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Circolo Miani » News Correnti » Page 125 El Cazadòr de Porto Vecio. » Inviato da valmaura il 7 March, 2021 alle 2:35 pm Tutti lo cercano e nessuno lo trova.
L'Ambassadòr, il vaccino contro la sterilità dei Triestini, l'antidoto conto la denatalità e la decrescita demografica della città, l'esploratore del Viagra economico e finanziario: è partita da giorni la caccia, girano i nomi più disparati anche di impotenti declamati, i cui cognomi rutilano sulla stampa ansiosa.
I circoli e gli ambienti bene della Trieste che conta sono in fermento, sale l'eccitazione e le madame arrossiscono, la fregola cresce quanto la spasmodica attesa del messia fecondante.
Noi ne abbiamo trovato uno quanto mai adatto e seguendo il protocollare rituale lo andiamo ad omaggiare.
Entriamo genuflessi, anche sotto il peso di un tanicone di Terrano da 25 litri nel suo antro situato in una dolina carsica.
Eccoci tremanti giunti alla sua oscura presenza, ci accoglie un peto che neanche l'iprite in tempo di guerra, la prima, ma per fortuna ben consigliati siamo muniti di mascheroni antigas che manco gli astronauti.
Ci inchiniamo e rivolgiamo al Sommo il quesito fatale.
Chi sarà l'Ambassadòr che salva Trieste, forse lui, osiamo? E nel frattempo spingiamo avanti il quarto di ettolitro.
“Bon fioi, non ste romper le bale e prima feme assaggiar, che devo bagnar el gargarozzo”, si esprime come si usa alla Camera dei Pari: buon segno.
Sbevazz, sbevazz …. e …. RUTTT, da far tremare tutta la spelonca. Pare abbia gradito.
Forse ci siamo, accetta il Divino?
La trattativa prosegue serrata, tra cifre e valute, ovovie e sale congressi, centri fitness e Luna park, ma di piscine e Playa Beach non vuol sentire: tra il Predestinato e l'acqua, dolce e marina che sia, non corre buon sangue, anzi non corre affatto: dal tanfo che ci assale alla gola.
Si illumina a sentire di Pub ed Enoteche, che dei musei e degli uffici non sa che farsene.
Il tempo fugge come l'ossigeno dai nostri respiratori, che fa, scioglie la riserva?
Abbiamo compiuto l'impresa, la rinascita di Trieste è assicurata!
SuperCiuk, il nome che tutti attendevano, c'è!
Abbiamo l'Ambassadòr!
Ed ora fuori di corsa che non si respira più, domani toccherà alla Trieste da bere l'osannarlo.
Trieste a 5Stelle: Sindrome di Stoccolma e vocazione al suicidio, politico. » Inviato da valmaura il 7 March, 2021 alle 2:33 pm Ci piange il cuore da osservatori che riconoscono tutti i meriti di Giuseppe Conte a dover scrivere queste righe.
Ma la “trasfigurazione” in peggio della realtà pentastellata a Trieste è andata via via aggravandosi del pari degli insoddisfacenti risultati conseguiti alle elezioni amministrative (regionali e comunali).
Ora elencare le casistiche sarebbe lunghissimo e pertanto ne citiamo solo alcune simbolicamente utili.
Sul piano prettamente locale la gestione fallimentare quanto episodica della vicenda Ferriera, rifiutando, per scelta autoreferenziale, ogni collaborazione autorevole ha scelto di privilegiare un gruppetto che nulla conosceva su ciclo produttivo dello stabilimento e sullo stato degli impianti, il cuore della questione, e che era ammanigliato da sempre con Tondo, Dipiazza e Forza Italia, per i quali faceva galoppinaggio elettorale.
Sulla questione della mattanza degli alberi, il suo capogruppo scriveva le testuali parole a difesa dell'operato della “patriota” assessora Lodi: “se li tagliano vuol dire che sono malati”.
Lo stesso che nella passata consiliatura con l'allora collega in Comune Stefano Patuanelli, laureato in ingegneria civile, non aveva alzato sopracciglio sul progetto di rifacimento dell'ospedale di Cattinara con dissennato trasferimento del Burlo, e che prevedeva espressamente lo sbancamento dell'unica area alberata presente (la Pineta di Cattinara). Salvo poi cercare di cavalcare elettoralmente il clamore suscitato dal Circolo Miani sulla vicenda, presentando una interrogazione a babbo morto e memoria corta.
Ora dopo la sparata della candidata sindaca in pectore che umilmente, Fracchia e Fantozzi al cospetto sono giganti di caparbietà, si scusa con la stampa per gli atteggiamenti pregiudizialmente sbagliati di “qualcuno” nel Movimento (Beppe Grillo che ci aveva organizzato il secondo VaffaDay nazionale e che a Trieste avevamo sostenuto anche operativamente come Circolo Miani). E dopo che, come ha ricordato ieri alla Sette perfino Bersani, questa stampa aveva “massacrato per pregiudizio preso” ogni giorno il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con lo scopo di rovesciarlo (si chiama etica deontologica e professionalità giornalistica) ed il Movimento Cinque Stelle dal momento della sua nascita.
E dopo aver cacciato il miglior parlamentare che aveva eletto in Regione, Aris Prodani, che fino ad allora aveva più che bene operato per Trieste ed il suo Porto.
Si siamo dispiaciuti, anche perchè pur non avendoli mai votati, né loro né altri va detto, condividevamo molti dei punti su cui era nato questo Movimento, che come Circolo Miani, degli “ante marcia” dunque, li avevamo sostenuti a Trieste fino dalla fondazione del Circolo Miani nel 1981, quando Beppe Grillo faceva in televisione la pubblicità per lo yoghurt Yomo. E che per inciso oggi sostiene che “entro il 2025” tutte le città italiane devono esse coperte dalla rete 5G, senza se e senza ma.
Ecco perchè Trieste Verde è diversa moralmente e distinta e distante da questa politica a cui i Cinque Stelle triestini si sono omologati da tempo.
Teodor. Sciocchezzaio politico. » Inviato da valmaura il 6 March, 2021 alle 1:12 pm Tram di Opicina.
“L'assessore comunale ai Lavori pubblici (ed al Verde, purtroppo per il verde), Elisa Lodi, al momento si limita a un «si è parlato fin troppo. Noi continuiamo a lavorare e a investire per restituire il Tram a Trieste. Vigileremo con gli uffici sui cantieri avviati lunedì e oggi (ieri)».
Se la “vigilanza” è stata quella in essere negli ultimi cinque anni, non poteva capitare “disgrazia” peggiore.
Ed in quanto al “parlare fin troppo” metta un tampone in bocca ai vertici comunali.
I 5Stelle triestini mandano a Vaffanc… Beppe Grillo.
Dichiarazione della candidata sindaca pentastellata.
“L'appuntamento per gli organi d'informazione sarà alle ore 11 nella sede del Circolo della stampa. A detta di Richetti, da parte dei Cinque stelle locali la scelta del luogo è stata simbolica, finalizzata a lanciare un messaggio di attenzione nei confronti dei media, verso i quali in passato qualcuno all'interno del M5s nazionale può aver avuto un «atteggiamento sbagliato».
Il “qualcuno” era Beppe Grillo ed il suo secondo Vaffaday sull’informazione.
I camaleonti al confronto di questa evoluzione della specie grillina sono dei dilettanti.
Porto Vecchio non fa figli.
Nella glorificazione perenne della firma protocollare, ci hanno messo due anni, tutti i Bonzi della politica sottolineano che questa invertirà la costante denatalità dei Triestini in una città che perde mediamente 2000 residenti all’anno.
Che fare figli e mettere su famiglia sia a Trieste un lusso non l’hanno ancora capito, forse meno statue, lavori inutili e grandi eventi aiuterebbe di più a sconfiggere una povertà ed una insicurezza che devastano decine di migliaia di concittadini.
Elezioni con il trucco.
L’informazione, scusate la bestemmia, esistente a Trieste ed in Regione sembra un tavolo da poker con soli bari. Continua imperterrita la censura e l’oscuramento nei confronti di Trieste Verde, e ovviamente a nessun “intellettuale” o “sicuro democratico” passa per la testa denunciare pubblicamente il falso elettorale propinato ai Triestini. E ci mancherebbe: hanno da perdere la fotina e la comparsata quotidiana alla Fracchia.
Teodor. Morire da solo in Ospedale, come è possibile? » Inviato da valmaura il 5 March, 2021 alle 1:57 pm Lo hanno trattenuto in “osservazione” al Pronto Soccorso di Cattinara, parcheggiato su di una barella, l'uomo di 61 anni trovato poi dopo ore morto, in completa solitudine.
Non ci interessa se era in stato di alterazione, perchè pare fosse ubriaco, anzi questa semmai è una aggravante per chi lo aveva “preso in carico”.
Non importa se la persona avesse rifiutato di sottoporsi al prelievo del sangue, ma quando si sapeva, e si sapeva, che era stato raccolto da terra in strada qualche esame essenziale per accertare il suo stato fisico andava fatto, volente o nolente lui.
Questo non può essere archiviato come “tragica fatalità” come si legge in giro, altrimenti si cambi perlomeno il nome del reparto “osservazione temporanea” che appare come una tragica farsa.
Le responsabilità appaiono gravi, e non solo per gli eventuali operatori, ma per una dirigenza ASUGI che stabilisce questi protocolli, nemmeno negli ospedali da campo in zona di guerra accadono fatti simili.
E siamo nella “mitteleuropea” Trieste, nella politica dei manifestoni elettorali che promettono futuri “sostenibili” e sviluppi “green”.
Ma vergognatevi almeno!
E tra due sabati parleremo proprio di malasanità e delle proposte, concrete, di Trieste Verde per dare alla città una struttura sanitaria, ospedaliera e territoriale, degna di un paese civile. Vi racconto una storia. Pronto Gretta? Con chi parlo io? » Inviato da valmaura il 4 March, 2021 alle 11:58 am Qualche annetto fa mi fermai a fare benzina in un distributore posto sulle Rive, quasi di fronte alla vecchia Pescheria, che chiamarla Salone degli Incanti fa ridere non poco, da piangere invece i tempi di ristrutturazione: il doppio, e non scherziamo, di quelli che gli Egizi avevano impiegato per costruire la Piramide di Cheope.
Spento ovviamente il motore, fatto il rifornimento, giravo la chiave di accensione inutilmente più volte e la vettura non ripartiva, tutto l’impianto elettrico del Mercedes fuoristrada era bloccato, con gli indicatori impazziti.
Mi soccorrevano i due benzinai nello spiegarmi che non era un guasto della mia auto ma il sistematico blocco messo in essere dalle emissioni della nuova potente antenna di telefonia mobile piazzata da poco sul palazzo accanto. E detto questo spinsero a mano le tre tonnellate di macchina per una ventina di metri sulle Rive finchè impianto elettrico e motore ripartirono.
Prima però mi raccontarono che oltre a spingere le autovetture dei clienti una volta avevano dovuto chiamare d’urgenza un’ambulanza perché le emissioni del ripetitore aveva mandato in tilt il pace-maker di un cliente con conseguente crisi cardiaca dello sventurato.
E stiamo parlando di impianti 3/4G, quelli “innocui”. Quelli “testati” da quella testina di Arpafvg.
A Gretta per esempio nell’arco di una cinquantina di metri attorno alla Farmacia e di fronte alla grande scuola primaria ci sono due belle antennone, costruite o potenziate da pochissimo, in mezzo ad un quartierone Ater, anzi sui tetti.
Pronto Gretta? Con chi parlo io?
Per questo ci vediamo , sabato prossimo 6 marzo, alle ore 11, presso la sede (g.c.) del Circolo Miani a Trieste in via Valmaura 77, in un incontro pubblico di Trieste Verde, che si terrà all'aperto nel rispetto delle misure antiCovid-19.
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