva dalla Cokeria.