Circolo Miani - Articoli




Home | Notizie | Articoli | Notizie flash | Foto | Video | Collegamenti | Scarica | Sondaggi | Contattaci

'L'Eco della Serva'
Fatti e misfatti della settimana

Laminatoio a caldo e “giornalismo” a freddo.
Le sorprese della censura talvolta sono anche divertenti. ..
(Leggi tutta la notizia)


Notizie Flash

Trieste Verde. A cosa diciamo no!
Dicemmo no alla progettata Centrale a Carbone nel Vallone di Muggia, battaglia vinta..
(Leggi tutta la news)


Contenuti
*Circolo Miani
*Ferriera: le analisi della procura
*Questionario medico Ferriera

Dati Accesso
Accesso Richiesto

Nome:
Pass :

Memorizza Dati

RegistratiPassword Persa?



La marchetta.
Scritto da: Teodor

Ci sono vari tipi di marchette: dalle storicamente classiche che avevano tanto di tariffario con prezzo, prestazioni e durata stampate sulle tabelle dei casini, case chiuse o bordelli. A quelle più moderne ed aggiornate, dopo la legge Merlin a partire dal 1958, che si contrattano al volo per strada, fino a quelle contemporanee che prevedono un pagamento misto: una parte in natura (abiti firmati, gioielli, appartamenti, macchine, contratti televisivi) ed una parte in contanti (buste o bonifici).

E fin qui ci riferiamo a quelle di tipo sessuale. Poi ci sono quelle squisitamente politiche o affaristiche, o ambedue assieme. Tanto che l’amico Piero Chiambretti ne aveva fatto un programma televisivo di notevole successo proprio con questo nome: Marchette.

Quelle politico elettorali si sono estrinsecate in particolare con la trasmigrazione ripetuta e multipla in parlamento, nelle regioni e comuni. Tutti ne abbiamo occhi ed orecchie pieni dai fatti di questi giorni.

Ma anche Trieste ne viene toccata più volte. L’ultimo caso, fresco di giornata, è quello della corsa a presentare in Regione da parte dei consiglieri di tutti gli schieramenti (dal centrodestra e sinistra fino ai bandelliani) proposte di legge per riporre un limite ad esempio alle emissioni di BenzoApirene, il più cancerogeno degli inquinanti industriali assieme alle diossine, in uscita guarda un po’ dalla Ferriera.

Se ne accorgono ovviamente oggi a tre mesi dalla campagna elettorale per il rinnovo della Provincia e dei Comuni di Trieste e Muggia e, conseguentemente lo scopre solo oggi anche il piccolo giornale di Trieste, che esegue pedissequo il compito di amplificare la marchetta, pompando promotori e beneficiati.

Ma vediamo di capirne un po’ di più e di esercitare quel tanto di memoria che madre natura ci ha improvvidamente quanto molto spesso inutilmente elargito.

E allora cominciamo a ricordarne i tempi.

Le notizie dei livelli di BenzoApirene otto, nove dieci volte superiori al limite di legge, che fino al 13 agosto 2010 era in vigore anche in Italia (1 nanogrammo per metro cubo su base annua) sono state denunciate a partire dal 2004 dal Circolo Miani, da Servola Respira e dai Comitati di Quartiere. Sono state confermate dalle analisi del Cigra, Istituto di ricerca dell’Università di Trieste, e presentate in Procura, Regione, ASS, Comune e Provincia. Sono stati illustrate in decine di conferenze stampa organizzate dal Circolo Miani ed urlate in almeno dieci manifestazioni-cortei in città e sotto Regione e Comune per oltre sette anni.

Basta andare a rileggersi sul sitogiornale online www.circolomiani.it i tanti articoli che ne parlano, e chi vuole può anche scaricarseli integralmente alla voce “Ferriera: le analisi della Procura” della home page del sito; la data è del 21 settembre 2007 dove compaiono per la prima volta i dati delle “mutazioni genetiche” ed affini.

E senza ripercorrere passo dopo passo le iniziative fatte per denunciare pubblicamente questa situazione, immonda e colpevole, praticamente quasi sempre oscurata dalla stampa, come ad esempio la diffusione da parte del Circolo Miani dell’ordinanza del Sindaco di Piombino del 6 ottobre 2005 che aveva ordinato, in qualità di ufficiale sanitario del suo comune, prerogativa che spetta per legge a tutti i sindaci, la chiusura della cokeria della Lucchini-Severstal (la stessa proprietà allora della Ferriera di Trieste) per aver superato su base annua i 5 nanogrammi di BenzoApirene, mentre a Trieste si viaggiava tre punti abbondanti sopra (8.8 di media annuale).

Ordinanza mandata in copia ovviamente a tutte le amministrazioni pubbliche che ben si sono guardate dal rispondere, a partire dal nostro “amatissimo” sindaco.

Senza rifare tutta la storia ci limitiamo a fermarci alla relazione ARPA di 63 pagine del luglio 2009 consegnata a tutti le istituzioni pubbliche, dalla Procura all’ASS e che sarebbe passata completamente sotto silenzio senza la campagna di conferenze stampa e manifestazioni promosse dal Circolo Miani.

Orbene in quella relazione illustrata in Regione, e poi da questa “misteriosamente” insabbiata, si denunciavano esattamente e per l’ennesima volta i rischi ed i danni alla salute per le copiose emissioni fuorilegge di BenzoApirene, con tanto di grafici, cartine e piantine a colori che confermavano come l’area investita coprisse tutta la provincia, oltrechè Capodistria ed arrivasse perfino a Grado e Monfalcone, di contorno.

Allora dopo aver visto i tempi, nella marchetta contano anche e soprattutto i protagonisti, i beneficiati, insomma per dirla alla Ruby-Ghedini gli “utilizzatori finali”.

Partiamo da questi ultimi. I nomi sono sempre gli stessi e pertanto non aspettatevi grandi novità salvo per la comparsa della consigliera ed ex assessora regionale bandelliana Rosolen.

Bucci, già assessore comunale all’ambiente e dall’aprile 2008 consigliere regionale, poi Tononi, stesso percorso politico, e Camber più Marini (idem come sopra) per il PDL e dall’altro lato il medico, professione che qui è un’aggravante, consigliere regionale Lupieri (PD).

Sono, per fare un esempio, gli stessi che non hanno fatto una beneamata mazza quando hanno ricevuto in dono la relazione ARPA dell’estate 2009, al massimo il commento ripetuto come un disco rotto in questi anni che “se i dati sono veri allora bisogna predisporre un più accurato monitoraggio con le centraline di rilevamento”, copyright Lupieri-Bucci.

Per il resto nulla anzi peggio.

Quando la Regione, guidata dal centrodestra di Tondo, costretta dalle manifestazioni di piazza, sempre promosse dal Circolo Miani e Servola Respira, ha dovuto riaprire nel giugno 2008 l’iter per la revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale illegittimamente (per tempi, modi ed istruttoria) rilasciata alla proprietà della Ferriera, ora i russi della Severstal, tra il Natale e Capodanno del 2007 dalla Giunta regionale di centrosinistra guidata da Illy, il medico-consigliere Lupieri era distratto o affaticato mentre l’assessore Cosolini giulivamente la votava, e poi in aperta violazione della legge lo ha fatto scomparire sotto tonnellate di sabbia a partire dal 28 agosto sempre del 2008. Dopo aver terminato la fase istruttoria infatti la Conferenza dei Servizi non è stata mai convocata e siamo nel marzo 2011. Qui ad essere disattenti oltre all’oppositore Lupieri i silenti erano almeno per Trieste: Bucci, Camber, Tononi, Marini, Rosolen, Savino, Seganti, Sasco, Codega e Zveck.

Parlare qui delle promesse sfacciatamente disattese da Tondo e Dipiazza è come sparare sulla Croce Rossa e pertanto tiriamo innanzi perché … perché ci sono due altri fatti degni di essere ricordati per capire il gioco delle marchette.

Iniziamo da quella vicenda che chiarisce inequivocabilmente quali interessi difendevano questi signori e che noi abbiamo ricostruito con l’articolo “Una storiaccia esemplare”, che è stato pure consegnato come allegato alla lettera data al Presidente della Repubblica in occasione della sua ultima venuta a Trieste per il concerto di Muti.

Tutto assolutamente vero è mai smentito, questi signori infatti hanno da tempo adottato l’atteggiamento meglio noto come “muro di gomma”, ma che mai ha trovato lo spazio di una riga sulla stampa ufficiale; chiedersi il perché lo ripetiamo non fa mai male.

Ma è poi la seconda storia, cerchiamo di essere i più sintetici possibili, che descrive appieno la “coerenza” di questi signori quando parlano di sdegno per i limiti abrogati e sospesi e di tutela della salute dei triestini.

Se avessero almeno un minimo di onestà intellettuale avrebbero dovuto ricordare che la decisione di sospendere la tutela della salute verso il rischio BenzoApirene-cancro nasce dalla firma di un decreto governativo che il Presidente Silvio Berlusconi, precipitandosi a Roma dagli ozi di Villa Certosa in Sardegna, ha firmato il 13, si avete capito bene il 13, agosto del 2010.

Un decreto stavolta non ad personam ma ad urbem. Meglio al plurale che le città interessate erano solo due: Taranto e Trieste, dove operano appunto le ferriere di Riva e Severstal.

In buona sostanza in quel decreto ferragostano si interrompeva la validità del limite di legge di 1 nanogrammo metro cubo per il BenzoApirene ma “solo” nelle città sopra i 150.000 abitanti dove siano presenti degli impianti siderurgici. Decreto convertito in tutta fretta e silenzio dal Parlamento con il voto anche dell’opposizione.

Nelle manifestazioni, nei TG da Strada organizzati dal Circolo Miani e negli articoli sul nostro sito questo lo abbiamo denunciato da subito, ovvero dall’agosto scorso. Non ci pare invece di aver sentito voce alcuna levarsi dai compagni di partito del Premier, così attenti e preoccupati della salute dei triestini, e non solo servolani che il primato nazionale per mortalità da tumori lo vanta tutta la nostra provincia, che siedono in Regione: da Tondo ai vari Bucci, Tononi, Camber, Marini e compagnia bella, tutti coperti ed allineati.

Come silente e rispettosa dell’omertà è stata la solita stampa locale, e ci mancherebbe.

E se non bastasse tutto questo, a tutela della loro intemerata dignità e coerenza, un altro fatto avrebbe dovuto spingerli a gridare allo scandalo e perfino a dimettersi, non sia mai,  per lo meno dai rispettivi partiti.

Che l’amato Presidente Tondo, ovviamente con un voto della Giunta Regionale, dove allora sedevano tre triestine: Rosolen, Savino e Seganti, avesse quatto quatto, tomo tomo chiesto attraverso il Ministero all’Ambiente, Sottosegretario Menia, che la zona di Trieste fosse inserita in quelle per cui lo stato italiano chiedeva all’Unione Europea un rinvio dall’entrata in vigore dei nuovi e più restrittivi limiti di legge per le PM10, prevista per il 1 gennaio 2010.

Richiesta ovviamente respinta dalla Commissione Europea che bollava con giudizi infamanti l’operato di una Regione, il FVG, che dal 2003, tra le altre cose, era inadempiente e fuorilegge non avendo mai predisposto ed approvato quel piano regionale sulla qualità dell’aria che è il principale strumento tecnico e legislativo, in tutta Europa, per la tutela della salute e dell’Ambiente.

Insomma sui giornali amici Tondo and company dicevano esattamente il contrario di quanto facevano come amministratori regionali, senza che ovviamente alcun mediamen and girls, nomearli giornalisti sarebbe un insulto al vero mestiere, se ne ovviamente accorgesse, neppure leggendolo dal nostro sito.

Ora che ci siamo rinfrescati la memoria, e però che fatica bisogna leggere e documentarsi altrimenti inutile sperticarsi per Marco Travaglio, abbiamo forse più chiaro il quadro di questa marchetta, che avviene in tempi sospettosissimi a poche settimane dal voto amministrativo dopo che di Ferriera nessuno della politica  e della stampa ne parlava da mesi.

Che poi ci sia il gonzo di turno che faccia finta di crederci non fa che confermare quanto non per niente Nereo Rocco parlando di Trieste diceva “Mai visti tanti mone concentrai in così poco spazio”.

Credere a queste proposte di legge che compaiono sotto elezioni e fatte soprattutto da questi personaggi è come credere alla Befana, visto che siamo anche in tema di carbone.



« Pagina Precedente | Pagina 1 di 1 | Prossima Pagina »

MeteoSat
Previsioni Oggi Previsioni Domani Previsioni DopoDomani
Copyright © 2005 by Circolo Miani.
Powered by: Kreativamente.3go.it - 19 April, 2024 - 1:11 pm - Visitatori Totali Nr.