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Circolo Miani » News Correnti » Page 102 Noghere, questione elettorale o sociale? » Inviato da valmaura il 26 May, 2021 alle 11:30 am Uno strano volo di uccelli si leva nel cielo elettorale di Muggia, sigle per la maggior parte inesistenti da anni riprendono vita in occasione delle prossime elezioni, ricompaiono nomi protagonisti di una vecchia e discussa politica.
Ovviamente nel merito dei gravi rischi innescati dai dragaggi nel Vallone su ambodue i lati (Ferriera e Raffineria), dell'impatto ambientale dell'inquinamento acustico e delle emissioni di Co2, Anidride Carbonica, della tipologia dei forni di riscaldamento previsti, non entrano perchè nulla sanno se non quello che occhieggiano su queste nostre pagine.
Va detto subito chiaro e tondo che Circolo Miani e Trieste Verde, finora le prime ed uniche voci critiche su questo annunciato, e strombazzato dalla politica, progetto presentato in dodici striminzite paginette alla stampa dalla società promotrice (Danieli e Metinvest), non ci stanno ad affrontare questo problema in chiave propagandista elettorale.
La qualità della vita e la tutela della salute delle persone sono cosa troppo seria, così come lo sviluppo del lavoro nelle nostre terre, per essere semplicemente strumentalizzate in chiave elettoralistica, come si usa da un ventennio dalle nostre parti.
Verificheremo in via Flavia di Stramare, domenica 30 maggio, con ritrovo alle ore 10.30 all'uscita della Galleria di Aquilinia dinanzi all'Officina meccanica Walter, nei pressi di un Autolavaggio, luogo da cui raggiungeremo lo spazio in cui si terrà l'incontro, la volontà e la partecipazione dei cittadini, dei residenti in zona, a Muggia e San Dorligo, come nella vicinissima Trieste, di costituirsi come principale interlocutore legittimato al confronto con ideatori e per ora solo proponenti di un'acciaieria “Green ma non troppo” che andrebbe ad occupare un'area vasta quanto importante del nostro territorio per altro annunciando una ricaduta occupazionale risibile (un lavoratore per 1200 metri quadri) ma appetibile per l'utilizzo delle agevolazioni del Porto Franco trasferito in parte dall'Autorità Portuale proprio alle Noghere.
Come abbiamo già scritto questa politica abbia per lo meno il pudore, ed arrossisca per le sue passate responsabilità, di tacere e mettersi in un oscuro cantuccio. Che di parolai incompetenti non ne abbiamo proprio bisogno. Comune di Trieste. Ne azzeccassero una che sia una. » Inviato da valmaura il 24 May, 2021 alle 11:00 am I lavori di manutenzione della riviera e del lungomare tra Barcola e Miramare si fanno rigorosamente in estate quando c'è il tutto esaurito. Guai realizzarli in autunno o primavera, ci mancherebbe, ma d'altronde si vota in ottobre e tutto torna utile, così male pensano, per campagna e propaganda elettorale.
Neanche studiassero a tavolino simili bislaccate per infastidire oltremodo i cittadini.
E poi conoscendo il rispetto dei tempi dei cantieri comunali c'è solo da sperare nella buona sorte.
Leggete cosa si scrive oggi sulla stampa locale, che ogni ulteriore commento appare superfluo, e vi raccomandiamo i prossimi lavori stradali fateli nelle ore di punta di maggior traffico appunto per “arrecare il minor fastidio possibile”. Roba da pazzi!
“Marciapiedi, alberi e pavimenti: a Barcola quattro mesi di lavori.
Tra due settimane l'assegnazione del primo lotto da 300 mila euro.
Marciapiedi, porfido, alberature, Topolini in primo piano. Quindici giorni per l'aggiudicazione della gara poi quattro mesi di lavori che avvolgeranno l'intera estate a partire dall'inizio della stagione balneare. “Cercheremo di arrecare il minor fastidio possibile”, mette le mani avanti Elisa Lodi, assessore ai Lavori pubblici.”
Cos'è? Uno scherzo o una battuta infelice?
Trieste Verde.
Abbattere alberi e piante in aree private? Non si può. » Inviato da valmaura il 24 May, 2021 alle 10:58 am Leggete le istruzioni per tutelarvi. A riguardo la Corte di Cassazione ha ribadito che i “i danni conseguenti al taglio degli alberi ad alto fusto – seppur presenti in un giardino condominiale – appaiono “irreversibili” non solo per i condomini ma più in generale per i cittadini” (Cass., Sez. VI penale, sent. n. 24396/15 dd.20 giugno 2005).
In via generale, il taglio degli alberi e delle piante condominiali necessita del consenso di TUTTI i condòmini, visto che si tratta della “distruzione” di un bene comune, un’innovazione altrimenti vietata (artt. 1120-1122 cod. civ.).
Gli alberi e le piante, infatti, sono da considerarsi “beni comuni” dei condòmini, in quanto l’elencazione operata dal codice civile (art. 1117) ha valore puramente esemplificativo (Cass. civ., 18 settembre 2009, n. 20249). Si può prescindere dall’unanimità dei condòmini soltanto nel caso in cui l’albero o la pianta costituisca fonte di pericolo (es. rischio di caduta, malattia, ecc.) debitamente documentata con perizia da parte di professionista abilitato.
Molto interessante è la seguente massima giurisprudenziale: “…l’abbattimento di alberi, comportando la distruzione di un bene comune, deve considerarsi un’innovazione vietata ai sensi dell’art. 1121 c.c. e, in quanto tale, richiede l’unanime consenso di tutti i partecipanti al condominio; né può ritenersi che la delibera di approvazione, a maggioranza, della spesa relativa all’abbattimento, possa costituire valida ratifica dell’opera fatta eseguire di propria iniziativa dall’amministratore … La delibera a sola maggioranza che prevede lo sradicamento degli alberi condominiali è nulla ed impugnabile in ogni tempo” (Corte d’Appello di Roma, 6 febbraio 2008, n. 478).
In proposito, la Suprema Corte aveva osservato che gli alberi ad alto fusto concorrono a costituire in modo indissolubile il decoro architettonico dell’edificio e, conseguentemente, la loro eliminazione comporta un inevitabile deprezzamento economico anche delle unità abitative dei singoli condomini (Cass. civ., Sez. II, 18 aprile 1994, n. 3666).
Come far constatare la propria opposizione al taglio di alberi e piante condominiali in assenza di pericolo o malattia debitamente certificati?
Il condòmino dovrà inviare una raccomandata a.r. o via p.e.c. all’amministratore del condominio, significando la propria volontà contraria.
Nel caso in cui non se ne prenda atto, il condòmino può agire per il risarcimento del danno in sede civile.
Trieste Verde Trivelle a gogò. » Inviato da valmaura il 22 May, 2021 alle 11:00 am Ma non era “grillino” il Ministro per la Transizione Ecologica?
Trivelle nell'Adriatico, via libera del governo. L'ira dei sindaci: "Così scivoliamo sotto l'acqua. Addio a vongole e turismo"
La Giustizia è uguale per tutti?
A leggere le notizie non sembra proprio.
Ruba tre occhiali da Coin, per 309 euro, ma viene bloccato da un addetto alla sicurezza e finisce in carcere al Coroneo.
Arrestato sindaco leghista dimissionario di Foggia. “Chiesta mazzetta da 500mila euro per appalto”: l’imprenditore ha registrato tutto. Finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e tentata concussione.
E per chiudere in bellezza e povertà.
"Con la pandemia cresce il numero di poveri: gli assistiti dalla Caritas a Trieste sono il 13 % in più".
Eppoi diciamocela tutta, come scrive il noto giornalista della Stampa, “chi di noi non è cresciuto ed ha abitato in una casa da un milione di euro?”
Vabbè allora c'erano le lire e dunque un appartamento da due miliardi del vecchio conio.
Già, chi di noi? Siamo alle solite. Ancora fermi i lavori in Ponterosso. » Inviato da valmaura il 22 May, 2021 alle 10:53 am Nulla di nuovo sulle capacità del Comune. Rimangono bloccati i lavori sui ponti del Canale di Ponterosso che dovevano essere ultimati per giugno e la data di ultimazione slitta sine die.
Come riportato dalla stampa “Il Comune annuncia che una nuova riunione sarà prevista all'inizio della prossima settimana, per fare il punto sulla situazione, e che si va verso una proroga dei lavori. Fino a quando, al momento, non si sa. Finora non è stata ancora ultimata la parte propedeutica all'inizio vero e proprio dell'intervento.”
Ma state tranquilli “il Comune annuncia una nuova riunione per la prossima settimana”. E allora siamo a posto, questi si riuniscono per discutere su cosa hanno sbagliato, confidiamo, fin dall'inizio, a partire dal non aver fatto una elementare ispezione del basso fondale.
Ma come assicurava l'assessora Lodi in dicembre a giugno i lavori saranno ultimati: la nuova maledizione del Canal, come per il Ponte “corto” di Cosoliniana memoria.
Ricordatevi che la Chiesa degli Schiavoni è lì a due passi, una benedizione proprio no?
Solo a Trieste, della serie Tram di Opicina due.
Trieste Verde. |
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