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Circolo Miani » News Correnti » Page 109 Una Polizia NON al servizio dei cittadini! » Inviato da valmaura il 30 June, 2021 alle 10:05 am Ben strana la vicenda che vede protagonista, a nostro avviso in negativo, il Commissariato PS di Muggia, oltre ad alcuni appartenenti alla Polizia municipale.
La ricostruiamo fedelmente passo a passo.
Assemblea di Noghere, vigili urbani vanno a chiedere al proprietario del fondo che ne ha concesso gratuitamente l'uso al Comitato di cittadini Noghere per la prima assemblea, i motivi ed il perchè di questa sua scelta generosa.
Due giorni dopo la stessa polizia locale dopo decenni di parcheggio abituale dei residenti sulla strada dinanzi alle loro case, per due volte consecutive falcidia tutte le auto con contravvenzioni.
Assemblea di Aquilinia, prima dell'inizio il Presidente del Circolo Miani si reca dagli agenti PS inviati per servizio dal Commissariato di Muggia, per chiedere conferma del luogo in cui annunciare, nel corso della riunione, dove si svolgerà a Muggia l'annunciata assemblea di due domeniche dopo. E citando la vecchia lunga amicale collaborazione con chi diresse per molti anni quel Commissariato, un Vicequestore, e con gli agenti allora in servizio, si sente rispondere dal Capopattuglia che era ora che (il Vicequestore) si levasse dalle ….. , sotto gli occhi allibiti dei presenti.
La Polizia municipale conferma invece che il posto da noi prescelto, piazza della Repubblica, era disponibile e ne abbiamo ulteriore conferma via internet compulsando il calendario dei mercatini comunali, non previsti per quella giornata.
Il lunedì successivo il Presidente Fogar telefona al Commissariato PS di Muggia con un gesto di pura cortesia per annunciare scopi e tempi della terza assemblea, di cui è già stata inviata comunicazione formale all'ufficio competente: ovvero quello dell'Ordine Pubblico del Gabinetto del Questore di Trieste.
Dopo tre tentativi non riesce a parlare con il dirigente, che di cognome fa Vecchiet, e lascia il suo recapito chiedendo di essere richiamato. Sta ancora aspettando.
Poi riceviamo telefonata dai Vigili Urbani di Muggia che ci informano imbarazzati che si erano sbagliati e che no, piazza della Repubblica non era disponibile per domenica 27 giugno perchè, a loro insaputa, così dicono, il Comune aveva “recuperato” un altro mercatino e ci chiedono di aiutarli a risolvere il problema. Accogliamo la richiesta, accettiamo le scuse e ripieghiamo sui Giardini Europa, dove per altro modi ed atteggiamento della comandante a tutto sono ispirati meno che a cordiale collaborazione, lo definiremmo un tanticchia indisponente.
Annunciamo nel corso dell'assemblea del 27 giugno ai tantissimi presenti che il primo incontro del Comitato si terrà il venerdì 2 luglio alle ore 18 proprio nello stesso luogo, Giardini Europa, e per eccesso di zelo inviamo la domenica stessa comunicazione alla Questura di Trieste, Gabinetto del Questore.
Lunedì 28 riceviamo inusuale telefonata di un “ispettore” del Commissariato PS di Muggia che ci informa che non è possibile utilizzare stavolta i Giardini Europa, perchè “ha notizia” di altra iniziativa concomitante. Ora le procedure prevedono che chi prima comunica ha la precedenza ma non volendo sollevare una tempesta in un bicchiere d'acqua ci informiamo se questa iniziativa di cui “hanno notizia” sia di tipo politico od altro. Ci viene risposto altro e dunque ricorrendo al buon senso ed alla logica proponiamo che considerata la vastità dello spazio, e la sua suddivisione, le due iniziative possano tranquillamente convivere, ma ribadiamo che il nostro interlocutore formale è la Questura di Trieste, visti anche i precedenti comportamenti dell'ufficio muggesano.
Veniamo raggiunti telefonicamente da un funzionario della Questura ed appunto troviamo secondo logica e buon senso l'approvazione del nostro suggerimento anche per la difficoltà di dover interpellare mezz'ora prima tutti i passanti per il giardino per chiedere le ragioni della loro presenza ed eventualmente indirizzarli verso un nuovo sito dell'incontro, e confermiamo che non verrà usato da parte nostra alcun impianto di amplificazione, nè simboli identificativi.
La stessa Questura ci conferma che in effetti nessuno può inibire il diritto a dei cittadini di trovarsi in un giardino a parlare e che neppure serviva la nostra comunicazione.
Dopo aver ricevuto conferma della logica soluzione pubblichiamo negli articoli la notizia dell'incontro, al luogo prefissato ed annunciato pubblicamente in assemblea domenica 27 giugno, e senza che allora nessuno dei tanti funzionari di PS presenti ed audienti avessero avuto nulla da ridire, forse non avevano ancora “notizia”.
Ieri sera alle 19, Maurizio Fogar ha ricevuto una perentoria chiamata da parte dell'asserito Commissariato PS di Muggia dove gli si intimava, anzi lo si “convocava” per le 14 di oggi a Muggia nei locali dello stesso, dove “doveva” presentarsi, termini perentori ripetuti più volte.
La sua risposta fu semplice e breve: non si fanno “convocazioni” telefoniche ed il “dovere” vale forse, ma abbiamo dei dubbi, per i bambini all'asilo, e se hanno qualcosa da notificare seguano le modalità di legge, per iscritto al domicilio del Circolo Miani. Che i tempi della gendarmeria borbonica erano passati da un pezzo.
Stamane la Questura di Trieste ci comunica che la “autorità locale” di PS ha respinto l'accordo da noi civilmente trovato il giorno prima. Ed ora ci giunge notifica, stavolta rispettando le modalità di consegna a domicilio, del Vicequestore Mannella, di spostare “il presidio” in altra piazza.
Dunque la cosa non ci riguarda, perchè noi siamo distanti mille miglia da usi e termini militareschi, e mai abbiamo parlato di “presidio”.
E stamane il Presidente del Circolo Miani ha informato la Questura che lui, assieme a quanti altri liberi privati cittadini vorranno venire, si troverà venerdì 2 luglio, alle 18 ai liberi Giardini comunali di Muggia, e che il Commissariato di Muggia e la Questura di Trieste, avranno solo l'imbarazzo della scelta di dimostrare se sono al servizio dei cittadini e della Costituzione della Repubblica su cui hanno giurato o se interpretano il mestiere per cui sono pagati, poco ne conveniamo, dai cittadini in altro autoritario modo, magari al fine di compiacere altra “autorità”.
E complimenti all'amministrazione comunale retta da forze che si richiamano al “popolo”. Muggia (San Dorligo) e Trieste. » Inviato da valmaura il 29 June, 2021 alle 1:55 pm Come nel passato, ma ancora purtroppo ben presente, le vicende Ferriera e Siot coinvolgevano nella sostanziale indifferenza e silenzio omissivo di politica ed istituzioni queste nostre comunità, cosi oggi le questioni della annunciata Acciaieria, dal progetto fantasma, e dei dragaggi investiranno pesantemente tutti noi che viviamo in queste terre. Ed anche qui l'atteggiamento di politica ed istituzioni è del tutto appiattito e favorevole senza se e senza ma alle due questioni, di cui per altro non conoscono nulla.
Dunque se le tre assemblee pubbliche in sequenza (alle Noghere, ad Aquilinia e domenica a Muggia), registrando una crescente ed esponenziale partecipazione di cittadini raramente riscontrabile, hanno impresso una accelerazione nella partecipazione della comunità muggesana, ora bisogna estendere questa sensibilità e coscienza anche nei vicinori comuni di San Dorligo ma soprattutto Trieste.
Solo coinvolgendo tutta la nostra provincia, approfittando pure della imminente scadenza elettorale amministrativa di ottobre, per la quale partiti, partitucoli, sigle vecchie e nuove, sono in campagna elettorale da almeno un anno, e tentano goffamente di speculare su ogni cosa per arraffare qualche voto, contando dell'appoggio di una stampa, scritta e televisiva, francamente indecorosa e schierata, potremo fermare e ridimensionare queste annunciate scelte foriere di modificare profondamente qualità della vita e salute di noi tutti.
Ci accuseranno, e già lo fanno, proprio costoro che portano tutte le responsabilità dello stato in cui versa la nostra provincia, di essere dei bastian contrari, di fermare occasioni che porterebbero lavoro ed occupazione. E parlano loro che per 40 anni di (s)governo non sono stati capaci di avanzare proposte concrete, che hanno lasciato la zona Noghere-Aquilinia nello stesso stato in cui versava decenni orsono (le mancate bonifiche della ex Raffineria e del sito ex Ezit stanno lì a dimostrarlo). Che ciarlano di “città della scienza e della ricerca”, sfilano ai convegni Esof, e non hanno concretizzato una realtà che sia una per favorire nascita e sviluppo sul territorio di imprese medio piccole, ad alta tecnologia e nullo impatto ambientale. Insomma oggi come ieri, vedi Ferriera, accusano noi rovesciando fatti e responsabilità. Un po' come la Muta di Cavana che desse della peripatetica ad una suora di clausura delle Orsoline.
Pertanto le due prossime scadenze: quella di Venerdì 2 luglio, alle ore 18 sempre ai Giardini Europa in via Roma a Muggia, con la riunione pubblica ed aperta del Comitato Noghere-Muggia per concretizzare le decisioni assunte nella recente Assemblea, e quella del giorno dopo, Sabato 3 luglio, alle ore 11, al Circolo Miani, a Trieste in via Valmaura 77 per costruire assieme la risposta del Capoluogo alle ricadute sul territorio cittadino, sono passi fondamentali alla cui riuscita bisogna lavorare da subito, coinvolgendo quante più persone possibili nella partecipazione.
Su tutto questo avremo contro il sistema politico ed il sistema informativo, che qui da sempre ne è un'appendice, ne siamo consci ma dalla nostra abbiamo tutto quello che ci rende essere umani, cittadini e non sudditi, insomma quella dignità e quell'orgoglio che da queste parti si erano offuscati.
E la certezza che lottiamo per il nostro benessere, e per il vero futuro di questa nostra terra.
E scusateci se è poco.
Maurizio Fogar. Hai detto a tua madre che fai il giornalista? » Inviato da valmaura il 29 June, 2021 alle 1:53 pm Scherzi! Le ho detto che suono il piano in un bordello, altrimenti mi cacciava da casa.
Walter Matthau a Jack Lemmon, nel film Prima Pagina di Billy Wilder. L'incomprensibile pezzo del piccolo giornale su Muggia si conclude attaccando Maurizio Fogar che “anche ieri ha pesantemente insultato i media regionali e locali, tra cui il Piccolo accusato di non pubblicare le comunicazioni da lui inviate”.
Apriamo dedicando il titolo “all'insulto” più sanguinoso udito ieri.
In quanto alle “comunicazioni da lui inviate”, ha ragione: erano insulse missive che riguardavano solamente la questione del rischio dragaggi nel nostro Golfo, le ricadute su Trieste e San Dorligo dell'annunciata Acciaieria di Aquilinia, l'allarme riconversione Ferriera, i Miasmi Siot, ed un intero Auditorium da 300 posti, pagato dai contribuenti, e murato vivo da Asugi a Valmaura, nel goffo tentativo di farlo sparire.
Tutte bazzecole al confronto degli spazioni giornalieri dedicati alle liti tra comari di Russo, Cosolini, Adesso e chissà perchè solo adesso Trieste, destra, sopra e sotto, fondamentali per la nostra comunità e di vitale importanza per Trieste.
E se denunziare la censura e la disinformazione programmata è “insultare pesantemente” allora riaprano il Minculpop con le veline di Regime.
Che la verità dei fatti è tutta altra cosa: è semplicemente “rivoluzionaria”.
E la “par condicio” serve per pulirsi il deretano nei giorni pari. Muggia. Il piccolo giornale “si insulta” da solo. Che figuraccia! » Inviato da valmaura il 28 June, 2021 alle 2:05 pm Fanno tenerezza al limite della pena, ma uno che nel titolo scrive “Decine di persone all’assemblea organizzata da Fogar”, quando erano oltre 350, e parla di “discorso fiume”, come se per informare dignitosamente la comunità su argomenti così complessi ma vitali basterebbero le tre mezze righe che in due settimane il piccolo giornale ha dedicato all'avvenimento. Ed a parte il fatto che a promuovere l'iniziativa era in prima battuta il Comitato Noghere, a cui il Circolo Miani ha prestato volentierissimo la propria collaborazione. Ma queste sono sottigliezze che i premi Pulitzer domaci non colgono a costo di umiliare e sminuire gli abitanti di Muggia.
Sono questi che “insultano” una già di per se assai scadente professione, che ha anche il neo di non essere “quella più antica del mondo”, ma che tenta di fare la sua parte.
Essi tradiscono il diritto dei cittadini ad essere informati non sui calendari delle sagre o sui nomi da affibbiare ai dieci bagni Topolini, ma sulle questioni reali che riguardano la vita della nostra comunità.
Tornino a ricevere gli abituali ukase dai partiti e da questa politica, che se la nostra provincia è ridotta in queste condizioni ed a vivere queste situazioni molta responsabilità è stata ed è di chi spaccia notizie nel modo descritto dall'articoletto in questione.
Vi è andata male, e vi brucia. Ma pazienza ai camerieri tocca sempre rimetterci il fondo schiena.
E ricordatevi che un buon caffè costa meno del foglio locale ed almeno vi tira su.
Post Scriptum: il Circolo Miani non fa “liste civiche”, semplicemente da 40 anni esatti al 31 agosto di quest'anno è la più significativa realtà culturale e di promozione sociale della provincia di Trieste, ed incidentalmente dal 1988 edita pure notizie che oggi godono di molti più lettori delle copie vendute dal piccolo giornale. Bene per Muggia. Male per stampa e questa politica. » Inviato da valmaura il 28 June, 2021 alle 2:02 pm In estrema sintesi:
350 ed oltre i partecipanti (poi abbiamo smesso di contare).
Oltre 150 gli aderenti al Comitato promotore, a questo punto: Noghere-Muggia.
Prossimo incontro pubblico (riunione degli aderenti al Comitato aperto a chiunque sia interessato a partecipare): Venerdì 2 luglio, alle ore 18, e sempre ai Giardini Europa, in via Roma a Muggia.
Costituzione di una lista civica (la decisione è stata votata praticamente all'unanimità, il nome proposto è semplice: MUGGIA, in rappresentanza degli interessi di tutta la comunità, al servizio della stessa senza alcuna aggettivazione di colore partitico).
Programma concreto e fattibile e tempi e modi di realizzo, rosa di nomi dei candidati, scelta del logo saranno proposti e discussi dai residenti di Muggia nel corso dell'incontro pubblico ed aperto di venerdì prossimo.
Perchè in un luogo pubblico ed aperto? Semplice noi siamo distinti e distanti da questa politica fatta sulla pelle delle persone, a loro insaputa e nelle chiuse stanze.
Ci sarebbe ancora molto da dire, ma lo scriveremo presto.
Intanto godetevi queste immagini e provate a domandarvi quale forza politica o sindacale riuscirebbe in una domenica mattina di fine giugno a raccogliere tanto interesse e tante persone.
La risposta è semplice: nessuna, e vale anche per Trieste. |
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