» Inviato da valmaura il 24 June, 2018 alle 2:44 pm
Facciamo finta che sia vero. Allora la nuova amministrazione regionale in sella da quasi due mesi e che di questo slogan ha fatto la propria bandiera, nella realtà lo ha platealmente smentito. Facciamo un esempio concreto, tanto per restare ai fatti. La Giunta regionale ha trovato il tempo per intervenire sui migranti, dal taglio dei finanziamenti in poi, ma non ha fatto mezzo atto per risolvere il vergognoso e disumano ritardo con cui da sei mesi migliaia di famiglie attendono il versamento del Sostegno regionale al reddito MIA. Eppure i denari ci sono, il ritardo è colpa della Regione che nonostante fosse cosciente delle difficoltà tecniche ha ritenuto di delegare comunque l’erogazione all’INPS. La responsabilità è pure del Comune di Trieste, e degli altri enti locali, che consci di questa situazione nulla hanno fatto per sbloccarla in sei mesi! Allora qui ci sono migliaia e migliaia, solo a Trieste 1200 nuclei familiari, di persone, bambini compresi, ridotte alla disperazione ed alla esasperazione. Fedriga se ci sei, chiedi scusa e batti un colpo risolutore che la gente non si sfama a chiacchiere. A meno che lo slogan giusto non sia “Prima gli Italiani, ma solo quelli ricchi”. In quanto ai Cinque Stelle, altro che “reddito di cittadinanza”, qui stanno facendo una figura inguardabile nel loro silenzio a dimostrazione che non hanno la più pallida conoscenza dei problemi veri della nostra comunità. Sul PD e Forza Italia una prece è più che sufficiente, quando avranno finito di sputtanarsi reciprocamente nemmeno il voto dei parenti rimarrà loro. Riproponiamo la nostra proposta inviata da mesi a Comune e Regione e che non ha ricevuto nemmeno l’educazione di un riscontro. Decreto antipovertà Regione FVG “La Giunta regionale delibera che, sulla base ed a parziale modifica di quanto decretato in precedenza, il semestre di proroga del Sostegno al reddito regionale (MIA) per il periodo compreso tra gennaio e giugno 2018, venga erogato con le modalità in vigore fino al dicembre 2017, in una unica soluzione entro e non oltre il 30 giugno del corrente mese. Per gli importi fa fede quanto fissato nella delibera di proroga, ovvero gli stessi percepiti nel bimestre settembre-ottobre 2017 dai beneficiari. La giunta regionale nel dare efficacia con procedura d’urgenza alla presente delibera la trasmette ai comuni di competenza per l’immediata esecutività ed all’INPS per opportuna conoscenza. Salvaguardando così i termini della legge statuale istitutiva del REI e permettendo ai cittadini aventi diritto di effettuarne richiesta a partire dal 1 luglio.” Nellafoto: due migranti fermati da Roberti in divisa da Vicesindaco.
» Inviato da valmaura il 21 June, 2018 alle 12:14 pm
Ma esistono le opposizioni? Dappertutto non solo negli enti politici. Ovvero esistono persone che ritengono a ragione certe situazioni profondamente ingiuste e si impegnano per cambiarle? Bella domanda e difficile risposta. Cominciamo dalla parte più semplice: quella politica. Facile rispondere infatti. Per quanti sforzi di memoria si faccia è difficile ricordare qualche battaglia reale, cioè che denunci e risolva i problemi, portata avanti in questi ultimi due anni dal PD, dalla mai nata LEU e dai 5Stelle. Se per battaglia si intende un impegno costante, martellante ed incisivo e non una interrogazione o interpellanza di facciata, una mozioncina presentata già morta ma sufficiente per una sporadica comparsata su stampa e tivù. No, diremmo proprio che questa maggioranza, in Comune ed ora in Regione, è baciata dalla fortuna e vince due a zero a tavolino per assenza dell’avversario. Tant’è che i problemi e gli ostacoli se li deve creare al proprio interno: nei dissidi per le nomine e le prebende, in una costante lotta tra la montante Lega, assolutamente priva di capaci amministratori, ed il vecchio, rancido, immobile sistema di potere e sottopotere camberiano. Chi sperava almeno in una Lega vincente che facesse saltare il vecchio tavolo del centrodestra per avviare nuove politiche, è rimasto profondamente deluso. Qui al di là di iniziative propagandistiche e spendaccione (tipo le pistole ai vigili), il partito di Salvini e Fedriga mira solo a sostituirsi nella conservazione e gestione del potere locale alla defunta Forza Italia e cespugli. Passando al mondo sindacale ed imprenditoriale Trieste ha perso da tempo la capacità da un lato di rappresentare il mondo del lavoro in tutte le nuove e precarie sfaccettature e soprattutto la nuova endemica, crescente povertà. Dall’altro nel piattume del mondo dell’industria ed impresa locale di cui i vertici confindustriali sono emblema preclaro, ci si affida alla venuta del “Messia”, ovvero ad investitori dalle più disparate parti del Mondo capaci di finanziare il rilancio del Porto di Trieste. Di questo sfascio il simbolo vivente è l’imperituro presidente della Camera di Commercio, un vero e proprio nonsense, che dovrebbe far sostituire alla meridiana di piazza della Borsa una banderuola segnavento, capace com’è nell’unica cosa che gli riesce, ovvero il posizionarsi sempre a favore del vincitore. Poi c’è il mondo “intellettuale”, o quel che ne resta. Tradizionalmente vicino alla “sinistra”(?) politica ogni volta, assai poche per fortuna, che da cenni di esistenza in vita, fa rimpiangere anche allo “zoccolo duro” degli elettori progressisti di non aver votato per Salvini. Vista a Trieste ed in Regione l’assoluta inconsistenza dell’alternativa pentastellata. In quanto al mondo dell’informazione, definirlo appunto “informazione” è un ossimoro da saggio di Umberto Eco. Dalle televisioni, due, lottizzate e schierate da sempre, all’unico quotidiano che tra poco avrà la tiratura del vecchio settimanale “Il Meridiano”, che definirlo giornale locale è cosa ardua assai. Ecco dunque come le speranze della nostra comunità stanno tutte in quelle realtà che sono “fuori”, o se la vedete come loro “ai margini” di questa trista Trieste
Dipiazza. 720 giorni, 12 ore, 18 minuti e 20 secondi
» Inviato da valmaura il 19 June, 2018 alle 12:12 pm
Il mese scorso, ovvero maggio, era l’ultimo del “quinquemestre legale” sulla Ferriera che il Comune ha appaltato, per la modica cifra di nostri 51.000 euro a due legali veneti. Da quando, era dicembre dello scorso anno, il sindaco ha strombazzato su stampa e televisioni sempre compiacentemente prone l’iniziativa, per cinque mesi non se ne è saputo più nulla che è nulla. Visto che i soldi sono dei triestini, il Sindaco che li ha spesi, ed i legali che li hanno incassati, farebbero cosa buona e giusta a raccontarci a cosa sono serviti. Silenzio totale invece, tombale verrebbe da dire, pure sull’operato del consulente del Sindaco sulla Ferriera. Anche in questo caso l’unica notizia in cinque mesi e mezzo è stata la durata del suo incarico, annuale, ed il compenso di, sempre nostri, 30.000 euro. Ed oggi fanno due anni esatti dalla terza rielezione di Dipiazza a Sindaco. Ovvero 730 giorni, 12 ore, 18 minuti e 20 secondi da quel suo “Chiudo in 100 giorni”, l’area a caldo della Ferriera, stragiurato e firmato in diretta a TeleCamberquattro. Lingua biforcuta: direbbero Tatanka Yotanka (Toro Seduto) e Tashunka Uitko (Cavallo Pazzo).
» Inviato da valmaura il 18 June, 2018 alle 11:44 am
Già il giorno scelto porta male, pur non essendo cabalistici: il 19 giugno. Giusto giusto il secondo anniversario della terza rielezione a sindaco di Dipiazza: quello di “quel cancro lo chiudo domani” (2001), “se sfora ancora una volta, la chiudo” (2006) e “chiudo l’area a caldo in 100 giorni” (2016). Ma prendiamo atto che il nuovo Presidente Fedriga ha scelto di proseguire sulla strada tracciata da Illy, sindaco “Nel 2000 l’aria di Servola sarà pulita” e presidente Regione, da Tondo uno e due, presidente Regione quello del “se eletto una settimana dopo verrò a Servola (a cui attribuisce da vero conoscitore 50.000 residenti) e chiederò agli abitanti come chiudere la Ferriera” (2008). La siora Maria morta nell’attesa glielo ha lasciato scritto in testamento. E “chiudere la Ferriera è la priorità della mia Amministrazione” (sempre 2008). Da Dipiazza, sindaco uno e trino, da Cosolini e Serracchiani. Dunque Massimiliano Fedriga è in buonissima compagnia, ovviamente secondo i punti di vista si intende, e certo si comprende il perché delle gimcane del suo assessore Scoccimarro nelle prime assai infelici uscite pubbliche sempre sulla Ferriera. Poi gli è scoppiata in mano la bomba dei dragaggi nel porto di Monfalcone, dove, non aveva neanche finito di omaggiare la monfalconese predecessora Sara Vito, ed esaltare, “blindare” addirittura, i vertici tecnici del suo assessorato e dell’Arpa, che la magistratura goriziana gliene indaga uno, ed i bene informati vociferano che si tratta solo del primo della lista. Il neoassessore all’ambiente regionale era partito come un gallo ruspante a TeleCamberquattro, alla Rai regionale lottizzata, e sulla sua pagina Facebook: “chiudere in tempi brevi la Ferriera e mettere i lavoratori in cassa integrazione”. Ora che la legge non glielo consenta per lui era solo un inutile dettaglio, ma tant’è dopo i proclami di Dipiazza e Tondo evidentemente non voleva essere da meno. Poi silenzio, dopo la riunione con i vertici tecnici del suo assessorato ed Arpa, al posto del “ruspante” compare un gallo cappone. Talmente abbacchiato e dimesso che si fa sfanculare perfino da Cosolini, che è tutto dire, sempre dagli schermi di TeleCamberquattro, con il vicedirettore che prima cerca di rianimarlo, la pagnotta è sacra, e poi infastidito lo invita a rispondere. Ora il 19 giugno il Fedriga, indisponibile per un mese e mezzo, anche solo a dare un riscontro agli inviti di Circolo Miani e Servola Respira, ma ognuno risponde della sua educazione, organizza un incontro con le sigle che in questi anni hanno dimostrato di non conoscere e capire niente del ciclo produttivo della Ferriera e delle criticità degli impianti, ma di saper bene appoggiarsi agli amici di partito, in campagna elettorale e non: a fianco di Tondo prima, di Cosolini e Dipiazza poi e propagandisti elettorali dei 5Stelle in ultimo. Può giovare qui di sfuggita ricordare che il tavolo tecnico regionale messo su dalla Serracchiani l’altr’anno con la partecipazione di Circolo Miani e Servola Respira è stato fatto saltare alla terza riunione quando cioè Arpa, consulenti e tecnici dell’Assessorato Ambiente, presenti sempre ai massimi livelli, si rifiutarono di dare risposte alle segnalazioni precise sulle criticità degli impianti avanzate proprio da Romano Pezzetta e Maurizio Fogar. Appare del tutto evidente che confermando in blocco la struttura tecnica regionale, consulenti ed Arpa compresi; escludendo le uniche realtà che conoscono problemi e soluzioni della Ferriera, la linea Fedriga/Scoccimarro è chiarissima: lasciare le cose come stanno magari (e)ruttando parole di fuoco. E noi sopra gliene abbiamo ricordate alcune utili allo loro bisogna. Per quanto ci riguarda Circolo Miani e Servola Respira che hanno sollevato ed affrontato il problema dal 1998, continueranno nel loro impegno e nel percorso di confronto con la proprietà per arrivare a misure ed interventi concreti a tutela della salute di cittadini e lavoratori. Esattamente l’opposto delle chiacchiere dei politici di vecchio e nuovo conio e delle campagne propagandistiche promosse dal MinCulPop dell’informazione locale. Saranno, come sempre, i cittadini a valutare i risultati. Se volete aiutarci con un vostro "Mi Piace" alle nostre Pagine, meglio.
Nella foto una rappresentativa panoramica di gruppo.
» Inviato da valmaura il 17 June, 2018 alle 12:02 pm
Decreto antipovertà Regione FVG
“La Giunta regionale delibera che, sulla base ed a parziale modifica di quanto decretato in precedenza, il semestre di proroga del Sostegno al reddito regionale (MIA) per il periodo compreso tra gennaio e giugno 2018, venga erogato con le modalità in vigore fino al dicembre 2017, in una unica soluzione entro e non oltre il 30 giugno del corrente mese. Per gli importi fa fede quanto fissato nella delibera di proroga, ovvero gli stessi percepiti nel bimestre settembre-ottobre 2017 dai beneficiari. La giunta regionale nel dare efficacia con procedura d’urgenza alla presente delibera la trasmette ai comuni di competenza per l’immediata esecutività ed all’INPS per opportuna conoscenza. Salvaguardando così i termini della legge statuale istitutiva del REI e permettendo ai cittadini aventi diritto di effettuarne richiesta a partire dal 1 luglio.” Se la Giunta regionale Fedriga trova tempo e necessità di ridurre di un milione le spese per l’accoglienza dei migranti, facciamo fatica a capire perché non ne trovi per aiutare i cittadini residenti.