Circolo Miani - News Correnti




Home | Notizie | Articoli | Notizie flash | Foto | Video | Collegamenti | Scarica | Sondaggi | Contattaci

'L'Eco della Serva'
Fatti e misfatti della settimana

Laminatoio a caldo e “giornalismo” a freddo.
Le sorprese della censura talvolta sono anche divertenti. ..
(Leggi tutta la notizia)


Notizie Flash

Trieste Verde. A cosa diciamo no!
Dicemmo no alla progettata Centrale a Carbone nel Vallone di Muggia, battaglia vinta..
(Leggi tutta la news)


Contenuti
*Circolo Miani
*Ferriera: le analisi della procura
*Questionario medico Ferriera

Dati Accesso
Accesso Richiesto

Nome:
Pass :

Memorizza Dati

Registrati • Password Persa?




Circolo Miani » News Correnti » Page 136

Centrale Nucleare e Val Rosandra. I conti non tornano.

» Inviato da valmaura il 5 April, 2021 alle 11:29 am

Ora non avendo nulla da rimproverarci, anzi, fummo tra i primi a segnalare, con una inchiesta giornalistica curata dall'amico geologo Calligaris, gli inaccettabili rischi per Trieste e la Regione che una Centrale Nucleare collocata a Krsko in Slovenia, non proprio di ultimissima generazione, a 130 chilometri dalla nostra cittΰ, creava.
Criticammo duramente la Giunta regionale di centrodestra guidata da Tondo che addirittura ne auspicava il raddoppio e chiedeva l'inserimento, tramite le finanziarie regionali, nella societΰ proprietaria del nuovo ampliamento anche della Regione FVG.
Per anni poi, a finire con il nostro impegno contro la mattanza degli alberi, seguimmo la vicenda del Parco Naturale della Val Rosandra, di cui non da ora le sorti sono minacciate dal progetto costruttivo del raddoppio, con estese gallerie e viadotti, della linea ferroviaria slovena che collega Capodistria a Divaccia.
Ora sentiamo il patriota assessore per “la difesa dell'Ambiente” regionale, collega di partito di quell'altro assessore processato per l'abbattimento di decine di alberi sanissimi proprio in Val Rosandra, schierarsi contro il progetto ferroviario sloveno in nome della salvaguardia della Valle.
Giusto certamente, ma tardi, anzi tardissimo.
Non lo sentiamo invece emettere neppure un flebile lamento contro la Centrale di Krsko, di cui sono partiti i lavori di manutenzione proprio in questi giorni anche in previsione del suo raddoppio.
Ora, dopo che le recenti forti scosse di terremoto hanno per l'ennesima volta coinvolto l'area Croata e slovena, costringendo al fermo precauzionale la stessa centrale collocata su di un'area a tradizionale forte sismicitΰ, anche il Governo Austriaco ne ha chiesto la chiusura, e qui che l'abbiamo invece alle porte di casa nostra tutti zitti, salvo noi si intende.
Farci prendere per il deretano da questa politica non θ la nostra ambizione ed θ anche per questo che abbiamo dato vita a Trieste Verde. Ai nostri concittadini il giudizio, anche elettorale.



Non hanno imparato nulla!

» Inviato da valmaura il 5 April, 2021 alle 11:27 am

FVG “Confindustria invoca l'industria pesante”.
“Per Michelangelo Agrusti, che al webinar organizzato ieri dalla Confindustria Alto-Adriatico, sulle materie prime, poche e troppo costose, c'θ un'unica soluzione: il reshoring. Dobbiamo tornare a produrcele in casa se non vogliamo restare schiacciati tra Cina e Stati Uniti. Θ una crisi che arriva al pettine, una crisi di lungo periodo legata a tante, troppe scelte sbagliate. Una per tutte: non avere piω industria pesante in questo Paese. Se pensiamo di poter vivere in una societΰ silvo-pastorale allora noi tutti possiamo andare a casa, ha aggiunto provocatorio il confindustriale. Il pensiero torna al caso Ilva.”
Ecco finalmente una buona idea: tornarvene a casa e starvici tappati senza aprire bocca e fare danni che troppi ne avete causati.
Se pensano che il futuro dell'Italia, della Regione e di Trieste stia nella “industria pesante”, ovviamente come sempre in passato pagata dallo Stato, mentre i profitti li incassavano loro, e sperano che l'Europa finanzi simili sfrontatezze, dimostrano che θ venuto il momento per loro di andarsene a coltivare l'orto dietro casa.
Se la cosiddetta industria pesante nel nostro Paese θ arrivata a prematura scomparsa una delle principali cause va ricercata nell'aviditΰ di arricchimento, usiamo finalmente il termine giusto, dei “padroni” che non hanno speso un quattrino nel risanamento e nella compatibilitΰ ambientale, sottomettendo la salute ai loro sporchi, letteralmente parlando, interessi ed affari.
Per chi porta sulla coscienza tante tragedie e lutti andarsene a casa θ un premio, che in galera dovrebbero starci vita natural durante.
Teodor per Trieste Verde.



ASUGI, l'ultima genialata!

» Inviato da valmaura il 3 April, 2021 alle 10:33 am

Azienda Sanitaria, a Trieste esistono, si fa per dire, quattro Distretti Territoriali, prima erano tre ma ne hanno voluto aggiungere un quarto vogliamo pensare non per nominare un direttore in piω ma per rendere piω capillarmente efficiente l'assistenza territoriale: sulla carta bene inteso.
Ora da questa settimana uno dei piω affollati servizi di cura, quello diabetologico che conta un trentamila pazienti potenziali, ed oltre 19.000 effettivi, da anni in sofferenza per carenza di personale medico ed infermieristico, dunque l'emergenza Covid niente ci azzecca se non in negativo come vedremo sotto, θ stato accentrato in un unico luogo: al secondo piano di una palazzina a metΰ esatta del parco, o di quel che ne resta vista la recente mattanza di alberi, ne hanno fatto fuori 160, di San Giovanni all'interno dell'ex OPP.
Una scelta dettata da una decisione astrusa ed assunta con tempistiche errate per l'emergenza pandemica. Hai voglia infatti di insistere sui distanziamenti, contrastare gli assembramenti se costringi centinaia di persone al giorno, prima spalmate su quattro sedi, a salire tutte al secondo piano di un'unica palazzina.
La decisione astrusa θ quella di eliminare di fatto la presenza del Servizio sul territorio, salvo una mezza giornata ma non piω per le medicazioni che si svolgeranno solo nella nuova sede, costringendo i tantissimi pazienti, in maggioranza anziani, a raggiungere da Muggia a Sistiana questa nuova destinazione per altro non servita da un adeguato collegamento di trasporto pubblico. A questo punto era meglio spostare il Servizio Diabete a Cattinara che almeno non difetta di autobus a due metri dall'entrata.
Ma la irragionevole “ratio” di questa decisione consiste nel coprire le eventuali assenze di uno dei quattro medici, non per le ferie che sono programmate come per il personale infermieristico, che si occupano delle cure. Spieghiamoci meglio: per le gravi conseguenze che il diabete provoca alla salute dell'essere umano esso deve essere seguito costantemente e regolarmente, con una serie di visite periodiche, di esami, e di consulti specialistici (in particolare quello annuale oculistico), oltre naturalmente ad una costante assunzione di farmaci che vanno graduati alla progressione della malattia. L'alternativa θ la morte.
Dunque i quattro, ripetiamo quattro medici, devono visitare e controllare ogni singolo paziente, dei ventimila “ufficiali” piω volte all'anno; fate un semplice confronto con il numero degli assistiti dei medici di base ed θ presto fatto, oltre ovviamente alla considerazione che da quest'ultimo si va solo quando ci si sente male e non periodicamente.
Invece di rispondere alle richieste avanzate negli anni di raddoppiare per lo meno il personale sul territorio, cosa da oltre un anno facilissima grazie alla possibilitΰ delle aziende sanitarie regionali di assumere tutto il personale medico e paramedico necessario, e per fortuna gli specialisti in diabetologia disponibili ci sono, i vertici sanitari della Regione, Riccardi, e dell'Asugi, Poggiana, hanno partorito questa decisione che toglie ogni significato alla parola “Territoriale”. E non risulta che tale scelta abbia incontrato opposizione alcuna da parte dei quattro Direttori di Distretto.
Il tutto aggravato dalla dislocazione fuori mano particolarmente disagevole per i molti pazienti che soffrono di “piede diabetico”, una degenerazione diffusa tra i malati, che abbisognano di regolari medicazioni settimanali e che corrono il rischio amputazione, e che ovviamente hanno ridotta e precaria autonomia di movimento.
In ultimo una considerazione psicologica: curare il diabete con efficacia significa per i pazienti dover assumere vita natural durante un sacco di farmaci, che magari si sommano, dopo una certa etΰ, a quelli per altre patologie acute o croniche, sottoporsi a a stili dietologici e di vita da seguire costantemente, a presentarsi a visite e controlli periodici e talvolta ci sono momenti nella vita delle persone che rendono comprensibilmente difficile rispettare regole mediche cosμ invasive.
Aggiungerci la sciocchezza di rendere inutilmente gravoso questo percorso con questa sconsiderata scelta non potrΰ non avere conseguenze dannose per i pazienti.
Maurizio Fogar per Trieste Verde.



Ma θ utile e saggio trasferire il Burlo?

» Inviato da valmaura il 3 April, 2021 alle 10:31 am

Dai tempi delle battaglie portate avanti a suon di firme da Primo Rovis, negli ultimi venti e passa anni c'θ stata sempre la necessitΰ di “difendere” l'ospedale pediatrico Burlo Garofalo, un tempo una delle eccellenze europee nel campo.
E' di oggi la notizia dell'acquisto dell'immobile della Diocesi in via dell'Istria da parte del Burlo, e di 7,2 milioni di euro stanziati dalla Regione per la ristrutturazione di nuovi spazi e la realizzazione di nuovi ambulatori e servizi sempre in via dell'Istria, che seguono le diverse centinaia di migliaia di euro per potenziare pronto soccorso pediatrico e prima accoglienza investite solo pochi mesi fa.
Ora la motivazione per portarlo a Cattinara, decentrato piω che non si puς, costa dieci volte di piω dei quattrini necessari per dotare ed aggiornare l'ospedale pediatrico delle ultime tecnologie sanitarie mantenendolo lμ dove si trova.
E francamente continuare a spendere fior di milioni sull'ammodernare una sede destinata a scomparire in poco tempo θ qualcosa priva di ogni programmazione e buonsenso.
A ulteriore dimostrazione che i vecchi paracarri in pietra sono piω elastici delle menti di questi politici.
Tra l'altro poi l'ulteriore pedaggio da pagare sarebbe la cancellazione dell'unica area alberata, la Pineta di Cattinara, presente in quella landa desolata. Anche qui ogni persona di buonsenso, magari dopo una gitarella di mezzora in zona, avrebbe visto che bastava spostare la costruzione progettuale di 5 (cinque) metri di lato, oltre via Valdoni per non sostituire i bei pini con un cubone di cemento armato pensato per ospitare fino a 4000 parcheggi su piω piani. Ma nemmeno su questo gli “ambientalisti” di chiara fama e fame, ed i politici di ogni opposizione, votando allora in Comune e Regione il progetto hanno avuto nulla da obbiettare, salvo oggi in campagna elettorale farsi fotografare avvinghiati ai morituri alberi.
Noi di Trieste Verde riteniamo che un Comune che abbia ha cuore la salute dei Triestini, grandi e piccini come si usava dire una volta, dovrebbe riprendere in mano la gestione della sanitΰ locale anche per due semplici ragioni: il Sindaco per leggi θ dal 1934 l'Ufficiale Sanitario del Comune e le tasse dei Triestini pagano questa sanitΰ.
Tutto il resto θ silenzio!



Il Camper delle Associazioni.

» Inviato da valmaura il 2 April, 2021 alle 2:35 pm

Piω che una “casa” sembra una tendopoli itinerante quella delle “associazioni”.
Ora, in piena campagna elettorale, oltre a scoprire un degrado pluridecennale delle case popolari a San Giovanni, alle prossime elezioni verrΰ il turno di Roiano-Gretta, San Luigi, e via “passeggiando per le periferie”, rispunta per la terza o quarta volta in oltre dieci anni la questione di dare una sede comune alle tantissime associazioni di volontariato culturale e sociale che a Trieste ne sono prive.
E' la volta dell'assessore Giorgi cimentarsi nell'impresa e sentite qua: “Casa delle associazionidentro l'ex scuola di via del Caravaggio a San Giovanni. Poi colpo di scena, inedito rispetto a quanto finora pubblicato: una casa delle associazioni intitolata "Fabio Filzi" nell'ex sede scolastica di via Caravaggio. Giorgi θ intenzionato a trovare posto a una ventina di realtΰ: tramontate le ipotesi casa Francol, ex macello, ex Galvani, ecco una soluzione praticabile per soddisfare la crescente richiesta che sale dal nutrito associazionismo triestino.”
Al piccolo giornale sono di memoria corta: oltre alle “ipotesi” dimenticano la delibera, si la decisione votata in Comune (primo anno gestione Cosolini), di destinare a “Casa delle (disgraziatissime, viste le mani in cui sono) Associazioni” la bellissima ex scuola elementare De Amicis di via Combi, con annesso ricreatorio comunale, biblioteca e ludoteca: sempre che le ultime due siano ancora in vita. Avevano pure deliberato la spesa per riattarla e renderla funzionale allo scopo.
Come θ finita? Dieci anni buttati in niente, catenacci e lucchetti ai portoni ottocenteschi, ed ora vogliono venderla per fare cassa.
Su queste pagine lo abbiamo denunciato pubblicamente piω e piω volte, sperando in una indignazione collettiva anche per quello che quell'edificio rappresenta nella storia di San Vito-Campi Elisi e per le tante persone, anche note in cittΰ, che lo avevano frequentato nei cinque anni delle Elementari.
Nessuna risposta, almeno per ora, e neppure delle sbandierate associazioni a cui θ stata scippata la sede, evidentemente la “crescente richiesta che sale” si θ loro bloccata nel gargarozzo.
Come Circolo Miani per 40 anni ed ora come Trieste Verde abbiamo sempre denunciato il colpevole abbandono e degrado a cui le amministrazioni comunali, indipendentemente dal loro colore, hanno destinato centinaia di spazi pubblici di NOSTRA proprietΰ, infischiandosene bellamente pure dei lasciti testamentari delle donazioni.
Una delle questioni che risolveremo una volta in Comune con Trieste Verde e di cui parleremo questo sabato 3 aprile, sempre alle ore 11, presso la sede (g.c.) del Circolo Miani in via Valmaura 77 a Trieste, e presenteremo le proposte per la cultura e la socialitΰ sul territorio dove la gente vive.




« Precedente • Pagina 1 • Pagina 2 • Pagina 3 • Pagina 4 • Pagina 5 • Pagina 6 • Pagina 7 • Pagina 8 • Pagina 9 • Pagina 10 • Pagina 11 • Pagina 12 • Pagina 13 • Pagina 14 • Pagina 15 • Pagina 16 • Pagina 17 • Pagina 18 • Pagina 19 • Pagina 20 • Pagina 21 • Pagina 22 • Pagina 23 • Pagina 24 • Pagina 25 • Pagina 26 • Pagina 27 • Pagina 28 • Pagina 29 • Pagina 30 • Pagina 31 • Pagina 32 • Pagina 33 • Pagina 34 • Pagina 35 • Pagina 36 • Pagina 37 • Pagina 38 • Pagina 39 • Pagina 40 • Pagina 41 • Pagina 42 • Pagina 43 • Pagina 44 • Pagina 45 • Pagina 46 • Pagina 47 • Pagina 48 • Pagina 49 • Pagina 50 • Pagina 51 • Pagina 52 • Pagina 53 • Pagina 54 • Pagina 55 • Pagina 56 • Pagina 57 • Pagina 58 • Pagina 59 • Pagina 60 • Pagina 61 • Pagina 62 • Pagina 63 • Pagina 64 • Pagina 65 • Pagina 66 • Pagina 67 • Pagina 68 • Pagina 69 • Pagina 70 • Pagina 71 • Pagina 72 • Pagina 73 • Pagina 74 • Pagina 75 • Pagina 76 • Pagina 77 • Pagina 78 • Pagina 79 • Pagina 80 • Pagina 81 • Pagina 82 • Pagina 83 • Pagina 84 • Pagina 85 • Pagina 86 • Pagina 87 • Pagina 88 • Pagina 89 • Pagina 90 • Pagina 91 • Pagina 92 • Pagina 93 • Pagina 94 • Pagina 95 • Pagina 96 • Pagina 97 • Pagina 98 • Pagina 99 • Pagina 100 • Pagina 101 • Pagina 102 • Pagina 103 • Pagina 104 • Pagina 105 • Pagina 106 • Pagina 107 • Pagina 108 • Pagina 109 • Pagina 110 • Pagina 111 • Pagina 112 • Pagina 113 • Pagina 114 • Pagina 115 • Pagina 116 • Pagina 117 • Pagina 118 • Pagina 119 • Pagina 120 • Pagina 121 • Pagina 122 • Pagina 123 • Pagina 124 • Pagina 125 • Pagina 126 • Pagina 127 • Pagina 128 • Pagina 129 • Pagina 130 • Pagina 131 • Pagina 132 • Pagina 133 • Pagina 134 • Pagina 135 • Pagina 136 • Pagina 137 • Pagina 138 • Pagina 139 • Pagina 140 • Pagina 141 • Pagina 142 • Pagina 143 • Pagina 144 • Pagina 145 • Pagina 146 • Pagina 147 • Pagina 148 • Pagina 149 • Pagina 150 • Pagina 151 • Pagina 152 • Pagina 153 • Pagina 154 • Pagina 155 • Pagina 156 • Pagina 157 • Pagina 158 • Pagina 159 • Pagina 160 • Pagina 161 • Pagina 162 • Pagina 163 • Pagina 164 • Pagina 165 • Pagina 166 • Pagina 167 • Pagina 168 • Pagina 169 • Pagina 170 • Pagina 171 • Pagina 172 • Pagina 173 • Pagina 174 • Pagina 175 • Pagina 176 • Pagina 177 • Pagina 178 • Pagina 179 • Pagina 180 • Pagina 181 • Pagina 182 • Pagina 183 • Pagina 184 • Pagina 185 • Pagina 186 • Pagina 187 • Pagina 188 • Pagina 189 • Pagina 190 • Pagina 191 • Pagina 192 • Pagina 193 • Pagina 194 • Pagina 195 • Pagina 196 • Pagina 197 • Pagina 198 • Pagina 199 • Pagina 200 • Pagina 201 • Pagina 202 • Pagina 203 • Pagina 204 • Pagina 205 • Pagina 206 • Pagina 207 • Pagina 208 • Pagina 209 • Pagina 210 • Pagina 211 • Pagina 212 • Pagina 213 • Pagina 214 • Pagina 215 • Pagina 216 • Pagina 217 • Pagina 218 • Pagina 219 • Pagina 220 • Pagina 221 • Pagina 222 • Pagina 223 • Pagina 224 • Pagina 225 • Pagina 226 • Pagina 227 • Pagina 228 • Pagina 229 • Pagina 230 • Pagina 231 • Pagina 232 • Pagina 233 • Pagina 234 • Pagina 235 • Pagina 236 • Pagina 237 • Pagina 238 • Pagina 239 • Pagina 240 • Pagina 241 • Pagina 242 • Pagina 243 • Pagina 244 • Pagina 245 • Pagina 246 • Pagina 247 • Pagina 248 • Pagina 249 • Pagina 250 • Pagina 251 • Pagina 252 • Pagina 253 • Pagina 254 • Pagina 255 • Pagina 256 • Pagina 257 • Pagina 258 • Pagina 259 • Pagina 260 • Pagina 261 • Pagina 262 • Pagina 263 • Pagina 264 • Pagina 265 • Pagina 266 • Pagina 267 • Pagina 268 • Pagina 269 • Pagina 270 • Pagina 271 • Pagina 272 • Pagina 273 • Pagina 274 • Pagina 275 • Pagina 276 • Pagina 277 • Pagina 278 • Pagina 279 • Pagina 280 • Pagina 281 • Pagina 282 • Pagina 283 • Pagina 284 • Pagina 285 • Pagina 286 • Pagina 287 • Pagina 288 • Pagina 289 • Pagina 290 • Pagina 291 • Pagina 292 • Pagina 293 • Pagina 294 • Pagina 295 • Pagina 296 • Pagina 297 • Pagina 298 • Pagina 299 • Pagina 300 • Pagina 301 • Pagina 302 • Pagina 303 • Pagina 304 • Pagina 305 • Pagina 306 • Pagina 307 • Pagina 308 • Pagina 309 • Pagina 310 • Pagina 311 • Pagina 312 • Pagina 313 • Pagina 314 • Pagina 315 • Pagina 316 • Pagina 317 • Pagina 318 • Pagina 319 • Pagina 320 • Pagina 321 • Pagina 322 • Pagina 323 • Pagina 324 • Pagina 325 • Pagina 326 • Pagina 327 • Pagina 328 • Pagina 329 • Pagina 330 • Pagina 331 • Pagina 332 • Pagina 333 • Pagina 334 • Pagina 335 • Pagina 336 • Pagina 337 • Pagina 338 • Pagina 339 • Pagina 340 • Pagina 341 • Pagina 342 • Pagina 343 • Pagina 344 • Pagina 345 • Pagina 346 • Pagina 347 • Pagina 348 • Pagina 349 • Pagina 350 • Pagina 351 • Pagina 352 • Pagina 353 • Pagina 354 • Pagina 355 • Pagina 356 • Pagina 357 • Pagina 358 • Pagina 359 • Pagina 360 • Pagina 361 • Pagina 362 • Pagina 363 • Pagina 364 • Pagina 365 • Pagina 366 • Pagina 367 • Pagina 368 • Pagina 369 • Pagina 370 • Pagina 371 • Pagina 372 • Pagina 373 • Pagina 374 • Pagina 375 • Pagina 376 • Pagina 377 • Pagina 378 • Pagina 379 • Pagina 380 • Pagina 381 • Pagina 382 • Pagina 383 • Pagina 384 • Pagina 385 • Pagina 386 • Pagina 387 • Pagina 388 • Pagina 389 • Pagina 390 • Pagina 391 • Pagina 392 • Pagina 393 • Pagina 394 • Pagina 395 • Pagina 396 • Pagina 397 • Pagina 398 • Pagina 399 • Pagina 400 • Pagina 401 • Pagina 402 • Pagina 403 • Pagina 404 • Pagina 405 • Pagina 406 • Pagina 407 • Pagina 408 • Pagina 409 • Pagina 410 • Pagina 411 • Pagina 412 • Pagina 413 • Pagina 414 • Pagina 415 • Pagina 416 • Pagina 417 • Pagina 418 • Pagina 419 • Pagina 420 • Pagina 421 • Pagina 422 • Pagina 423 • Pagina 424 • Pagina 425 • Pagina 426 • Pagina 427 • Pagina 428 • Pagina 429 • Prossima »


MeteoSat
Previsioni Oggi Previsioni Domani Previsioni DopoDomani
Copyright © 2005 by Circolo Miani.
Powered by: Kreativamente.3go.it - 2 December, 2024 - 2:30 pm - Visitatori Totali Nr.