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Circolo Miani » News Correnti » Page 116 «Ecco quanto guadagna un giornalista Rai» » Inviato da valmaura il 10 June, 2021 alle 12:42 pm Giusto per saperlo, visto che i soldi sono i nostri.
Ma sono cifre che risalgono al 2014/15, vecchie di sette anni! 303 dirigenti giornalisti guadagnano tra i 120mila e i 240mila euro lanno. I 688 redattori ordinari invece ne portano a casa mediamente 85mila. Sono alcune delle cifre sugli stipendi Rai diffuse oggi dal Fatto Quotidiano in un articolo (2015).
RAI, OLTRE 1.500 GIORNALISTI I numeri sono ripresi dalla mappa dellorganico che lazienda televisiva pubblica ha inviato al suo azionista di controllo, il Ministero dellEconomia, aggiornata al 31 dicembre 2013.
Viale Mazzini dispone di 1.581 giornalisti con un contratto a tempo indeterminato, la metΰ guadagna piω di 105.000 euro lanno e puς sfoggiare almeno la qualifica di caposervizio (sono 279). I dirigenti giornalisti, dai capiredattori in su, sono 303 e vanno dai 120.000 euro ai 240.000 euro, il limite imposto alle societΰ partecipate dal Tesoro. Un anno fa, sei giornalisti superavano i 310.000 euro.
I telegiornali Rai, che stanno per subire la riforma approvata in Cda, possono muovere 64 inviati speciali, 126.000 euro ciascuno θ il prezzo per Viale Mazzini. I vice capiredattori sono 150, tradotti in milioni fanno 18. I redattori ordinari con buste paga che non rispecchiano il mercato odierno la media θ di 85.000 euro sono 688.
Oltre naturalmente ai benefit esentasse, ad esempio quando si pagava in lire ricevevano cadauno 5 milioni all'anno per aggiornamento culturale ed indennitΰ varie.
Ecco quanto ci costano, e sono cifre oggi chiaramente in difetto, professionalitΰ ed indipendenza di questo servizio pubblico che ci troviamo in Regione.
E fanno pure gli arroganti ed i permalosetti. Siot. Silenzio pneumatico. » Inviato da valmaura il 9 June, 2021 alle 1:54 pm Cosμ prodiga di parole, di interviste quando si tratta di farsi bella, la Siot, e da tempo non θ una novitΰ, si richiude in un silenzio ermetico, totale e pneumatico quando si tratta delle emissioni pluriannuali di miasmi con cui impesta Trieste, intesa come provincia.
Ma da questo silenzio trasuda un brutto odore quasi medesimo a quello di benzina marcia che ci offre a cadenza settimanale.
Il quadro peggiore lo offrono i silenzi e le inerzie di Autoritΰ Portuale, Capitaneria di Porto, Arpa ed Asugi, Assessorati vari ad ambiente e salute di Regione e comuni, questi fanno proprio rivoltare lo stomaco e comprendere quanto lontani e menefreghisti siano questi enti, che paghiamo noi e non poco, dagli interessi primari dei cittadini, a partire da salute e qualitΰ della vita.
D'altronde θ lo stesso comportamento che hanno assunto sulla nuova Acciaieria green ma non troppo annunciata per le Noghere, a due metri dal centro abitato le cui proprietΰ immobiliari verranno svalutate di due terzi al primo colpo di piccone, sul rifacimento dell'area della Ferriera e sui dragaggi (per lo meno in tre ampie zone del Vallone di Muggia).
Tutti zitti che parlano i soldi, anzi gli affari fatti per di piω utilizzando i quattrini dello Stato, e dunque lorsignori si possono pure permettere di sponsorizzare le campagne elettorali dei candidati amici, vedi quello in divenire del centro-sinistra, ma rigorosamente con trattino di Illyana memoria, che la sinistra da queste parti ha cessato da un pezzo di esistere salvo pietosi tentativi di camuffarsi sotto improbabili sigle.
Ovviamente il servizio pubblico della televisione che coattamente paghiamo con il canone, la Rai regionale, si θ subito uniformata, si θ posizionata repentinamente dove tira il vento dei poteri e degli affari, pronta ad offrire il consueto servizietto completo. Si chiama professionalitΰ ed etica del giornalismo come ripete frΰ Cristiano il sacrestano che dirige l'Ordine categoriale.
Trieste Verde. Ambiente: convegni su Marte. » Inviato da valmaura il 9 June, 2021 alle 1:53 pm Farli a Trieste o sul Pianeta Rosso θ la medesima cosa.
Dal Convegno in corso sul nostro mare, e la sua salute, le prospettive che ne escono per l'Adriatico non sono delle migliori.
Uno dei punti critici sul quale tutti convergono θ l'eccesso di anidride carbonica Co2 che, oltre surriscaldare il mare (la temperatura delle acque del Nord Adriatico θ aumentata di circa un grado in 20 anni), crea sofferenza a una serie di organismi, come i crostacei, ed θ una tra le criticitΰ piω recenti.
Bene, anzi male, ma la cosa finisce qui. Ovvero non una parola sui progettati investimenti industriali che da Monfalcone a Muggia si baseranno proprio per la produzione sulla copiosa emissione di Co2, ovvero Anidride Carbonica, vedi l'annunciata nuova Acciaieria alle Noghere.
Ed allora? A cosa servono questi convegni, e soprattutto cosa serve farli a Trieste se non per alleviare le sofferenze di albergatori e ristoratori, con numeri per altro assai esigui?
Se non si contestualizza il fatto alla realtΰ in cui si svolgono tanto vale tenerli su Marte.
Poi la campagna elettorale prosegue con il consueto arrivo in cittΰ dei semi Big della politica nazionale che tromboneggiano per sponsorizzare i candidati locali delle loro scuderie.
Interessante notare il plauso del pentastellato Patuanelli alla nascita del Governo Draghi che contraddicendo tutte le sue affermazioni precedenti il Presidente della Repubblica ha imposto per mandare a casa il Presidente del Consiglio espresso dai 5Stelle, Giuseppe Conte.
Ma il trasformismo non ha sigle nι epoche, come Giolitti insegnς.
Quanto poi Neri Marcorθ in arte Gasparri possa portare giovamento a Dipiazza θ un mistero, ma questa politica sembra non volerci risparmiare proprio nulla.
L'antidoto? Trieste Verde. Trieste Verde. Noi non promettiamo! » Inviato da valmaura il 8 June, 2021 alle 11:12 am Non promettiamo di fare arrivare i treni in orario, che non ci compete, ma ci batteremo affinchθ i lavori pubblici siano necessari, utili e soprattutto rapidi.
Noi non promettiamo di farvi vincere al SuperEnalotto, ma ci batteremo per porre fine al precariato, allo sfruttamento e per far ritornare in capo al Comune i lavori esternalizzati.
Noi non promettiamo l'attico in centro con vista mare, ma ci batteremo per la soluzione dell'emergenza casa, e il diritto a vivere in civili e non alienanti abitazioni.
Noi non promettiamo la clinica svizzera, ma ci batteremo per una sanitΰ pubblica, ospedaliera e territoriale, efficace, rapida ed umana.
Noi non promettiamo la villa a Cortina, ma ci batteremo contro il degrado imperante dei nostri quartieri, non solo urbanistico ma anche sociale ed umano.
Noi non promettiamo il Billionaire, ma ci batteremo per l'adeguamento al minimo di 780 euro come stabilito dalla Corte Costituzionale per le pensioni minime e per i redditi sociali.
Noi non promettiamo le pinete Dolomitiche, ma ci batteremo per l'incremento del verde, il potenziamento e la cura dei giardini, la fine della mattanza degli alberi e nuove piantumazioni come la legge, qui violata, impone.
Noi non vi promettiamo nuove acciaierie green ma non troppo, ma ci batteremo per lo sviluppo del territorio compatibile, ad alto livello tecnologico e nullo impatto ambientale.
Noi non vi promettiamo di mandare il Porto in orbita, ma ci batteremo per una Cittΰ-Porto che rispetti ed esalti qualitΰ della vita, del lavoro e della salute della nostra comunitΰ.
Noi non promettiamo che Trieste diventi come il Parco Naturale di Sesto, ma ci batteremo contro le inutili cementificazioni e per la ristrutturazione del vasto patrimonio immobiliare sfitto ed abbandonato.
Noi non promettiamo il ritorno alla Preistoria, ma ci batteremo per la fine di Antenna Selvaggia, per la moratoria sul 5G e per un piano regolatore comunale che concentri ripetitori ed antenne in aree non sensibili per la nostra salute.
Noi non promettiamo il Paradiso terrestre, ma ci batteremo per il benessere, la tutela e le cure gratuite dei nostri animali.
Insomma noi non promettiamo il Sol dell'avvenire, ma ci batteremo perchθ il presente per i Triestini diventi sostenibile ora.
Ecco perchθ Trieste Verde ed il Circolo Miani sono distinti e distanti da questa politica e diversi moralmente dai suoi attuali e passati protagonisti.
Maurizio Fogar. Elezioni: Lazzaro alzati e cammina. » Inviato da valmaura il 8 June, 2021 alle 11:10 am Cantieri elettorali e Triestini boccaloni? Divertente, veramente divertente di come a pochi mesi dalle elezioni comunali Podestΰ e Giunta da un lato e la politica tutta dall'altro, riscoprano l'esistenza del territorio e del suo degrado, e magicamente promettano soldi e lavori come miracolo a venire.
Per anni ed anni non si sono accorti dell'abbandono totale di gran parte dei giardini ed aree verdi, periferici e centrali (da piazza Carlo Alberto a Pendice Scoglietto alta), mentre viale Romolo Gessi sfugge sempre ai loro radar, delle manutenzioni anche spicciole non eseguite, segnate come fossero lapidi cimiteriali da transenne bicolori, oramai contorte ed arrugginite e dai sacchi arancioni sparsi in giro, per finire oggi con Grignano. Ma ci rassicurano hanno sempre pensato, ma solo pensato, alla sua importanza turistica, per i frequentatori triestini una prece basta e avanza.
Non continuiamo nell'elenco perchθ altrimenti non la finiremmo piω.
Ci cascheranno ancora i Triestini che tradizionalmente sono di bocca buona e memoria assai corta?
Lo verificheremo allo spoglio delle schede.
Trieste Verde. |
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