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Circolo Miani » News Correnti » Page 121 Comune di Trieste. Ne azzeccassero una che sia una. » Inviato da valmaura il 24 May, 2021 alle 11:00 am I lavori di manutenzione della riviera e del lungomare tra Barcola e Miramare si fanno rigorosamente in estate quando c'è il tutto esaurito. Guai realizzarli in autunno o primavera, ci mancherebbe, ma d'altronde si vota in ottobre e tutto torna utile, così male pensano, per campagna e propaganda elettorale.
Neanche studiassero a tavolino simili bislaccate per infastidire oltremodo i cittadini.
E poi conoscendo il rispetto dei tempi dei cantieri comunali c'è solo da sperare nella buona sorte.
Leggete cosa si scrive oggi sulla stampa locale, che ogni ulteriore commento appare superfluo, e vi raccomandiamo i prossimi lavori stradali fateli nelle ore di punta di maggior traffico appunto per “arrecare il minor fastidio possibile”. Roba da pazzi!
“Marciapiedi, alberi e pavimenti: a Barcola quattro mesi di lavori.
Tra due settimane l'assegnazione del primo lotto da 300 mila euro.
Marciapiedi, porfido, alberature, Topolini in primo piano. Quindici giorni per l'aggiudicazione della gara poi quattro mesi di lavori che avvolgeranno l'intera estate a partire dall'inizio della stagione balneare. “Cercheremo di arrecare il minor fastidio possibile”, mette le mani avanti Elisa Lodi, assessore ai Lavori pubblici.”
Cos'è? Uno scherzo o una battuta infelice?
Trieste Verde.
Abbattere alberi e piante in aree private? Non si può. » Inviato da valmaura il 24 May, 2021 alle 10:58 am Leggete le istruzioni per tutelarvi. A riguardo la Corte di Cassazione ha ribadito che i “i danni conseguenti al taglio degli alberi ad alto fusto – seppur presenti in un giardino condominiale – appaiono “irreversibili” non solo per i condomini ma più in generale per i cittadini” (Cass., Sez. VI penale, sent. n. 24396/15 dd.20 giugno 2005).
In via generale, il taglio degli alberi e delle piante condominiali necessita del consenso di TUTTI i condòmini, visto che si tratta della “distruzione” di un bene comune, un’innovazione altrimenti vietata (artt. 1120-1122 cod. civ.).
Gli alberi e le piante, infatti, sono da considerarsi “beni comuni” dei condòmini, in quanto l’elencazione operata dal codice civile (art. 1117) ha valore puramente esemplificativo (Cass. civ., 18 settembre 2009, n. 20249). Si può prescindere dall’unanimità dei condòmini soltanto nel caso in cui l’albero o la pianta costituisca fonte di pericolo (es. rischio di caduta, malattia, ecc.) debitamente documentata con perizia da parte di professionista abilitato.
Molto interessante è la seguente massima giurisprudenziale: “…l’abbattimento di alberi, comportando la distruzione di un bene comune, deve considerarsi un’innovazione vietata ai sensi dell’art. 1121 c.c. e, in quanto tale, richiede l’unanime consenso di tutti i partecipanti al condominio; né può ritenersi che la delibera di approvazione, a maggioranza, della spesa relativa all’abbattimento, possa costituire valida ratifica dell’opera fatta eseguire di propria iniziativa dall’amministratore … La delibera a sola maggioranza che prevede lo sradicamento degli alberi condominiali è nulla ed impugnabile in ogni tempo” (Corte d’Appello di Roma, 6 febbraio 2008, n. 478).
In proposito, la Suprema Corte aveva osservato che gli alberi ad alto fusto concorrono a costituire in modo indissolubile il decoro architettonico dell’edificio e, conseguentemente, la loro eliminazione comporta un inevitabile deprezzamento economico anche delle unità abitative dei singoli condomini (Cass. civ., Sez. II, 18 aprile 1994, n. 3666).
Come far constatare la propria opposizione al taglio di alberi e piante condominiali in assenza di pericolo o malattia debitamente certificati?
Il condòmino dovrà inviare una raccomandata a.r. o via p.e.c. all’amministratore del condominio, significando la propria volontà contraria.
Nel caso in cui non se ne prenda atto, il condòmino può agire per il risarcimento del danno in sede civile.
Trieste Verde Trivelle a gogò. » Inviato da valmaura il 22 May, 2021 alle 11:00 am Ma non era “grillino” il Ministro per la Transizione Ecologica?
Trivelle nell'Adriatico, via libera del governo. L'ira dei sindaci: "Così scivoliamo sotto l'acqua. Addio a vongole e turismo"
La Giustizia è uguale per tutti?
A leggere le notizie non sembra proprio.
Ruba tre occhiali da Coin, per 309 euro, ma viene bloccato da un addetto alla sicurezza e finisce in carcere al Coroneo.
Arrestato sindaco leghista dimissionario di Foggia. “Chiesta mazzetta da 500mila euro per appalto”: l’imprenditore ha registrato tutto. Finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e tentata concussione.
E per chiudere in bellezza e povertà.
"Con la pandemia cresce il numero di poveri: gli assistiti dalla Caritas a Trieste sono il 13 % in più".
Eppoi diciamocela tutta, come scrive il noto giornalista della Stampa, “chi di noi non è cresciuto ed ha abitato in una casa da un milione di euro?”
Vabbè allora c'erano le lire e dunque un appartamento da due miliardi del vecchio conio.
Già, chi di noi? Siamo alle solite. Ancora fermi i lavori in Ponterosso. » Inviato da valmaura il 22 May, 2021 alle 10:53 am Nulla di nuovo sulle capacità del Comune. Rimangono bloccati i lavori sui ponti del Canale di Ponterosso che dovevano essere ultimati per giugno e la data di ultimazione slitta sine die.
Come riportato dalla stampa “Il Comune annuncia che una nuova riunione sarà prevista all'inizio della prossima settimana, per fare il punto sulla situazione, e che si va verso una proroga dei lavori. Fino a quando, al momento, non si sa. Finora non è stata ancora ultimata la parte propedeutica all'inizio vero e proprio dell'intervento.”
Ma state tranquilli “il Comune annuncia una nuova riunione per la prossima settimana”. E allora siamo a posto, questi si riuniscono per discutere su cosa hanno sbagliato, confidiamo, fin dall'inizio, a partire dal non aver fatto una elementare ispezione del basso fondale.
Ma come assicurava l'assessora Lodi in dicembre a giugno i lavori saranno ultimati: la nuova maledizione del Canal, come per il Ponte “corto” di Cosoliniana memoria.
Ricordatevi che la Chiesa degli Schiavoni è lì a due passi, una benedizione proprio no?
Solo a Trieste, della serie Tram di Opicina due.
Trieste Verde. 1067 metri quadri per dipendente. Acciaieria Noghere. » Inviato da valmaura il 21 May, 2021 alle 12:41 pm Ne avevamo accennato nel finale dell'articolo di ieri, quando scrivevamo “dell'uso spropositato di territorio per manodopera impiegata nel nuovo stabilimento (450 dipendenti su 480.000 metri quadrati)”. Appunto un chilometro e passa per lavoratore, calcolato a metro quadro.
La domanda che ci poniamo è conseguente: può Trieste, e Muggia, permettersi questo spreco di territorio per simili risultati operativi?
Qualcuno dirà che però altrimenti l'area, inquinata ed in parte occupata da rottami industriali, rimane appunto inquinata con i serbatoi ex Aquila arrugginiti. Giusto, ma se permettete questa è un'altra storia che riguarda ed investe la totale incapacità di una intera classe dirigente (politica, industriale, manageriale e sindacale) a progettare uno sviluppo tecnologicamente moderno e non impattante, favorendo l'insediamento di aziende di medie piccole dimensioni ma di alta qualificazione professionale e di nullo impatto ambientale.
Altrimenti parlare sempre, riempirsi la bocca di abusati slogan in campagna elettorale, di Trieste capitale della ricerca scientifica (Sincrotrone, Area di Ricerca, Sissa solo per citarne alcuni) è puramente dare aria ai denti, truffare i cittadini-elettori, se si non si è capaci di dare concretezza operativa tra questa “eccellenza” e lo sviluppo del nostro territorio.
Pertanto abbiamo deciso di dedicare l'incontro pubblico settimanale di Trieste Verde, alle ore 11 di domani, sabato 22 maggio, nella sede (g.c.) del Circolo Miani a Trieste in via Valmaura 77, proprio alla questione della annunciata Acciaieria “Green ma non troppo” alle Noghere.
Ne parleremo anche in vista dell'assemblea pubblica che si terrà in loco, ovvero in via Flavia di Stramare, domenica 30 maggio, con ritrovo alle ore 10.30 all'uscita della Galleria di Aquilinia dinanzi all'Officina meccanica Walter, nei pressi di un Autolavaggio, luogo da cui raggiungeremo lo spazio in cui si terrà l'incontro aperto ai Muggesani, ma anche Triestini e abitanti di Dolina-San Dorligo sono i benvenuti. Tutti meno i soliti politici ed i loro abituali lacchè, che non abbiamo tempo da perdere. |
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