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Circolo Miani » News Correnti » Page 105 Il Comune deve riappropriarsi della sanità. Il Burlo dei bei tempi andati. » Inviato da valmaura il 9 July, 2021 alle 2:19 pm Ecco un plastico esempio del perchè da tempo come Circolo Miani e Trieste Verde sosteniamo che il Comune di Trieste, e quello di Muggia, anche in virtù delle leggi, a partire dal 1934, che assegnano ai sindaci la nomina di Ufficiali Sanitari dei loro territori, devono avere importante voce in capitolo nella gestione della sanità a tutela della salute dei loro concittadini.
Anche perchè, ci scuserà la Regione, i soldi per pagare la nostra sanità vengono dalle tasse dei Triestini.
La testimonianza pubblicata oggi sulla stampa, che segnala purtroppo come l'eccellenza europea del nostro ospedale pediatrico sia memoria dei tempi che furono, e che rende ancora più inspiegabile, anche dopo i recenti ingenti investimenti fatti nel complesso di via dell'Istria, la scelta di trasferirlo a Cattinara, è emblematica. La pubblichiamo di seguito.
“Burlo Garofolo Il Pronto soccorso del giorno dopo .
Mio figlio di 9 anni, facendo allenamento di calcio, è caduto male e si fratturato l'avambraccio sinistro. Nulla di tanto grave per fortuna, guaribile in 4 settimane di gesso, ma va segnalato che arrivati al Pronto soccorso del Burlo, c'era come da prassi Covid un unico ingresso esterno. E dentro personale che riceveva un caso alla volta.
In meno di 5 minuti si è generata una fila che, senza controllo di priorità alcuna, era obbligata ad attendere di farsi vedere uno alla volta. Stavamo per entrare quando arrivò un'ambulanza che ha avuto la precedenza e quindi, attendere ancora. Quando finalmente toccò a noi la dottoressa, dopo averlo visitato, ci diede un antidolorifico e rispedì a casa con l'appuntamento per i raggi il giorno dopo. Il giorno dopo!
Perché al Burlo non si possono fare i raggi dopo le 14. E i gessi dopo le 15.30. La follia.
Follia a nostre spese ovviamente perché in caso di vera necessità c'è il personale reperibile. Quindi invece di avere personale in turno normale pagato normale, paghiamo la reperibilità al personale che interviene a chiamata. Ma quel che conta qua è che un nosocomio, famoso in tutta Italia, e non solo per la cura dei bambini, non ha un servizio di radiologia attivo almeno 16/24ore come un qualsiasi altro istituto.
Sono forse i minorenni, in quanto tali, esseri di serie B per cui non si può garantire un servizio pubblico degno del nome che porta? Eppure è un fiore all'occhiello che viene spesso citato come unicità storicamente riconosciuta.
In buona sostanza ci è toccato, come tutti gli altri che erano in fila e necessitavano di quel servizio, ritornare il mattino seguente, a digiuno perché non si sapeva se dovevano magari subire un intervento traumatico che richiedesse di farlo sotto anestesia. Perché non si fanno raggi al pomeriggio.
Non si mette in dubbio qui la professionalità del personale, ma anzi ci si fa portavoce anche di loro sul fatto che questa è una vergognosa carenza derivante dai soliti tagli, a cui cercano di riparare, per quel che possono, proprio gli stessi sanitari, come la dottoressa che ci ha accolto e seguito con grande professionalità e disponibilità.
Ovviamente parlando con altri genitori, tutti assecondano il fatto che è inaccettabile oltre che vergognoso”.
I commenti sono inutili.
Trieste Verde. Trieste. Dov'erano tutti questi anni? » Inviato da valmaura il 9 July, 2021 alle 2:16 pm Una domanda che tutti dovrebbero farsi quando leggono su questa stampa (televisioni comprese) prona e supina verso gli “amici” politici, certi spot elettorali.
Sul verde, dagli abbattimenti degli alberi al totale abbandono di giardini ed aree verdi al completo degrado, negli ultimi dieci anni centrosinistra e centrodestra si sono alternati allo (s)governo di questa nostra città. E cosa hanno fatto?
Nulla, hanno continuato ad abbattere gli alberi ed ignorato il degrado del verde.
Sul fiorire di “Antenna Selvaggia” e di nuovi ripetitori in ogni dove, oltre che sulla questione 5G, un silenzio assordante.
Sui “quartieri” che ora riscoprono per le loro uscite propagandistiche dove hanno la faccia come il deretano di chiedere ai residenti quali siano i problemi e cosa non vada, in trenta e passa anni di abbandono, ed attenzione vale anche per i rioni non periferici, non hanno mosso dito.
Si certo, la responsabilità è anche dei cittadini, delle associazioni rionali come a Servola, che fanno di tutta l'erba un fascio e che hanno respinto da tempo la mano tesa di chi sul territorio, quello in particolare, si batte da ben prima di loro.
Sulla questione della malasanità, a partire dallo smantellamento di quella territoriale ridotta spesso ad un mero simulacro, con la cessione ai privati di quote sempre più alte di “mercato”, sulla gestione dell'emergenza ospedaliera, a partire dai “Pronti” Soccorsi, hanno fatto scena muta.
Sul proliferare del precariato e dello sfruttamento dei lavoratori che le amministrazioni pubbliche da loro guidate hanno incentivato, ma poi si lamentano della “denatalità” e del perchè i Triestini non fanno figli, non hanno aperto bocca.
Sulla crescente emergenza povertà e sulla crisi del tessuto commerciale ed artigianale locale, si sono affidati alla beneficenza ed alle “Luminarie”, un mix tra il “pane et circenses” ed il nascondere la realtà sotto il tappeto.
Sull'abbandono al degrado ed oggi alla messa in vendita degli spazi pubblici, alcuni di grande rilievo urbanistico, idem come sopra.
E potremmo continuare a lungo, ma se i cittadini non hanno memoria e dignità, tutto sarà inutile e nulla cambierà.
Per questo come Trieste Verde noi rivendichiamo con orgoglio di essere distinti e distanti da questa politica e Sabato, domani 10 luglio, a partire dalle ore 11, ci ritroveremo nella sede (g.c.) del Circolo Miani, a Trieste in via Valmaura 77 per accogliere la disponibilità all'impegno di chi condivide, nei fatti non nelle parole e nei commenti, la nostra iniziativa.
Pensateci, che il tempo non è molto. I sondaggi “caserecci”. Quando la paura fa novanta! » Inviato da valmaura il 8 July, 2021 alle 10:40 am Russo rende noto l'esito di un sondaggio da lui commissionato, prima di entrare nel merito del risultato è bene che i nostri lettori sappiano che chi riceve l'ordine di eseguire la ricerca di mercato, mediamente su di un campione teorico di 600 intervistati telefonici, che come è facile intuire alla fine i rispondenti sono di gran lunga inferiori di numero, e si fa pagare qualche decina di migliaia di euro, difficilmente consegna al committente pagatore una risposta “sgradita”.
Ciò detto e ribadito che l'unico vero “sondaggio” sarà l'esito dello scrutinio elettorale anche perchè ultimamente i sondaggi come gli Exit Pool sono stati clamorosamente smentiti dai risultati, spicca nel responso di quello commissionato da Russo (PD) l'assenza dal test di alcuni candidati, o presunti tali come lo era lo stesso Francesco al momento dell'esecuzione del sondaggio.
E l'onesto Giovanni Tommasin che scrive il pezzo sul piccolo giornale alla fine lo fa notare “pro veritate”.
Tra questi l'assenza più significativa e rilevante, non sappiamo se dal questionario proposto o per voluto occultamento dalla pubblicazione dei dati, è quella di Maurizio Fogar per Trieste Verde.
In questo ci soccorre la memoria sul tasso di notorietà e di conoscenza da parte dei cittadini del Fogar in precedenti analoghi sondaggi commissionati in occasione di precedenti elezioni. Egli figurava sempre in testa per “notorietà e conoscenza” tra i sondaggiati rispetto agli altri “autorevoli” nomi. Il che, va precisato, essere il più conosciuto nell'opinione pubblica cittadina non necessariamente ne è un indicatore di voto, anche perchè, come sta accadendo pure stavolta, l'oscuramento e la censura di stampa e televioni trucca e falsa la libera scelta degli elettori.
Ma insomma spendere tanti quattrini in questi tempi per sondaggi, oltre che per costose quanto insultanti propagande elettorali in questo periodo di profonda crisi, quasi sempre si rileva un'operazione perfettamente inutile per i fini immaginati.
Oste com'è il tuo vino? Ottimo perbacco!
Villa Cosulich, Villa Haggiconsta, Villa Stavropulos, Palazzo Carciotti (almeno lato mare), ex Scuola elementare De Amicis di via Combi. » Inviato da valmaura il 8 July, 2021 alle 10:37 am Si tolgano dall'elenco dei beni da alienare, con cui il Comune intende “fare cassa”, e per quanto riguarda la scuola asburgica di via Combi, con annesso Ricreatorio, la Sovrintendenza ci metta il vincolo di tutela.
Poi, mandata a casa questa amministrazione, e pensionate tutte queste forze politiche, forse le prossime elezioni di autunno possono essere un buon inizio, si avvi un percorso concreto per ridarle alla comunità, riaprirle alla socialità, magari rispettando i lasciti testamentari dei donatori ove esistano.
Sono decenni che ci battiamo per questo, ignorati ed isolati dal mondo politico-istituzionale e dalla stampa al traino, e talvolta spiace che altri cittadini non si siano uniti a noi in questo impegno a favore di Trieste.
E salviamo il Teatro Auditorium di via Tor Bandena, e l'Auditorium di via Valmaura, di cui mai gli “intellettuali” si sono accorti, nemmeno all'ora del Te nei salotti buoni, tra un pasticcino e una tartina al Salmone.
Circolo Miani e Trieste Verde: i “brutti, sporchi e cattivi”. Ma guarda: Siot chiude l'anno con un utile di un milione e 600mila euro. » Inviato da valmaura il 8 July, 2021 alle 10:33 am Oggi solito spottone sulla stampa a beneficio della Siot, che per inciso non porta un centesimo al Porto di Trieste (Zeno D'Agostino dixit): l'assemblea degli azionisti ha approvato un utile di 1,6 milioni di euro nell'approvare il bilancio dell'ultimo anno, con 416 petroliere attraccate a Trieste.
Ma quando si tratta di mettere i soldini per far cessare a San Dorligo e sulla linea di costa da Trieste a Muggia, a seconda dei venti, quell'irrespirabile e dannoso per la salute tanfo di benzina marcia, piangono il morto.
Finchè politica, istituzioni ed autorità portuale continueranno a fare da spalla muta e cieca a questa società che tratta Trieste, intesa come provincia, più o meno alla stregua di una colonia da terzo mondo, le cose non cambieranno.
Ergo necessita cambiare questa politica per porre fine a questa insopportabile situazione che dimostra oltre ogni modo il disprezzo nemmeno velato per la nostra comunità.
Anche per questo è nata Trieste Verde, o se preferite dotatevi di una maschera antigas. |
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